0575/303730. Un numero importante che tutti gli aretini faranno bene ad imparare, a segnarsi sulla loro rubrica o sulla memoria del proprio cellulare. E’ il numero unico per chiamare da tutta la provincia il servizio di Continuità assistenziale in attività dalle ore 20 di venerdì prossimo, 1 marzo.
Una vera e propria rivoluzione, una semplificazione forte e soprattutto un miglioramento garantito di questo servizio.
La continuità assistenziale, (che ancora in molto chiamano guardia medica), oggi ha in provincia di Arezzo quindici numeri telefonici diversi, da zona a zona. Numeri che corrispondono a sedi presso le quali i 18 medici che sono in turno tutte le notti, nei festivi e prefestivi, stazionano per rispondere alle esigenze degli utenti che in quegli orari hanno necessità di un medico per interventi non urgenti (per i quali, lo ricordiamo, c’è sempre il 118).
Fino ad ora quando un paziente chiama uno di questi numeri, ha una risposta immediata se il medico in quel momento non è fuori sede per una visita a domicilio. Ma quando il medico è fuori sede i tentativi di contatto possono andare avanti anche a lungo, spesso mettendo in difficoltà i cittadini, che a quel punto, spazientiti, chiamano il 118, richiedendo un servizio inappropriato. Oppure, peggio ancora, decidono di uscire di casa per andare ad un pronto soccorso per chiedere una prestazione che non è assolutamente da pronto soccorso.
“Negli anni – ha spiegato stamani il direttore generale della Asl Enrico Desideri – ci sono state molte contestazioni, proprio perchè in certe occasioni non si riusciva a parlare con il medico. Da venerdì prossimo, grazie ad un accordo che abbiamo stipulato con i medici di famiglia ed i medici della continuità assistenziale, si cambia. E’ stata istituita una centrale telefonica che risponde direttamente al numero unico 0575/303730. Qui ci sono degli operatori che appena il cittadino chiama, pongono poche rapide domande per poter gestire al meglio il servizio: nome e cognome, nome del medico curante, luogo nel quale il cittadino in quel momento si trova. L’operatore non chiede, perché non è di sua competenza, le ragioni mediche per cui il cittadino chiama. Ma a quel punto ha tutte le informazioni necessarie per poter gestire la richiesta. Tramite una apposito software verifica la correttezza dei dati forniti, e mette in collegamento il cittadino direttamente con il medico di continuità assistenziale, che viene rintracciato sul telefono cellulare aziendale di cui è stato dotato. Il medico risponderà anche se è fuori sede. Qualora sia impossibilitato, perchè in quel momento sta eseguendo una visita a domicilio, sarà premura dell’operatore di centrale, chiedere al cittadino di richiamare più tardi. Nel frattempo, se il medico di continuità assistenziale si metterà in contatto con la centrale, questa provvederà a collegarlo con il cittadino che ha chiamato. In questo modo sarà evitata quella difficoltà di comunicazione che a volte in passato ha creato disagi diretti e indiretti”.
Le telefonate saranno tutte registrate, per garantire, in caso di contestazione, una tracciabilità certificata delle chiamate.
“Ma c’è di più – sottolinea ancora Desideri – perché da venerdì prossimo i medici di continuità assistenziale saranno fortemente legati ai medici di famiglia raggruppati all’interno delle AFT, cioè le Aggregazione Funzionale Territoriale. I medici di famiglia sono stati inseriti in queste associazioni per una gestione collettiva e condivisa dello stato di salute dei propri pazienti. In genere ogni Aft conta dai 20 ai 25 medici. Ebbene, anche i medici di continuità assistenziale saranno inseriti nelle Aft e quindi conosceranno le caratteristiche della popolazione di sua competenza. E soprattutto il cittadino nel tempo, chiamando il servizio di Continuità assistenziale sarà poi seguito sempre dagli stessi medici”.
Questi stessi medici, progressivamente, si potranno anche collegare al dossier sanitario elettronico del paziente, e ciò consentirà di non trovarsi di fronte a situazioni a lui sconosciute, ma addirittura avrà totale possesso delle informazioni sulle condizioni generali del paziente e soprattutto il tipo di terapie a cui il suo medico di famiglia lo sottopone.
Il nuovo servizio, è attivo tutti i giorni dalle 20,00 alle 08,00 del mattino e nelle 24 ore dei giorni festivi e prefestivi.