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giovedì, 25 Aprile 2024

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Lettig: «Niente di peggio che capovolgere una critica…»

La risposta che ricevo da parte dell’Assessore Corazzesi mi colpisce particolarmente perché urta la mia personale sensibilità di padre e di uomo e mi obbliga ad intervenire nuovamente. Niente di peggio che capovolgere una critica severa al suo assessorato (quello alla cultura e quello all’urbanistica) in un attacco sessista alla sua persona che rischia di distogliere l’attenzione al tema che è stato sollevato, quello del recupero del centro storico come presupposto di una rinnovata promozione economica e sociale del Borgo di Poppi. Della vita e dei gusti personali dell’assessore non mi occupo.

Primo. Né il sottoscritto, né la lista che rappresento ha mai voluto muovere critiche allo stato di gravidanza dell’Assessore Corazzesi per farne di questo motivo di scontro. Sarebbe stata una critica troppo becera ed idiota data la pochezza di contenuto di un simile argomento, che pure è stato sollevato proprio dall’Assessore in Consiglio Comunale, che è luogo notoriamente pubblico.

Secondo. Il vuoto cosmico dell’assessorato all’urbanistica è, assieme a quello del centro storico, sotto gli occhi di tutti che quasi è fiato sprecato continuare a parlarne. Non vi è né una visione, né un’idea di quello che l’Assessore vorrebbe di Poppi nell’elenco che ha trasmesso alla stampa a dimostrare della sua laboriosità. Un simile impegno dovrebbe essere nella sua agenda delle priorità perché se non affrontato rischia di vanificare ogni sforzo e pure le buone volontà messe in campo. Per inciso riconosco al Museo della Battaglia l’essere un’opera bella e centrata. Mi sarà testimone chi ha partecipato con me alla Commissione Consiliare del Turismo, che sono stato uno dei primi ad aver lanciato la necessità di inserire l’evento della Battaglia di Campaldino tra quegli eventi che debbano avere una visibilità rituale. Ben venga quindi il museo anche come occasione per la valorizzazione della presenza di Dante Alighieri a Poppi, che fortunatamente qualcuno ha pensato bene che valesse la pena portare come testimonianza del Casentino in quella lontana Firenze della Mostra dell’Artigianato.

Cosa diversa è quanto ha prodotto l’assessorato Corazzesi per l’aggregazione sociale, tema che non gli è mai stato contestato, mentre l’accento a quella parola, “si vergogni”, era chiaramente riferito a quella orrenda pop-art da sexy shop andata in scena in occasione dell’ultima Mostra d’Arte Contemporanea al Castello di Poppi, con oggetti che hanno violentato la Cappella dei Conti Guidi. Se Lei, da Assessore alla Cultura non si vergogna, si rassereni, lo farò io per Lei, ma non ne vada fiera. È roba da palati forti e pure quelli fini, interpellati, l’hanno giudicata un insulto. A riguardo, per il bene dell’immagine di Poppi, ho dato la mia parola a non diffondere quelle immagini e non intendo venire meno al patto tra gentiluomini.

All’Assessore Corazzesi, faccio i miei più sinceri e personali auguri per il lieto evento.

Mentre come Capogruppo in Consiglio Comunale, anticipo che mi farò portavoce con una mozione di una concreta proposta avente ad oggetto il recupero ed il rilancio del Borgo di Poppi. È tempo che i cittadini di Poppi dicano fuori dai denti che centro storico vogliono.

Enrico Lettig, Consigliere di Minoranza Capogruppo Lista Civica Poppi Libera

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