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giovedì, 25 Aprile 2024

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Casentino: territorio montano e disagiato, sì o no?

da Lista Civica Nuove Idee – In risposta al comunicato della Lista Civica Rossi apparso ieri su CASENTINO2000, la Lista Civica Nuove Idee specifica quanto segue: “Il Casentino (ed in particolare il Comune di Bibbiena) viene classificato come zona montana in base all’articolo 32 del Reg. UE 1305/2013, il quale decreta che il Casentino rientra in quelle zone soggette a vincolo naturale o ad altri vincoli specifici (le cosiddette zone svantaggiate). La delibera di Giunta Regionale n° 550 del 20/04/2015 approva infatti i perimetri georeferenziati di queste zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici, fra i quali anche i comuni del territorio casentinese (come appare dalla griglia sotto riportata). Questo si riscontra chiaramente anche nelle mappe pubblicate da ARTEA, l’ente della Regione Toscana che riveste funzioni di organismo pagatore per programmi regionali e comunitari in agricoltura (visibile al link http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/zonesvantaggiate.html ). In materia fiscale, si rende noto che il comune di Bibbiena si trova nell’elenco dei comuni montani (http://www.tasse-fisco.com/dichiarazionedeireddit-730-o-unico/detrazione-canoni-affitto-studenti-fuori-sede-distanza-meno-100-km-comuni-montani/37718 ) per i quali è possibile accedere a delle detrazioni fiscali a vantaggio degli studenti universitari fuori sede: riducendosi la distanza kilomentrica da 100 a 50 per quei residenti dei comuni considerati sotto tale catalogazione, essi hanno dunque la possibilità di scaricare le spese affittuarie al fine della dichiarazione fiscale. Ciò detto, ricordiamo anche che l’interrogazione rivolta nel 2017 al Presidente del Consiglio Regionale in merito al depauperamento degli ospedali nelle vallate aretine, fa riferimento alla medesima classificazione redatta dalla stessa Regione Toscana dove il Casentino entra a pieno titolo come area svantaggiata, in cui “chi ci vive incontra maggiori disagi rispetto agli altri e, proprio per le peculiarità delle condizioni di vita, necessita di maggiore tutela per propri interessi e diritti”.

A fronte di quanto riportato, ci domandiamo se possano ancora sussistere le premesse per non definire il Casentino ed i suoi comuni come zona montana e, di fatto, disagiata. Se in materia agricola e fiscale questo territorio rientra in tale classificazione, perché, allora, ciò non vale per il punto ospedaliero di riferimento? Le leggi ci consentono infine di tutelare i nostri diritti e di rivendicare il mantenimento di quei servizi sanitari principali (come la Chirurgia di Urgenza) e di tutto il personale specializzato in numero congruo: pertanto, se la legge lo permette, perchè ci hanno privato del nostro diritto alla salute?

Valentina Ariani, Addetta Stampa Lista Civica Nuove Idee Bibbiena

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