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mercoledì, 9 Ottobre 2024

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Chi dissente viene cacciato

In merito all’Unione dei Comuni al centro di una polemica tra il consigliere regionale Mugnai e il sindaco di Castel San Niccolò Renzetti, pubblichiamo un nostro articolo del febbraio 2013, dove vengono presentati i “risultati” del primo anno di vita dell’Unione dei Comuni. Intanto anche altri organi di stampa si occupano della vicenda, venerdì 31 gennaio è stata la volta del Corriere Fiorentino (Nell’immagine una parte dell’articolo di cui trovate il testo allegato).

di Mauro Meschini – Non è la prima volta che accade, e purtroppo non sarà neppure l’ultima. Da anni in Casentino è in atto una caccia severa a chi osa parlare fuori dal coro, a chi osa mettere in discussione decisioni e progetti decisi ai piani alti dal ristretto gruppo di potere che, ormai, non rappresenta più neppure un partito, ma solo se stesso, solo le mire e le ambizioni di personaggi ormai da troppi anni seduti su varie sedie e poltrone che non capiscono di essere arrivati al capolinea.
Solo pochi mesi fa avevamo dedicato la copertina alla “caccia alle streghe” che si era aperta all’interno dell’unione dei comuni, una caccia che però questa volta aveva trovato una dura reazione da parte di chi, forse da troppi anni, sopportava in silenzio le pressioni e le imposizioni della politica. Oggi però quella caccia assume davvero i contorni dell’epurazione visto che la seconda delibera dell’anno 2013 emanata dalla giunta del carrozzone ha avuto di fatto l’obiettivo di licenziare il dott. Simone Borchi, il dirigente che si è esposto segnalando alla stessa Giunta dell’Unione una serie di violazioni di legge.
Letteralmente nella delibera n. 2/2013 si parla di “personale in eccedenza” una terminologia ipocrita che vuole nascondere le vede ragioni che hanno portato a redigere questo atto: il desiderio di riaffermare un potere, la ferma determinazione nel voler mettere a tacere chi, facendo solo il proprio dovere, aveva richiamato il governo dell’Unione al rispetto della legge.
Questo giornale conosce anche troppo bene questi metodi “democratici” sistematicamente messi in atto, e per quanto ci riguarda non dimentichiamo certo quello che in questi anni è stato detto e fatto contro CASENTINO2000.
Ma al di là dei casi che ci riguardano direttamente, questa vicenda nata all’interno di un contesto a tutti gli effetti “pubblico” deve assolutamente suscitare più di una preoccupazione nell’intera collettività casentinese. Evidentemente ci sono persone che ritengono che la cosa pubblica sia “cosa loro”, persone che non accettano né il confronto, né sono disposte ad ascoltare consigli e critiche che possono a loro essere indirizzate da chi è, certo, un dipendente pubblico, ma non per questo deve essere considerato a disposizione dei politici di turno che, in quello stesso ente sono, di fatto, precari e di passaggio.
Questo è ancora più vero sapendo quello che è accaduto dopo che, ben 52 lavoratori della stessa unione dei comuni, avevano nei mesi scorsi espresso, a loro volta, le stesse chiare e motivate critiche ai vertici dell’ente.
Immaginiamo, anzi ne siamo certi, che per questo motivo avranno dovuto subire chissà quali pressioni e minacce; immaginiamo, anzi ne siamo certi, che avranno dovuto assistere, più volte, a scene di collera isterica, durante le quali contro di loro saranno state vomitate parole e insulti senza limiti.
Purtroppo solo questo riescono a fare.
Invece dovrebbero prendere atto del fatto che questo primo anno del carrozzone è stato un fallimento, anche solo considerando quello che riguarda la gestione del settore agricoltura e foreste.
Non siamo noi a dirlo ma i numeri, le cifre di un disastro annunciato.
I dati riferiscono dal 2011 al 2012 un crollo del 31,50% dei proventi della gestione del patrimonio agricolo-forestale regionale, con danno economico per la Regione di 182.931,90 euro. Altri danni, particolarmente gravi, data la crisi, sono documentati dall’inerzia nella progettazione e affidamento di lavori forestali, sistematori e edilizi, con mancati affidamenti per 343.492,79 euro. Questi i casi presi come riferimento.
A fine dicembre 2011 la Regione aveva assegnato 248.000,00 euro per interventi straordinari e strutturali in appalto, nel 2012 non sono stati approvati in merito né incarichi di progettazione, né progetti, né affidamenti; per questo motivo la Regione nel 2012 non ha assegnato nessuna nuova risorsa.
Nel 2011 la Regione aveva assegnato 51.873,68 euro per la gestione della foresta della Verna, progettati e affidati entro l’anno; nel 2012 la Regione ha assegnato 38.839,00 euro, ma non sono stati approvati in merito né incarichi di progettazione, né progetti, né affidamenti.
Il 30/12/2011 era stata rilasciata l’autorizzazione unica per realizzare un intervento urgente sulla viabilità finanziato dalla Regione nel 2011 con 56.653,79 euro; nei giorni successivi doveva essere approvato l’affidamento diretto, ma non è stato approvato nessun atto in tutto il 2012.
Inoltre si deve ricordare che i due terzi delle attività dell’Unione del Casentino sono rappresentati dalle deleghe regionali in materia di agricoltura e foreste (bonifica esclusa). Per queste deleghe la Regione ha erogato all’Unione, anche nel 2012, 1.154.000,00 euro, oltre ai finanziamenti per la gestione forestale. Di questo importo, nel 2012, circa 500.000,00 euro (l’unione non diffonde nessuna notizia precisa in merito!) sono stati stornati verso attività proprie dell’Unione e i servizi comunali associati, con un possibile profilo di illegittimità visto che tali risorse hanno un vincolo di destinazione.
Risorse perdute dal Casentino per circa 500.000,00 euro, più altrettante utilizzate per scopi diversi da quelli per cui erano state erogate, in questo periodo di crisi non è accettabile e qualcuno dovrà spiegare perché è successo.”
Borchi-Unione Comuni Casentino-Corriere d.Sera 31gen2014

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