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venerdì, 19 Aprile 2024

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A Bibbiena un nuovo centro diurno per disabili

Bibbiena avrà un nuovo servizio diurno per disabili. E’ ciò che è stato deciso e deliberato anche formalmente dalla Giunta Esecutiva a seguito di ciò che è accaduto negli scorsi mesi sul fronte dei servizi sociali comprensoriali e delle posizioni assunte dall’ex comunità montana, attuale unione dei comuni montani.
Il sindaco Daniele Bernardini commenta così la decisione: “In questi giorni si parla di solidarietà, utilizzando questa parola in modo volutamente improprio, come se Bibbiena avesse sottratto qualcosa alla comunità, agli altri comuni, alla gente che ha bisogno. Bibbiena non si è sottratta ad un gesto solidaristico nei confronti degli altri comuni, si è solo opposta ad una sorta di pagamento di cambiali in bianco di cui, purtroppo, non si riescono neppure ad avere i conti.
Per quanto riguarda i centri diurni non condividiamo il fatto che quando i conti non tornano si cambiano le carte. Al momento dell’uscita dalle gestioni associate, infatti, abbiamo redatto un contratto con l’allora Comunità Montana nel quale – in poche parole – si stabiliva che Bibbiena avrebbe continuato ad usufruire di alcuni servizi come per esempio quelli dei Centri Diurni. La quota al tempo fu definita dividendo i costi complessivi della gestione ( compresi anche quelli amministrativi) col numero degli utenti. Il comune che rappresento ha sempre onorato questo accordo in tutte le sue parti. Oggi l’attuale Unione dei Comuni ha invece stabilito, in difformità con l’accordo preso, che la divisione dei costi sia fatta in base al numero degli abitanti. Questa non è solidarietà.
Ecco la decisione di Bibbiena di attivare un servizio proprio, emettendo un bando in cui richiediamo l’attivazione di un servizio di alta qualità accreditato dalla Regione. Questo esige delle caratteristiche precise: spazi adeguati, rapporto adeguato utenti-educatori, numero di apertura appropriato. Oltre alla presenza dello psicologo, all’apertura almeno due sabati al mese, personale altamente qualificato,verranno attivati anche 4 posti letto che possano soddisfare le emergenze abitative legate agli ospiti. Con questo si intende anche attivare percorsi di recupero di autonomia abitativa.
Per 3 anni verranno convenzionati 10 posti letto per un costo di 205 mila euro annui; alla fine del triennio passeremo ad un sistema di accreditamento con i vaucher. Per spiegare meglio: il comune, così come fa con i servizi domiciliari offrirà dei vaucher agli aventi diritto da spendere nelle strutture che le famiglie riterranno più idonee. Questo aspetto è considerato essenziale per motivare nella crescita qualitativa la struttura stessa. Da quanto detto è chiaro che l’intenzione è quella di attivare un servizio di livello superiore rispetto a quello che offriamo attualmente alle nostre famiglie e ad un costo notevolmente inferiore a quello da noi richiesto dall’unione dei comuni”.

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