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lunedì, 4 Dicembre 2023

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FdI: «nessun accordo trasversale o sottobanco sulla presunta candidatura del Sindaco di Talla a Presidente dell’Unione»

Negli ultimi giorni è stato fatto un gran parlare attorno alla nomina del nuovo Presidente dell’Unione dei Comuni del Casentino anche in merito ad alcune “leggende metropolitane” che si stanno diffondendo disorientando cittadini ed addetti ai lavori.

Come consigliere di minoranza all’Unione Dei Comuni del Casentino non posso sottacere come la querelle che si è scatenata attorno alla figura del nuovo Presidente dimostri ancora una volta come questo Ente sia sempre più lontano dai bisogni del territorio e che occorra con urgenza aprire un tavolo in occasione della scadenza dei 10 anni, per trovare soluzioni più efficienti di architettura amministrativa territoriale.

Nel merito coloro che a suo tempo scrissero lo Statuto dell’Ente, sicuramente ammantati dalla “evidente sensibilità democratica” decisero di non raccogliere l’opportunità consentita dalla legge regionale 68/2011 che fosse il Consiglio a votare il Presidente dell’Unione.

Quindi stamani, nelle segrete stanze, “loro” decideranno chi eleggere come Presidente di un ente che pur di secondo livello interessa quasi diciottomila cittadini. Occorre sottolineare come anche in politica si  risponda delle proprie scelte davanti ai cittadini e francamente il continuo leggere di generici “accordi tra il centrodestra ed il Pd” attorno alla figura del nuovo Presidente mi induce a ribadire – cosa che non sarebbe neppur necessaria – come il sottoscritto ed il partito che rappresento non si è seduto a nessun tavolo e non si presta a nessun forma di accordo trasversale o sottobanco sulla presunta candidatura del Sindaco di Talla a Presidente dell’Unione.

Coloro che cavalcano in questi giorni certi luoghi comuni, alimentando l’antipolitica del “tanto son tutti d’accordo” che è la panacea che rafforza ogni sistema affievolendo la speranza nel cambiamento, forse non ricordano oppure fingono di non ricordare come quando all’epoca del Presidente dell’Unione Agostini fummo l’unico partito che condivise, alla luce del sole ed a ogni livello, il tentativo di un forte rinnovamento  dell’Ente.

Coloro che cavalcano certi luoghi comuni ancor più eclatante è che si finga di non sapere che almeno 6 degli 8 membri della giunta siano contigui oppure espressione diretta dello stesso partito, il PD.

Infine nel metodo della scelta che loro faranno non si può ignorare che lo Statuto dell’Ente a suo tempo scritto (DA CHI?)   introduce il principio rotativo per la carica di Presidente dell’Unione tra i Sindaci che non hanno già ricoperto l’incarico con assoluto paritetico peso. Aggiungendo poi che comunque il Presidente è eletto a maggioranza assoluta dai componenti con voto palese…

Quale sarà il verdetto?

Federico Dini, Consigliere Unione dei Comuni del Casentino

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