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venerdì, 19 Aprile 2024

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Cadono le foglie, arrivano gli asfalti…

da Circolo Fratelli d’Italia Pratovecchio Stia – E’ arrivato immancabile l’annuncio del Sindaco di Pratovecchio Stia a riguardo delle asfaltature autunnali; lo salutiamo e lo incitiamo per l’impegno che sta profondendo in questi ultimi mesi del mandato nella promozione mediatica appassionata di tutte le opere di pavimentazione, arredo urbano, fontane senza acqua , etc..

Ebbene, anche noi, non ci siamo potuti esimere dall’eseguire con diligenza una serie di verifiche in situ, per fornire ai nostri compaesani ed alla Giunta che ci amministra una valutazione un po’ più evoluta non di quanto posto in opera, ma della sostanza di ciò che viene posto in opera; ci sentiamo in dovere di farlo anche per dar voce alle continue e molteplici segnalazioni che ci giungono da compaesani attenti, parsimoniosi e desiderosi di partecipare alle scelte del governo. Di seguito riportiamo alcune conversazioni schiette di alcuni nostri concittadini abitanti di frazioni.

“…..Cosa si fa quando una strada cede? Una bella toppa di asfalto! Questa la soluzione adottata dal nostro Comune, il quale manda gli operai a fare un pezzo di asfalto per eliminare quello scomodo avvallamento sulla strada che da fastidio agli automobilisti. Problema risolto? Magari! Al Casalino una porzione di strada presenta un avvallamento, terreno ceduto, crepe vistose sull’asfalto, et voilà una bella stesura di manto grezzo di fondo a tappare. Asfalto a “gogò” (cit. post su facebook Sindaco PS) su tutto il territorio comunale, oltre 500.000 euro spesi da questa amministrazione nel periodo del loro mandato.

Ed ancora “….Tutti contenti? Noi no! Strada per San Donato, stesso sistema utilizzato e dopo un anno si ripresenta la stessa identica situazione….”

Non sarebbe il caso invece di eseguire “ricariche” continue di conglomerato sui tratti di viabilità con cedimenti diffusi, prevedere una serie di campagne geognostiche di monitoraggio al fine di valutare la legittimità di un intervento, quindi successivamente progettarne il consolidamento? Non sarebbe onesto e lungimirante nel frattempo prevedere la sola sutura delle crepe con bitume rimandando l’intervento ad avvenuto consolidamento delle scarpate? Perchè prima non dare corso alla messa in sicurezza statica del contesto viario prima della asfaltatura a tutti i costi? Ricordiamo che i rifacimenti di scivolamenti di sedi stradali hanno costi complessivi dieci volte più grandi rispetto alla manutenzione ordinaria stagionale da adottare su di essi!

Forse, ci siamo detti tra di noi, quelle opere di studio, consolidamento, messa in sicurezza, abbisognavano di tempo per essere messe in cantiere rispetto ad una serie di “ricariche” di conglomerato bituminoso bello, nero e liscio che si può stendere con il sole o con la pioggia, con un progetto o senza, così a sentimento, ma sicuramente …in fretta, molto in fretta!!

Oggi, alla luce di quanto acclarato, siamo a precisare caldamente che non è il fare che noi ci permettiamo di rimproverare alla Giunta che ci amministra, né ci permettiamo di sminuire in alcuna forma il reale godimento del bene ricevuto da parte del cittadino il cui bisogno è sacro, ma dobbiamo rilevare ed attaccare l’incerta progettualità di questo fare relazionato alla montagna di soldi a disposizione, progettare significa gettare in avanti, significa concepire un opera che sia usufruibile prontamente nel presente e che viva nel futuro secondo requisiti di resistenza, durabilità e garanzia nei confronti del fallimento della stessa: senza uno di questi tre principi, in uno stato di diritto, un’opera, qualunque essa sia, non può essere considerata collaudabile, quindi agibile, quindi pagabile da parte dei Cittadini.

san donato un anno dopo

casalino ieri

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