Domenica 24 agosto Bibbiena ritorna al Medioevo e tutti i viandanti in visita si troveranno immersi in un’atmosfera d’altri tempi, tra arcieri, spadaccini, sbandieratori, musici, cantori, pittori, danzatrici, giocolieri, giullari e non solo. Il centro storico sarà il cuore pulsante di un evento che coinvolge molte associazioni locali, col oltre 300 figuranti. Presenti anche gruppi di altre città come l’associazione Rinascimento nel Borgo di Sansepolcro e la proloco di Poggio a Caiano (Prato) già impegnati nella mostra a Palazzo Ferri, aperta fino al 23 agosto, sulle acconciature delle dame dal Medioevo al Barocco, passando per varie evoluzioni secondo i dettami della moda del momento e la creatività di dieci parrucchieri di Bibbiena che hanno aderito all’evento. Tante anche le attività collaterali in programma, come mostre fotografiche e visite guidate ai palazzi storici, aperti dai privati in via del tutto eccezionale. Nel pomeriggio spiccano per importanza i convegni nel Borgo dei Pazzi: “Chi è la Mea: tra tradizione e fantasia come nacque la leggenda”, organizzato da Rolando Milleri, direttore artistico, regista e attore. A seguire un salto nel 1360 con “Mastro Acciai fu un traditore? Storia della caduta di Bibbiena” tenuta da Giorgio Innocenti: scrittore, pittore e studioso che traccerà la storia dell’epoca. Infine, “Mandragora, speziali e quotidiano nell’immaginifico Medioevo”, a cura di Giuseppe Maria Nardelli, chimico-tecnologo di Gubbio, impegnato da sempre in un’intensa attività culturale di alto profilo attraverso conferenze, pubblicazioni e divulgazione scientifiche.
Nel pomeriggio, dalle ore 16, apertura del mercato medievale, con tanti artigiani provenienti da numerose città del Centro-Italia: tra chi decora ceramiche e chi lavora il cuoio, la carta o i metalli, ricavandone borse, pergamene o frecce, passando per i produttori di candele in cera d’api e per le filatrici, nel borgo sembrerà davvero di essere tornati al 1337. Apertura sempre nel pomeriggio delle mostre fotografiche, del campo degli arcieri, dell’accampamento e della gara di scacchi giganti. Nel centro storico saranno esposti anche gli elaborati realizzati dagli alunni della scuola primaria dell’istituto comprensivo “Dovizi” di Bibbiena. Le sezioni A, B e C hanno studiato la vita in Casentino tra il 1300 ed il 1500, in particolare il mercato, tema su cui hanno lavorato le classi prime, mentre le classi quinte hanno realizzato originali giochi medievali.
La 3° edizione dell’estemporanea di pittura e “Premio Bibbiena”, infine, trasformerà Borgo Martellini nella “cittadella degli artisti”, con i pittori intenti a realizzare un’opera sugli scorci del paese. Tra questi anche i cugini francesi, giunti con lo spirito di animare la rievocazione del Carnevale storico e per celebrare il 25ennale del gemellaggio tra le città di Bibbiena e Boulazac. A conclusione dell’evento una cena medievale per figuranti e visitatori in via Berni, il grande spettacolo in piazza Tarlati e, a chiusura, l’incontro con gli astrofili, perché fin dall’antichità l’uomo si è sempre incantato a “rimirar le stelle”.
Un evento davvero eccezionale, e ancor di più se si pensa che pochi giorni fa la manifestazione “C’era una volta la Mea” ha ottenuto un importante riconoscimento dal Presidente della Repubblica per il suo alto valore culturale che davvero poche altre in Toscana possono vantare.
INFO Daniele Senzi
tel.0575.593853 – cell. 349.8665621
www.la-mea.it