Con la presente, il circolo Arci-caccia Casentino, ha l’intenzione di condividere con il commissario attuale ed il suo staff, succeduto al precedente commissario dottor Solinas alcune riflessioni sulla situazione che attualmente stiamo vivendo nella nostra ATC.
Ad oggi siamo commissariati da circa un anno e abbiamo la piena coscienza che il 2013 non sia stato un anno facile, vuoi per un mai raggiunto accordo con la associazioni agricole, che non ha permesso il rinnovo dei comitati di gestione, vuoi per il nuovo PRAF e relative problematiche,vuoi per l’ incertezza sui calendari venatori, vuoi per la crisi socio politica e finanziaria sul nostro paese, che si sono innescate una serie di azioni difficilmente riassumibili ma allo stesso tempo i nostri soci ci chiedono delle risposte.
È proprio questo il punto “dare delle risposte”, crediamo di poter affermare l’assoluto senso del dovere, dimostrato in più modi, dall’ Arci-Caccia Casentino, per il nostro territorio,anche in questa situazione di assoluta incertezza. Ora però ci troviamo nella spiacevole condizione di non poter dare delle risposte al di là di un eventuale consenso o meno per quanto fatto, a coloro che ,soci, ci chiedono i perché e quale partecipazione abbiamo nelle scelte fatte, sia in termini di prevenzione danni da ungulati che per la politica dei lanci della selvaggina nobile stanziale.
Per quanto riguarda il progetto di abbattimento dei cinghiali, per mezzo dell’aspetto serale da voi proposto, abbiamo appreso della scelta e dei termini della stessa solo come cacciatori iscritti alle squadre, ma come Arci-caccia, associazione venatoria, non abbiamo ricevuto alcun invito per nessun incontro informativo con le associazioni venatorie, che potevano essere un ottimo strumento per la sensibilizzazione e la consulenza agli interessati.
Per le lepri siamo stati contattati, dopo aver mostrato il nostro interesse, per reperire manodopera nelle catture, dove noi abbiamo sempre presenziato, reperito del personale e partecipato con lo spirito associativo che è la cosa più importante, sia nella ZRC Casentino che nella ZRC Fonte Farneta, dove però ci siamo trovati con il presidente del comitato di gestione, che ha di fatto assegnato i capi catturati con la regola dei più numerosi alla cattura quotidiana, anche questa per noi è stata una novità di cui prendiamo atto al momento, anche se constatiamo che alle prime tre giornate non vi era presente ufficialmente nessun rappresentante della governance .
In occasione delle catture nella ZRC Casentino, ove il commissario era presente forse anche per nostra richiesta ,parlando, prendiamo atto del fatto che, non è stato programmato alcun acquisto di capi e di conseguenza dovranno bastare quelle catturate dentro le ZRC Casentinesi, che se ne avessimo di grandi e ben gestite sarebbe l’ottimale, sia da un punto di vista venatorio che ambientale, inoltre le ZRC garantiscono anche maggiori vantaggi anche per gli agricoltori coinvolti.
Purtroppo già nel 2013 non erano stati effettuati ne lanci, ne catture di lepri e ad oggi molti nostri associati mostrano un senso di disapprovazione e amarezza in quanto contribuenti e anche aventi diritto ad una gestione più attenta anche ai loro fabbisogni. (aldilà di tutto le altre due ATC li hanno comunque effettuati seppur con ZRC già consolidate e danni a colture agricole pregiate)
Per i fagiani crediamo aver intuito che non ci sarà il lancio di riproduttori a marzo e sarà fatta la scelta di lanciare in Agosto fagiani pronta caccia.
Ci permettiamo di sottolineare quella che secondo noi è una incongruenza etica perché, a nostro parere, la scelta di lanciare solo fagiani pronta caccia contrasta con il non acquistare lepri senza avere ZRC produttive almeno per il minimo indispensabile al proprio fabbisogno, questo aldilà delle opinioni personali.
Questa associazione ha come principio indissolubile il sostenere la prolificazione di una fauna selvatica di cattura e di qualità, ed ora sarebbe il momento per una scelta seria volta al raggiungimento di questo obbiettivo, realizzabile in gran parte con l’ampliamento da entrambi i lati della ZRC Casentino in tempi a dir poco ristrettissimi, vista la possibilità che a Fonte Farneta venga realizzato un Golf Club e la sua conseguente chiusura, anche se purtroppo ad oggi non può vantare grandi risultati. O addirittura di prendere in considerazione la possibilità di poter creare un’ulteriore ZRC nell’alto Casentino perché no? Magari realizzandola con i risparmi dei lanci così saremmo coerenti e rispettosi.
Ricordiamo che secondo la legge regionale 3/1993 Art.7 gestione finanziaria al punto 5 dice: Almeno il 30% dei proventi deve essere utilizzato per operazioni di riequilibrio faunistico volto al ripopolamento e alla reintroduzione di galliformi e lago formi. E pertanto ne chiediamo la completa attuazione.
Tutto questo: modi,tempi e scelte forse potrebbero rivelarsi una nuova mina al buon convivere tra le parti in quanto è reale il rischio che, non ancora chiusa la partita con il mondo agricolo, non se ne apra un’altra con il mondo venatorio, spesso colpevolizzato dall’opinione pubblica, il che non è certo interesse del nostro territorio!
Convinti di operare nell’ interesse dei nostri soci dopo protocollata presso la sede dell’ATC 1 ci riserviamo il diritto di divulgare questo scritto a scopo informativo e per mezzo di tutte quelle fonti di informazione che ne vorranno pubblicare il contenuto.
Per Il circolo Arci-Caccia Casentino
Il presidente
Stefano Raperoni