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venerdì, 29 Marzo 2024

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Gran propaganda per piccole opere

di Muzio Cordo – Oramai nel terzo millennio la fantasia supera di gran lunga la realtà. Il 16 settembre si è voluto mettere in scena il “giorno dell’inaugurazione” di Sua Maestà Ser Caleri e si è inaugurato, udite udite, la piccola cucina all’asilo nido Fani che permetterà l’accoglienza anche dei bambini lattanti. L’ampliamento dei locali mensa per la scuola primaria e del ponte pedonale alla Badia (chiuso un anno fa perché pericolante).

Tre opere necessarie che danno risposte concrete alla cittadinanza, sia quella più giovane che usa le strutture scolastiche, sia quella più in là con l’età che per un anno ha dovuto subire i disagi per far visita ai propri cari che son passati a miglior vita. Non si può certo dire che la popolazione abbia risposto in massa, vista l’esiguità degli intervenuti, ma l’importanza delle opere non era così accattivante. Naturalmente, in pieno stile Caleri, durante l’inaugurazione alla scuola primaria, si è presentato il progetto per la nuova scuola materna, struttura ecocompatibile, in quanto prevista in legno, dotata di pannelli fotovoltaici e quanto di più innovativo nel campo energetico, di fatto i pannelli energetici fanno finalmente la loro comparsa anche sul tetto della scuola primaria, inserendo il neonato Comune nell’era moderna. “Ma io che sono uno spirito maligno” (F. Baccini ndr), non ho potuto non notare qualche lacuna o imperfezione.

Iniziamo dal nido; pur essendo stato oggetto di recente restyling, alcune basi metalliche delle colonne del porticato paiono arrugginite, segnalando presenza di agenti ossidanti non contrastati troppo efficacemente dalla zincatura, avendo esperienza dei ponti di legno alla Badia e del Canto alla Rana, mi chiedo in che stato siano le restanti strutture in legno non a vista. Alla scuola primaria, già in carenza di spazi subito dopo essere stata ristrutturata, manca ancora una cucina che pare arriverà con la nuova materna, la perlinatura metallica esterna è stata montata, forse, in modo errato così da regalare un effetto ottico sgradevole e un piccolo spigolo ad altezza bambino che potrebbe essere un potenziale pericolo.

Il Ponte della Badia? Strutturalmente sarà più longevo del precedente ma assito e plafonature avranno bisogno di un’attenta manutenzione per poter durare nel tempo dato che sono in un luogo in cui l’umidità è una costante, a parte naturalmente il 2017, se poi l’Assessore alla mobilità toscano non ha al momento opere migliori da inaugurare va bene anche un ponte pedonale.

Ma la cosa che lascia un po’ perplessi è la nuova scuola materna. Edificio in classe energetica superiore ha la struttura in legno e sarà posizionato proprio vicino all’alveo dell’Arno, da cui beneficerà durante quasi tutto l’anno di umide brezze costringendo, per dargli maggiore longevità, di continua manutenzione dai costi importanti.

Strano che la previsione di pannelli solari non abbia contemplato un orientamento Sud-Nord della copertura invece del più sfavorevole Est-Ovest indicato nel progetto. Sembra proprio che l’esperienza dei ponti non abbia condizionato la scelta dei materiali della scuola, anzi proprio il Sindaco ha sottolineato che le nuove strutture saranno sempre più orientate verso l’utilizzo del legno, salvo poi, dopo poche ore inaugurare un ponte di ferro proprio a ridosso della via dei legni.

Ultima considerazione, l’andamento demografico del neonato Comune è quanto meno allarmante e visto che ad oggi i nati non raggiungono le 20 unità pare poco lungimirante la cospicua spesa di 1.200.000 € per una nuova scuola materna, ricordando anche che il contenzioso di quella attuale non si sanerà trasferendosi in quella nuova. Il paese sta invecchiando ma sulla nuova casa di riposo ancora nessuna nuova, ma presto ci saranno le elezioni e vedrete come per magia riapparire la ciclopista dell’Arno.

Così anche l’Assessore Ceccarelli potrà tornare dal suo protetto per qualcosa di più importante.

(tratto da CASENTINO2000 | n. 287 | Ottobre 2017)

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