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giovedì, 18 Aprile 2024

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Treno del Casentino: con l’orario estivo pendolari a piedi

La Regione si opponga a riduzioni sguaiate del servizio ferroviario che penalizzano Pratovecchio e l’alto Casentino come quelle previste con i nuovi orari: è questo ciò che in buona sostanza chiedono alla giunta toscana tramite interrogazione i Consiglieri regionali del Pdl Paolo Enrico Ammirati (Vicecapogruppo) e Stefano Mugnai insieme ai loro colleghi della Commissione Trasporti e Infrastrutture Giovanni Santini e Jacopo Ferri. Il caso è quello della tratta che va da Arezzo a Stia e viceversa passando per Pratovecchio. Ebbene, che succede? Che i nuovi orari in vigore dal 10 giugno prossimo da un lato tagliano la corsa 192 delle 19.48 da Arezzo in là, mentre dall’altro spostano da Pratovecchio a Subbiano la partenza della corsa 1.153 delle 5.32 del mattino. E Pratovecchio? A piedi, parrebbe. Non secondo il Pdl, che all’assessore regionale competente sulla materia Luca Ceccobao chiede, tra le altre cose, se sia «legittimo per l’azienda togliere due corse che da decenni sono garantite sia nell’orario estivo che in quello invernale e che consentono ai pendolari/lavoratori di recarsi e tornare dal luogo di lavoro». Poi c’è la perplessità: «Perché – domandano Ammirati, Mugnai e i loro colleghi, non sono state tagliate, al posto di quelle in oggetto, le corse che da anni servono solo un minimo numero di utenti, come quelle di metà mattina e metà pomeriggio»? Spetterà alla Regione verificarlo, oltre che appurare «se l’azienda intenda comunque ripristinare da settembre in poi la corsa 192 delle 19.48 da Arezzo per Pratov./Stia, e la corsa 1153 delle 5.32 da Pratovecchio per Arezzo».Ma ecco come gli esponenti del Pdl riassumono la questione nella premessa del loro documento: «TFT Spa (Gruppo LFI Spa) gestisce il trasporto ferroviario anche nella tratta Arezzo-Pratovecchio-Stia. Nell’orario estivo, che entrerà in vigore dal 10 giugno p.v., è stata eliminata una corsa, la n. 192 delle 19.48, da Arezzo per Pratovecchio-Stia, mentre la corsa n. 1153, delle 5.32 da Pratovecchio per Arezzo, partirà da Subbiano anziché da Pratovecchio, creando così disagi per i pendolari residenti nell’alto Casentino. Il disagio per i molti pendolari che utilizzano i due treni sopra citati – specificano i Consiglieri regionali – si concretizza» perché «la mancanza della corsa della sera obbligherà i pendolari a prendere la corsa successiva, cioè quella delle 20.20, così da far rientrare da lavoro a casa i residenti dell’alto Casentino anche alle 22».

Peggio che mai al mattino: «La mancanza della corsa n. 1153 delle 5.32 reca un danno maggiore, perché i pendolari che utilizzano il citato servizio (magari prendendo le coincidenze per Firenze o per Roma dalla stazione di Arezzo) non avranno alternative, visto che la corsa successiva è prevista quasi un’ora dopo, cioè alle 6.23». Ora, tutto ciò interviene come pioggia sul bagnato di una situazione già non rosea: «Nel periodo estivo – ricordano infatti Ammirati, Mugnai, Santini e Ferri a Ceccobao – TFT ha programmato significativi interventi di manutenzione straordinaria sulla linea ferroviaria nel tratto Rassina/S.Mama, che comporteranno lo stop a tutti i treni da Pratovecchio a Subbiano e l’utilizzo dei pulmann in loro sostituzione. Il “taglio” delle 2 corse in oggetto sarebbe stato giustificato per compensare le maggiori spese che l’azienda dovrà sostenere per il trasporto su gomma».

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