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venerdì, 29 Marzo 2024

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Frates Omnes: a Camaldoli un dialogo tra uomini di fede e di esperienza diverse

COMUNICATO – Composta di due sessioni, mattutina e pomeridiana, dedicate rispettivamente alle relazioni speculative e alle concrete esperienze di sostegno e accoglienza, si comincia alle ore 10,20 con i saluti del Dom. ALESSANDRO BARBAN Priore Generale della Congregazione Camaldolese. a seguire Mons. VITTORIO GEPPONI ci parlerà dell’“L’enciclica Fratelli Tutti e la chiesa di Papa Francesco”. Alle 11 Padre MAURIZIO FAGGIONI docente di Teologia morale all’Accademia Alfonsiana di Roma con “Il respiro francescano dell’enciclica”. Ore 11,30 IZZEDIN ELZIR Imam di Firenze “Islam e Cristianesimo”. Ore 12 Diacono GIAMPAOLO PANCETTI Anglicano nella Tradizione Vetero – Cattolica di Firenze “Fraternità e desiderio di unità dei cristiani”

Alle ore 15,30 Alessia Bigoni ed Elisabetta Gangi aprono la sessione “Noi e gli Altri”, ore 15,40 IZZEDIN ELZIR, Imam di Firenze e Presidente della Florence school of dialogue, ci parlerà della “Solidarietà nelle comunità islamiche di Firenze”. Ore 16,10 il Dott. GIANCARLO PENZA Coordinatore del progetto dei corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio Roma “La Comunità di Sant’Egidio e i corridoi umanitari”. Ore 16,40 GIOVANNA VILLA gruppi “Darsi Pace Toscana” con “Darsi Pace. Liberazione interiore – Trasformazione del mondo”. Ore 17,10 RODOLFO SAVINI Presidente Associazione La Pagoda di Rassina “La religione buddista e l’aiuto per gli altri”. Ore 17,30 Conclusioni e dibattito.

La “Fratelli tutti” nasce dalla preoccupazione di Francesco rispetto alle questioni della fraternità e dell’amicizia sociale in un mondo, il nostro, dominato dall’individualismo e dai conflitti. Guarda, il Papa, al poverello di Assisi, il “Santo dell’amore fraterno” che “dappertutto seminò pace e camminò accanto ai poveri, agli abbandonati, ai malati, agli scartati, agli ultimi”. Incentra il messaggio portante del suo messaggio sulla parabola del buon samaritano, sottolineando da subito la natura universale della fraternità, che si piega sulla vittima per soccorrerla. Scrive Francesco “Davanti a tanto dolore, a tante ferite, l’unica via d’uscita è essere come il buon samaritano. Ogni altra scelta conduce o dalla parte dei briganti oppure da quella di coloro che passano accanto senza avere compassione del dolore dell’uomo ferito lungo la strada”.

Ci chiederemo chi è oggi il buon samaritano? Chi il nostro prossimo? Chi la vittima? Chi distoglie lo sguardo? Chi passa oltre? Daremo voce a uomini di fede e di esperienza diverse consapevoli che solo con il dialogo, anche interreligioso, possa esserci fratellanza e comunità.

INGRESSO LIBERO con prenotazione al 366 5980544 e obbligo di mascherina e green pass.

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