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venerdì, 29 Marzo 2024

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La famiglia casentinese ancora ricoverata per morbillo

Sono ancora ricoverati al San Donato con febbre alta e disidratazione la mamma e i tre bambini che hanno contratto il morbillo nelle scorse settimane. La donna e i figli, di 4, 10 e 12 anni, sono monitorati in Pediatria da due giorni. Ieri, intanto, è stato vaccinato il padre. Oggi a Subbiano, gli alunni delle tre scuole frequentate dai bambini ricoverati, possono sottoporsi alle vaccinazioni. Il Dipartimento di Igiene pubblica della Asl Toscana sud est si è mobilitato per informare gli istituti e le famiglie al fine di arginare il più possibile l’eventuale contagio. Lo stesso Dipartimento raccomanda i genitori di verificare sempre le date dei richiami indicate nei libretti delle vaccinazioni.

Informativa sul morbillo È una malattia infettiva causata da un virus che si trasmette per via respiratoria. Inizia di solito con febbre alta seguita da tosse, raffreddore e congiuntivite; al calare della febbre compare una caratteristica eruzione della pelle che dal volto si estende a tutto il corpo. Le complicazioni più frequenti sono l’otite, la polmonite (nel 5-6% dei bambini), la laringite e la diarrea. Altra complicanza temibile è l’encefalite (un’infezione del cervello) che si verifica in 1 soggetto ogni 1000 casi di morbillo, può provocare la morte; nei bambini che sopravvivono spesso vi è un danno cerebrale permanente o un ritardo mentale. Si sottolinea che da 3 a 10 bambini su 10.000 casi, muoiono a causa della malattia; il decesso è più frequente nei lattanti e tra le persone con sistema immunitario compromesso.

Perché vaccinarsi Il morbillo è una delle malattie più contagiose e rimane una delle principali cause di morte nei bambini in tutto il mondo soprattutto per le sue complicanze. I casi di encefalite da morbillo sono 1 su 1000 casi; al contrario, il rischio di gravi complicanze da vaccino è estremamente raro, meno di un caso di encefalite per milione di soggetti vaccinati.
Non esistono terapie per il morbillo, pertanto la vaccinazione è l’unico modo per prevenirlo. Considerata l’elevata contagiosità, per evitare l’insorgere di epidemie occorrerebbe vaccinare più del 95% dei bambini.

Possibili reazioni indesiderate al vaccino Nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni lievi come: gonfiore, arrossamento e dolore nella sede della puntura, febbre, lieve esantema (puntini rossi sul corpo), gonfiore al viso o dietro il collo. Queste reazioni si verificano dopo 6-14 giorni dalla somministrazione del vaccino e sono meno frequenti dopo la seconda dose. In rari casi si possono avere convulsioni febbrili, dolori alle articolazioni, riduzione del numero delle piastrine. Il rischio di reazioni gravi (come imponenti reazioni allergiche), è estremamente basso e nella maggior parte dei casi si verifica nei primi minuti dall’inoculazione del vaccino; pertanto dopo la vaccinazione si raccomanda di attendere 15-20 minuti prima di allontanarsi dalla struttura. L’ambulatorio vaccinale è comunque dotato di farmaci e di strumenti adeguati ed il personale sanitario è addestrato per il trattamento di questo tipo di reazioni.

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