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giovedì, 25 Aprile 2024

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Caro Babbo Natale…

“Caro Babbo Natale…” Quante volte da bambini abbiamo scritto queste parole su un foglio di carta e quante volte “da grandi” lo abbiamo sognato, rivolgendoci a lui nella speranza che (esista davvero e che) esaudisca tutti i nostri desideri.
Macaulay Culkin, alias Kevin, il bimbo prodigio protagonista di “Mamma ho perso l’aereo”, non si era rivolto proprio a lui, ma in una notte di luna piena, aveva chiesto di far sparire la sua famiglia e il suo desiderio era stato esaudito. Da solo nella casa da sogno dei suoi genitori, il suo Natale si era rivelato davvero molto movimentato e la pellicola che ne è nata ha trasformato le sue battute e suoi “riti” in un vero e proprio cult natalizio per tante persone.
Insieme, al “ma chi se ne frega!” di Fantozzi che con Mariangela e la Pina, consuma una cena della vigilia a base di minestrone verde e gondola carillon e al suo tristissimo veglione di capodanno nel gelido scantinato con Filini, Kevin è senz’altro un personaggio che non può mancare a Natale e “Mamma ho perso l’aereo” un film che ormai fa parte della tradizione natalizia di molti di noi.
Ed ecco che questo anno, ce lo ritroviamo anche in copertina; l’espressione è quella più tipica del nostro Kevin con occhi sbarrati e bocca aperta, pronta ad emettere l’urlo un po’ strozzato che tutti conosciamo bene.
Abbiamo pensato che la sua espressione fosse molto adatta per descrivere il momento che sta vivendo la nostra vallata, in particolare se pensiamo alla difficile fase che sta attraversando la sanità casentinese. Se guardiamo verso l’Ospedale verrebbe proprio da fare come lui…
Qui quello che servirebbe chiedere, in una notte di luna piena, è di far sparire gran parte della nostra classe politica… Chissà se ritrovarsi da soli in Casentino, come Kevin si è ritrovato solo in casa sua, permetterebbe anche a noi casentinesi di dar vita ad improbabili gag e divertenti scenette; sicuramente come lui ce la sapremo cavare benissimo, dimostrandoci molto più responsabili di quello che si potrebbe pensare.
Sabato 12 novembre alla manifestazione in favore del nostro Ospedale, infatti eravamo soli! Non un sindaco nostrale ha sfilato con noi per le strade di Bibbiena (d’altra parte dopo la firma dei Patti Territoriali la loro presenza sarebbe sembrata alquanto ipocrita!) e quello che ne è venuto fuori è stata una bella manifestazione, davvero degna di questo nome, con tanti giovani, striscioni, cori e band schierate per la sanità casentinese.
Come Kevin che senza la sua famiglia è riuscito ad andare a fare la spesa, a fare le faccende domestiche, a sconfiggere le sue paure e, addirittura, a mettere in fuga due ladri; così anche noi senza i nostri rappresentanti, siamo riusciti a dimostrare che quando vuole il Casentino c’è (magari con un po’ di ritardo, ma c’è!) ed è in grado di chiedere e pretendere quello che gli spetta di diritto.
Ovviamente non sarà una manifestazione a cambiare le sorti della nostra vallata e, purtroppo, viene da pensare, in prospettiva anche quelle del nostro Ospedale. Resta il fatto che Natale vuol dire speranza e, anche se molte cose sono ormai state imposte e decise dall’alto, non possiamo smettere di lottare e di sognare che un altro Casentino (con il suo Ospedale) sia davvero possibile!
“Caro Babbo Natale… questo anno non portarmi regali, piuttosto rivorrei il punto nascita, vorrei un giorno poter far nascere il mio bambino in Casentino e vorrei anche l’emergenza chirurgica perché vorrei che fossero i dottori competenti del Casentino a curarmi e non che venissi dirottata ad Arezzo…”
Sulle scale della soffitta Kevin disse: “Spero di non rivedere più nessuno di voi!” E la mamma: “Allora ridillo, potrebbe avverarsi!” E lui: “Spero di non rivedervi mai più!”
Anche noi ci proviamo, ripetendolo all’infinito (rivolgendoci a chi sappiamo!) e ci affidiamo alla magia della notte del 25 dicembre…

(editoriale di Melissa Frulloni tratto da CASENTINO2000 | n. 277 | Dicembre 2016)

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