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giovedì, 25 Aprile 2024

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L’Unione, una monarchia assoluta!

di Mauro Meschini – Implacabile e senza pudore Paolo Grifagni mantiene e amplia il suo potere all’interno del “Carrozzone”, sempre più utile solo a lui. Ci tocca riparlare di Unione dei Comuni, anche se ne faremmo volentieri a meno.

Se il mondo girasse per il verso giusto, anche solo per tutto l’inchiostro che abbiamo utilizzato per raccontare i casini che negli anni sono riusciti a combinare da quelle parti, il Casentino avrebbe dovuto capire quanto dannosa sia questa zavorra e se ne sarebbe già da tempo liberato. Ma non è andata così, e, puntuali come una cartella delle tasse, ecco arrivare altre “perle” che confermano quanto, alla fine, la stessa Unione, sia sempre più funzionale solo agli interessi di pochi.

Sono della fine di novembre un paio di decreti presidenziali, il n. 22 e il n. 23 del 25/11/2016, firmati dalla Presidente “invisibile” Valentina Calbi, che regalano altro potere all’uomo forte di Ponte a Poppi. Infatti adesso Paolo Grifagni, già Segretario Generale dell’Ente e monarca indiscusso dal piano terra all’ultimo piano, è stato nominato responsabile per altri due ruoli chiave all’interno della struttura organizzativa: responsabile prevenzione della corruzione e responsabile per la trasparenza.

Si tratta di incarichi che dovrebbero essere considerati di grande importanza all’interno di un Ente pubblico e che dovrebbero essere affidati con una certa attenzione e delicatezza, per evitare ogni possibile dubbio di conflitti di interesse o procedure non perfettamente regolari. In questo caso sembra che, invece, sia stato scelto di procedere con il machete, senza la minima attenzione alle palesi controindicazioni che l’attribuzione di queste responsabilità comportavano.

Tra l’altro, si trattava di controindicazioni, dubbi e perplessità che non dobbiamo mettere in evidenza noi, ma che erano stati scritti nero su bianco su documenti della stessa Unione dei Comuni solo tre anni fa quando nel Decreto Presidenziale n. 3 del 24/04/2013, firmato dall’allora presidente Umbreto Betti, per quanto riguarda la nomina del responsabile prevenzione della corruzione si evidenziava che: “Considerato che il segretario generale dell’Unione svolge anche, secondo quanto previsto dallo Statuto, funzioni di gestione diretta sia in qualità di segretario che di dirigente dell’Area Amministrativa dell’Unione e che pertanto ritengo vi siano elementi di incompatibilità (dato che si avrebbe la sovrapposizione del ruolo di controllato con quello di controllore) che inducono a individuare altrimenti la figura in questione”.

Non occorre essere dei professori di diritto per comprendere il buonsenso di queste considerazioni e di quanto e come sarebbe sempre necessario scindere, soprattutto all’interno di una struttura pubblica, i ruoli di responsabilità di controllo e di gestione. Nel 2013, chissà per quale illuminazione divina, lo avevano capito anche all’Unione dei Comuni, ma al monarca assoluto forse dava fastidio il controllo di altri anche sulle sue azioni e non ha voluto rinunciare, alla prima occasione, a normalizzare la situazione.

Storie che, purtroppo, non meravigliano all’interno di un Ente in cui si è preso a calci in culo chi dissentiva, si incute terrore in chi lavora diligentemente e si premia solo chi si prostra ossequioso ad ogni passaggio del monarca. Un Ente nel quale, lo abbiamo detto e lo ripetiamo, si dovrebbe sentire molto più spesso la voce dei sindacati in difesa dei lavoratori, un Ente fatto solo ad uso e consumo del suo monarca assoluto.

Monarca che con l’ennesima riorganizzazione si è attribuito anche la dirigenza delle deleghe regionali forestali, così adesso buona parte del suo stipendio è pagata con finanziamenti regionali legati proprio alla gestione di queste deleghe. In questo modo, in caso di ritiro delle stesse, cosa che è tutt’altro che impossibile, ci potrebbe essere la possibilità, per il monarca assoluto, anche di essere trasferito nei ruoli regionali… una opportunità in più nel caso la nave “Unione” andasse definitivamente a fondo, cosa che prima o poi succederà!

(tratto da CASENTINO2000 | n. 278 | Gennaio 2017)

Re Grifagni

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