L’evento, celebrativo dei 60 anni di istituzione del Diploma Europeo per le Aree Protette, è stato organizzato a Granada il 21 e il 22 maggio dal Segretariato del Consiglio d’Europa con il supporto delle autorità del Parco Nazionale della Sierra Nevada (che ha presentato l’application per ricevere il Diploma).
In rappresentanza del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità erano presenti: il Comandante del Reparto Biodiversità di Follonica Col. Giovanni Quilghini da cui dipende la Riserva Naturale Isola di Montecristo e il Comandante del Reparto Biodiversità di Pratovecchio Ten. Col. Paola Ciampelli che tutela e gestisce la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino.
Il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità, con i suoi 28 reparti dislocati in tutta la penisola da Tarvisio a Reggio Calabria, gestisce 130 mila ettari di capitale naturale con la maggior concentrazione di biodiversità in Europa. Le magnifiche Riserve sono complessi ecosistemi, veri e propri “scrigni” che custodiscono una molteplicità di specie animali e vegetali in singolari habitat e paesaggi, in continua evoluzione. Tra queste appunto, la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino e la Riserva Naturale Isola di Montecristo che hanno ricevuto, rispettivamente nel 1985 e nel 1988, il Diploma Europeo per le aree Protette. Si tratta di un prestigioso riconoscimento internazionale conferito a partire dal 1965 dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Riconosce aree e paesaggi naturali e semi-naturali di eccezionale importanza europea per la conservazione della diversità biologica, geologica o paesaggistica e che siano gestiti in maniera esemplare.
Dalla sua creazione, nel 1965, sono stati conferiti 74 Diplomi ad aree protette situate in 29 paesi europei. In Italia sono 7 le aree diplomate: Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (1967), Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino (1985), Riserva Naturale Isola di Montecristo (1988), Parco Naturale della Maremma (1992), Parco Naturale delle Alpi Marittime (1993), Parco Regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli (2005), Parco Nazionale del Gran Paradiso (2006) e Parco Regionale Gallipoli Cognato (2020).
L’assegnazione del Diploma Europeo rappresenta un incentivo prezioso per la protezione e la gestione di queste aree. Per i responsabili delle aree protette, il conferimento del Diploma Europeo costituisce uno strumento internazionale aggiuntivo che, con il sostegno del Consiglio d’Europa, valorizza gli sforzi di gestione e conservazione. L’unicità del Diploma risiede anche nel fatto che viene assegnato per un periodo limitato. La possibilità che possa essere revocato ha un effetto deterrente rispetto ai pericoli che potrebbero arrecare danno all’area e funge da stimolo per la conservazione e il miglioramento del sito.
Il Convegno di Granada è stato ricco di interessanti contributi presentati da ricercatori, esperti e dagli stessi gestori delle aree protette provenienti da 27 paesi europei: Armenia, Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Lussemburgo, Grecia, Ungheria, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Regno Unito e, ovviamente, Italia e Spagna.
La natura non ha confini. La rete delle aree protette gioca un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente, perché permette di proteggere ecosistemi e specie in modo più efficace. Inoltre, lo scambio di conoscenze e di metodi di lavoro aiuta a migliorare le strategie di conservazione, rendendo più forte il nostro impegno per preservare il patrimonio naturale che è un tesoro del territorio e delle popolazioni che lo abitano. È stato un momento di condivisione anche riguardo al riconoscimento delle sfide che ci troviamo ad affrontare e che non hanno precedenti. L’evento si è concluso con l’adozione della Dichiarazione di Granada che invia un messaggio forte e unito: la comunità delle aree protette che detengono il Diploma Europeo si impegna a rafforzare gli sforzi per conservare la biodiversità, affrontare la crisi climatica e tutelare i diritti umani attraverso la protezione ambientale.
Vogliamo chiudere con alcune delle parole pronunciate da Antonio Sandoval scrittore naturalista galiziano che il 21 maggio ha aperto i lavori insieme alle autorità spagnole e ai rappresentanti del Consiglio d’Europa e della Convenzione di Berna.
“Sono sicuro che il motivo per cui siamo riuniti qui non è in concreto la Convenzione di Berna, né il fatto di rappresentare le aree naturali che hanno meritato il Diploma Europeo per le Aree Protette, né appartenere ad amministrazioni diverse incaricate della conservazione di quegli stessi spazi naturali. No, non credo che tutto questo sia il motivo principale di tutto ciò che vi unisce qui. La mia impressione è che siate qui riuniti per tre motivi: l’ammirazione, l’affetto per la natura e l’impegno”.
Sandoval spiega i tre temi: l’ammirazione per luoghi impressionanti come Sasso Fratino, e quando lo cita l’emozione è fortissima, non soltanto perché fa parte della nostra storia ma anche perché in quel contesto ci sentiamo parte di un’Europa che non ha confini e pensiamo che, dalle foreste dell’Estonia, alle dune dell’Olanda al delta della Camargue, ai pascoli del Burren, la natura è grande, è impressionante e ci unisce. L’affetto per le manifestazioni della natura che sono le stesse in tutti i paesi d’Europa: prati fioriti ricchi d’impollinatori, l’orsa che esce dalla tana con i cuccioli non ci lasciano sicuramente indifferenti. Ma il motivo principale è l’impegno. L’impegno che deve essere d’esempio por los niños y niñas, per gli adolescenti e per i giovani che sognano un futuro personale e comune migliore e cercano in noi un modello, sicuri almeno qui nella vecchia Europa patria di democrazia e libertà, che potranno far volare i loro sogni in un paese senza confini e che dovrebbe poter dare a tutti le stesse opportunità.
Così come l’Europa è Dante Alighieri e Cervantes, Socrate e Isaac Newton, Mozart e Chopin, la cattedrale di Notre dam, la basilica di San Marco, il Cammino di Santiago, l’Alhambra di Granada così l’Europa è anche l’italiana Isola di Montecristo, il Delta del Danubio tra Romania e Ucraina, l’arcipelago di Ekenas in Finlandia, l’armena riserva di Khosrov, l’ungherese penisola di Thiany, la riserva della Biosfera dei Carpazi tra Polonia, Slovacchia e Ucraina, la scozzese riserva naturale di Beinn Eighe, il parco nazionale del Gran Paradiso, quelli di Piatra Craiului in Romania e il francese Mercantour, i parchi nazionali svedesi di Sarek e Padjelanta e tantissimi altri.
Al termine di questa esperienza, torniamo al nostro lavoro arricchiti da nuovi stimoli e con la rinnovata consapevolezza di far parte di un grande organismo. Un sistema naturale che ha un cuore che batte forte BEATING STRONG e all’unisono, alimentato dalla passione, dalla collaborazione e dalla voglia di affrontare insieme le sfide che ci attendono.