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venerdì, 19 Aprile 2024

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La guerra contro la privatizzazione del Servizio Sanitario Regionale è appena agli inizi…

Purtroppo – nonostante l’enorme impegno profuso dal “Comitato promotore referendum sanità”, con in prima fila il delegato Giuseppe Ricci, al quale va un particolare ringraziamento – le 40 mila firme necessarie a cancellare un articolo della legge toscana che apre un’autostrada a 6 corsie alla privatizzazione del Servizio Sanitario Regionale non sono state raggiunte. Una battaglia è stata persa, ma la guerra contro la deriva impressa al sistema dal duo Rossi-Saccardi è appena agli inizi!

Oltre alla particolarità toscana, c’è da evidenziare la drammatica situazione in cui versa, al riguardo, l’intero Paese. Tutte le regioni – siano esse governate dal PD o dal centrodestra – spingono fortemente i cittadini a considerare l’intramoenia e il privato come prima scelta: le persone sono state piano piano abituate a farlo non perché non vogliano utilizzare il SSN o non si fidino, ma perchè – per il costo esorbitante dei ticket e per i lunghissimi tempi di attesa – costa meno e si fa prima rivolgendosi al privato! Soprattutto per le prestazioni meno complesse (ad es. esami del sangue, ecografie) che sono anche le più “redditizie”, la politica fa sistematicamente in modo che il servizio pubblico non sia più la prima scelta. Meno si usufruisce del SSN, meno si contribuisce al suo mantenimento ad un livello dignitoso e più si deteriora e viene depauperato a vantaggio del sistema sanitario privato: una politica scandalosa e direi quasi criminale – da parte del Governo nazionale e di quelli regionali – con oltre 11 milioni di italiani che rinunciano alle cure per mancanza di disponibilità economiche!

L’Italia spende per la sanità un terzo in meno rispetto ai paesi dell’Europa Occidentale: in termini assoluti c’è un divario di oltre il 32% sulla spesa totale e del 36% per la sola parte pubblica. Il rapporto “spesa in sanità” e PIL non arriva al 9,4%, contro una media nell’Europa Occidentale di oltre il 10,4%… La spesa privata per la salute è di circa il 25% del totale ed ha ormai superato i 39 miliardi di euro: siamo di fronte ad un’ecatombe per il sistema sanitario pubblico e universale per tutti e tutte, una vergogna per un Paese che si voglia definire civile e democratico.

 Fausto Tenti (Segretario provinciale PRC Arezzo)

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