Fusione OrBi. E i partiti? Il NO di FdI

Arrivano le prime prese di posizione dei partiti sulla fusione OrBi, oggetto del referendum dell’11 e 12 novembre. Dopo il netto NO del Movimento 5 Stelle, arriva anche quello di Fratelli d’Italia.

Latitano le prese di posizione degli altri. La Lega che sembra non avere nessuna organizzazione e/o riferimento in Casentino. Forza Italia che, da fonti ufficiose, non si schiera in quanto vorrebbe ricandidare Bernardini e se fosse vero sarebbe interessante capire per quali motivi, incomprensibili ai più. Sinistra non pervenuta. Infine il PD. Come sempre indeciso tra mille posizioni e altrettanti correnti interne, ancora non si sa davvero da che parte stia, se sia o no a favore della fusione. Attenzione, a forza di galleggiare alla fine si sparisce, vedi elezioni provinciali.

Comunque vada il referendum, subito dopo inizieranno i giochi per le amministrative di primavera e allora ci sarà davvero da divertirsi (si fa per dire).

Il Badalischio

da Fratelli d’Italia, Provincia di Arezzo – Fratelli d’Italia come sempre in tema di fusioni esprime il suo netto rifiuto alla fusione tra Bibbiena e Ortignano Raggiolo. Le fusioni causano la perdita d’identità Municipale e non portano quei benefici che i sostenitori delle fusioni affermano: di fatto l’unico beneficio è rappresentato dai Fondi che la regione elargisce in caso di fusione volontaria. Come nei casi delle fusioni di Subbiano/Capolona, Bibbiena/Ortignano Raggiolo/Chiusi della Verna e Laterina/Pergine Valdarno, Fratelli d’Italia ha contribuito alle campagne contro le fusioni. Non si può non sottolineare come le fusioni portino profonde lacerazioni nelle comunità, come accaduto a Laterina-Pergine Valdarno. Certo è che la decisione è rimessa al voto dei cittadini, la cui volontà sovrana verrà rispettata da Fratelli d’Italia, che il giorno dopo il voto opererà comunque in ottemperanza al voto dei cittadini.

PS Il signor Luciano Parri ci fa notare che la posizione del PD di Bibbiena è già stata espressa per il NO alla fusione. Si tratta di un comunicato dei primi di maggio che avevamo già pubblicato. Non sarebbe stato il caso di ribadire una posizione netta ora, in campagna elettorale, a pochi giorni dal referendum?