Finalmente, dopo la critiche che stavano piovendo da ogni parte, il Sindaco Bernardini si è deciso a convocare un’assemblea pubblica sul contestatissimo Piano di Recupero del Consorzio Agrario in Bibbiena Stazione. Convocazione quasi clandestina, vista la quasi totale assenza di informazione, rigorosamente di mercoledì sera, in contemporanea con importanti partite di calcio che attraevano evidentemente più dell’assemblea. Infatti pubblico ridotto, prevalentemente di addetti ai lavori.
Presentazione del progetto di recupero da parte del progettista geom. Mariottini. Quasi a dimostrare l’oggettività indiscutibile della proposta e le meraviglie delle “nuove” soluzioni. Nuove perché non è stato presentato il progetto approvato dal consiglio comunale, ma uno “nuovo” a seguito di “osservazioni”. Peccato che il tempo delle osservazioni non è ancora scaduto ed il progettista candidamente confessa che il progetto approvato dal Consiglio non aveva tenuto conto delle osservazioni della commissione paesaggistica! (e così si conferma anche la volontà della giunta d Bibbiena di vanificare eventuali osservazioni dei cittadini, un metodo scientifico di vanificazione delle procedure urbanistiche)
Poi per prevenire le critiche sulle conseguenza inquinanti dell’insediamento commerciale previsto sulla salute dei bambini il geometra ci ha detto che avrebbero vietato il carico e scarico nell’ora dell’ingresso dei bambini a scuola. Poi? Via libera all’inquinamento per tutto il resto della giornata! E questo sarebbe il sindaco amico dei bambini.
La palla, quindi, è passata al Sindaco ed all’Assessore Lorenzoni. Una performance imbarazzante. Tentativo di non entrare in merito ai veri problemi, limitando il dibattito ad aspetti marginali, salvo dire, di fronte a contestazioni e dubbi, che questo è solo un piano urbanistico e che il tutto si sarebbe risolto al momento del progetto edilizio!
Il Sindaco non ha fatto che ripetere che loro difendono l’interesse pubblico (e già questa rivendicazione astratta e preliminare denota una coda di paglia. Excusatio non petita, accusatio manifesta, direbbero i latini). L’Assessore Lorenzoni si è sforzato di far credere che il consorzio è una specie di istituzione benefica che regala al comune centinaia di migliaia di euro, mentre potrebbe fare il suo intervento senza dare nulla, con una semplice dichiarazione di inizio di lavori. Ai tentativi di contestazione di quelle affermazioni i nostri amministratori hanno risposta con arroganza, dimostrando una completa incapacità di confrontarsi ed una mancanza di argomentazioni preoccupante. Di fatto hanno cercato di evitare una reale informazione, trincerandosi dietro al fatto che loro non sanno che cosa lì verrà fatto che tipo di attività commerciale verrà messa, quindi…inutile protestare in modo preventivo. Ma a cosa servono allora i piani attuativi?
Ma chi vogliono prendere in giro i nostri cari amministratori. Qui se c’è qualcuno che regala è il comune, che permette un insediamento commerciale (di qualunque genere esso sia) di 1300mq di superficie di vendita, applicando , anche senza motivazioni, riduzioni di standard urbanistici (parcheggi ed aree verdi) obbligatori) ed utilizzando spazi già pubblici per garantire il numero minimo indispensabile di parcheggi e anziché ridurre la superficie coperta fa occupare dai privati anche un’altra parte della già ridotta piazza Palagi. Sacrifica tutta la vivibilità della zona e di una scuola materna ad un interesse privato che potrebbe, per di più, dissestare tutta la rete commerciale esistente.
Insomma, mercoledì sera al centro sociale di Bibbiena abbiamo avuto la dimostrazione di che cosa intende il Sindaco Bernardini per partecipazione e trasparenza: non far sapere ai cittadini, deviando l’attenzione, come specchietti per le allodole, sui magnifici nuovi marciapiedi, percorsi pedonali (non previsti nel progetto approvato) e le “aree verdi” come aiuole divisorie tra i posti macchina (strana idea di aree verdi) perché nessuna metta gli occhi sulla vera operazione urbanistica di tipo altamente speculativo.
SEL Casentino