Per il Referendum Abrogativo della legge 28/2015, inerente la riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale, il Comitato per la Sanità Pubblica ha raccolto, solo ad Arezzo e provincia, oltre 1.500 firme. Il numero complessivo delle firme raccolte sarà reso noto Sabato a Firenze, in occasione dell’Assemblea Regionale dei Comitati, Organizzazioni Sindacali, Movimenti, Partiti che hanno aderito alla Campagna referendaria. Possiamo comunque anticipare che l’obbiettivo delle 2.000 firme, necessarie per presentare il quesito referendario, è ampiamente superato.
Che esistesse un malessere diffuso contro la Politica Sanitaria di Rossi e del PD era, ed è, cosa nota, ma ciò che stupisce di più è il livello di insoddisfazione. I Cittadini sono stanchi delle falsità, dell’ipocrisia, della mala gestione e dell’arroganza.
Il Presidente pro-tempore Enrico Rossi non è stato in grado di tutelare, gestire, governare il Servizio Sanitario Regionale. La Legge 28/2015 che il Comitato intende abrogare, è frutto di una Politica Sanitaria allo sbando. Per la prima volta si assiste alla dichiarazione per legge di esuberi di personale, col fine dichiarato di recuperare centinaia di milioni di euro nel triennio 2015/2017. Migliaia di dipendenti pubblici lasceranno il posto di lavoro senza sostituzione alcuna.
Per la prima volta si individuano figure (palesemente al di fuori di contesti normativi) i cosiddetti Direttori della Programmazione, alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta Regionale, che assumeranno il ruolo di Commissari Politici. Siamo di fronte ad una centralizzazione organizzativa e gestionale della Sanità senza precedenti. E’ la fine della partecipazione attiva e della programmazione che la legge nazionale ancora individua negli Enti Locali.
Noi chiediamo conto al Presidente pro-tempore degli errori commessi direttamente ed indirettamente durante la sua gestione:
1) La folle decisione di costruire 4 Ospedali col Project Financing (si prevedono costi superiori a 1,3 miliardi di euro)
2) La decisione di acquistare l’Ospedale Le Scotte di Siena per oltre 100 milioni di euro
3) Il pagamento di interessi passivi per oltre 7 milioni di euro provocati dagli ESTAV
4) Il depauperamento tecnologico (v. mancati investimenti ESTAV)
5) Il disavanzo della AUSL di Massa (50 milioni oppure 400 milioni?)
6) La non gestione del patrimonio immobiliare delle Aziende sanitarie oggetto di pesanti contestazioni della stessa Commissione di indagine del Consiglio Regionale
7) L’introduzione del Ticket pesantissimo per le prestazioni diagnostiche, specialistiche e farmaceutica
8) L’utilizzo padronale del fondo di riserva
9) Le liste di attesa ad arte provocate
10) La riduzione scientifica dei posti letto ospedalieri
11) Il rafforzamento dei soggetti privati
12) La privatizzazione di tutte le attività non assistenziali ospedaliere
13) La privatizzazione delle attività territoriali
E poiché al peggio non vi è limite, chi vuole Rossi ancora Governatore della Toscana sappia che con lui:
a) Verrà applicato il super-ticket per i Ricoveri Ospedalieri
b) Sarà necessario ricorrere ad una Polizza Assicurativa Sanitaria
c) Saranno ulteriormente sviluppati i rapporti con la Sanità Privata
È arrivato il momento di dire basta! È il momento di una sanità libera… libera da rossi e dal PD!
Il Comitato per la Sanità Pubblica e il Referendum Abrogativo