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venerdì, 29 Marzo 2024

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Donna Carlotta, la sanità, la politica e “le buone cose di pessimo gusto”

Non pensavo di essere così impostante e di avere tanto onore! Nel giro di pochi giorni mi è capitato di leggere l’intervento del direttore ASL Desideri, e quello di Carlotta Balzani. Non ho la presunzione di pensare che Desideri si sia scomodato per me. Sicuramente rispondeva al comunicato della CGIL e ad altre prese di posizione. Carlotta, invece, mi ha risposto direttamente.

Il mio comunicato sulla questione della sanità e dell’ospedale del Casentino voleva essere solo un modesto contributo di un cittadino, che ha avuto l’onere, in un passato ormai lontano, di svolgere funzioni politico-amministrative, ma che oggi è un semplice cittadino, senza incarichi di alcun genere (e senza neanche aspirarne ad alcuno) e, al momento, senza nemmeno essere iscritto ad alcun partito. (e dico questo non con fierezza ma con sofferenza, perché sono di quei vecchi che pensano che una democrazia senza forze organizzate rischia derive pericolose, come la storia del 900 insegna).

Premetto che provo una istintiva simpatia per una signora che si chiama Carlotta. Sarà perché mi ricorda uno dei miei poeti preferiti, Guido Gozzano. Ricordate L’amica di Nonna Speranza, quella donna Carlotta rappresentata tra “quelle buone cose di pessimo gusto”? Carlotta! Nome non fine, ma dolce! Che come l’essenze/resusciti le diligenze, lo scialle, la crinoline…” Come si fa a non amare Carlotta?

Poi la nostra Carlotta è donna in carriera, la nuova pasionaria, la profetessa del Casentino, la rappresentante unica dei cittadini. Sarà lei a salvarci ed a salvare la sanità e l’ospedale. Pensavo di essere anche io un cittadino con diritto di parola. Ma evidentemente anche il titolo di cittadino va conquistato, partecipando al Comitato da lei orgogliosamente e sapientemente diretto e guidato. Al di fuori non c’è cittadinanza, né diritto di parola. Non si preoccupi, donna Carlotta. Mi rifugerò nel mio silenzio di ex cittadino, non disturbando la sua ascesa alla leadership dei cittadini, di quelli veri, quelli certificati, quelli cui lei nella sua infinita bontà riconoscerà quel titolo, quando correranno plaudenti ai suoi inviti.

Buon lavoro Carlotta e permettimi di salutarti ancora con le parole del poeta: Carlotta canta, Speranza suona. Dolce e fiorita/si schiude alla breve romanza di mille promesse la vita” (da G. Gozzano L’amica di Nonna Speranza)

Giorgio Renzi

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