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giovedì, 25 Aprile 2024

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Alla scoperta del Casentino sulla “ebike”

di Mauro Meschini – Nella terra delle “Novelle della nonna”, abbiamo sempre pensato che quella della ciclopista che risolve tutti i problemi del Casentino fosse semplicemente la storia che la Perodi, per decenza, non ha voluto mai scrivere perché veramente troppo assurda da proporre. In più ci siamo spesso chiesti cosa avrebbero fatto i ciclisti una volta seguito l’Arno fino a Stia, si sarebbero lanciati alla conquista delle vette di casa nostra o, dopo un gelato in paese, avrebbero ripreso la via del mare?

Il dilemma non ci sembra da trascurare, perché se chi arriva in bicicletta in Casentino non può girare il territorio l’impatto turistico della cosa è pari a poco più di zero. Considerato quindi che da noi le salite non mancano appare naturale pensare che continueranno ad essere solo gli sportivi e i più allenati a godere veramente delle opportunità offerte dalle due ruote. E gli altri? Per una volta “gli altri”, probabilmente la maggioranza, sono i più fortunati e già adesso. Infatti la soluzione a questo problema esiste già ed è rappresentata dalla “ebike”, la bicicletta a pedalata assistita che permette, anche a chi non trascorre ore e ore in sella ad allenarsi, di fare un affascinante tour del Casentino sulle due ruote. Noi ci abbiamo provato e il risultato è davvero sorprendente, salite che normalmente ai più sarebbero negate diventano superabili con grande soddisfazione per chi pedala e uno sforzo adeguato alle possibilità di ognuno.

Come dicevamo trascorrere una giornata diversa in bicicletta in Casentino è già adesso possibile grazie a Massimo Schiavo, fondatore della Casentinoebike, che propone tour per tutti lungo i più diversi itinerari mettendo a disposizione una flotta di biciclette a pedalata assistita. Durante la nostra prova nei pressi del Castello di Romena abbiamo voluto saperne di più e con Massimo abbiamo parlato di come è nata questa idea; del funzionamento di questo mezzo, che è a tutti gli effetti una bicicletta; del libro che uscirà a maggio in cui sono raccolti interessanti itinerari con racconti e riflessioni di tre conosciuti scrittori. Ma andiamo per ordine.

Da dove nasce l’idea delle ebike! «Intanto nasce sicuramente dalla mia passione per la bicicletta. Inoltre qualche anno fa avevo provato un modello di bicicletta a pedalata assistita ed ero rimasto subito colpito dalle potenzialità di questo mezzo. Oggi questo primo modello sta diventando un mezzo molto diffuso e in espansione. Insieme con la mia famiglia abbiamo così pensato di dotarci di una ebike per poter pedalare in questo territorio, che è bellissimo ma ha anche dislivelli notevoli da superare. Questa cosa è invece diventata fattibilissima con le biciclette a pedalata assistita. Abbiamo comprato le prime bici quattro anni fa poi, due anni fa, appassionato di questo posto e della natura, ho voluto farlo conoscere a tante altre persone, così ho aperto una piccola attività, la Casentinoebike, con cui guido le persone a scoprire il Casentino spostandoci con biciclette a pedalata assistita. In questo modo chiunque sappia usare una bicicletta è in grado di pedalare in questo territorio e compiere dei giri anche di 40 – 50 km. Questa possibilità è disponibile per tutti e non solo limitata agli sportivi che ancora oggi percorrono le strade e i sentieri del Casentino»

Questa bicicletta dal punto di vista tecnico come funziona? «Dobbiamo dire che la tecnica è riuscita ad integrare perfettamente nella bicicletta l’assistenza elettrica perché non si tratta di un motorino, la fruizione della bicicletta è identica a quella della bicicletta normale salvo che un motore e un’elettronica intelligente aggiungono potenza alla tua pedalata in maniera invisibile e senza motori molesti. Il motore elettrico emette solo un lieve sibilo. È possibile scegliere il tipo di assistenza desiderato, basso o alto; c’è una batteria ricaricabile che si ricarica in una normale presa elettrica garantendo un’autonomia di almeno 40 km con un dislivello di 1.000 metri da percorrere in salita, quindi queste biciclette danno la possibilità di programmare e svolgere dei tour molto appaganti e completi di un’intera giornata»

Dall’esperienza fatta con le e-bike è nato anche il libro “La foresta del silenzio”, in uscita a maggio. Da dove è nata l’idea del libro e chi ha scritto in queste pagine? «È una cosa curiosa e divertente. Ho invitato anche amici a provare l’ebike e con uno di loro, Stefano De Martin, è nata l’idea di invitare degli scrittori toscani conosciuti come Paola Zannoner, Marco Vichi e Paolo Ciampi a percorrere il Casentino. È stata una sorpresa, soprattutto per loro. Primo perché hanno riscoperto un luogo a un’ora da Firenze che non hanno mai frequentato molto e poi perché hanno superato la loro paura iniziale, dopo che gli era stato proposto un percorso che prevedeva 1.100 metri di dislivello. Gli abbiamo però invitati a fidarsi e con loro abbiamo fatto due week end con due percorsi nel Casentino e nel Parco Nazionale e da questa esperienza è nata la loro voglia di raccontare ciò che hanno visto e provato. Così con Ediciclo, una casa editrice specializzata in libri di cicloturismo, uscirà questo libro che raccoglie i loro racconti e una proposta di itinerari che si possono fare in Casentino»

Quindi in questo libro non ci sono solo itinerari, ma le sensazioni e le esperienze personali di chi ha fatto insieme a te questi percorsi? «Certo, per esempio Paolo Ciampi racconta più il percorso. Paola Zannoner, invece, dice di aver scoperto il Casentino come uno scrigno di storie. Marco Vichi, addirittura, racconta il Casentino, percorrendolo in bici, ma legato anche alle favole e alle credenze di cui è ricco. Il libro è un racconto a tre voci che trasferisce molteplici aspetti di questo territorio: dalla natura, dal sacro, dall’arte fino alle novelle e alle storie più tradizionali che popolano questo luogo. Un luogo dove ha soggiornato Dante Alighieri e che è ricordato nella Divina Commedia, un luogo dove troviamo tante pievi e castelli che sono testimonianza di un medioevo ricchissimo. Da qui passava la via Romea, la via germanica che arrivava a Roma, percorsa da tanti pellegrini. Sono tanti gli aspetti che possono interessare il turista che viene qui e questo libro è un esempio di quello che si può trovare in Casentino. È l’inizio di un racconto che potrete continuare voi stessi venendo a visitare questo luogo»

E anche il mezzo a due ruote, il più antico mezzo a due ruote che esista sulla terra, può essere utilizzato in Casentino, da tutti… «Assolutamente si. Io dico sempre che l’ebike è un mezzo che unisce e non divide, perché mette insieme, magari nella stessa famiglia, la persona sportiva e allenata insieme a chi non lo è. Ma insieme bicicletta muscolare ed ebike possono compiere qui un bellissimo tour».

(tratto da CASENTINO2000 | n. 282 | Maggio 2017)

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