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venerdì, 19 Aprile 2024

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I 160 anni della banda di Soci

di Anselmo Fantoni – Quando nel 1975 alcuni amici decisero di ricostituire la banda paesana, forse non pensarono che la stessa era l’associazione più antica del paese e che il loro impegno ha permesso oggi, al nostro amato Soci, di poter contare su un gruppo di volontari che non solo si diverte a stare insieme, ma che col loro impegno contribuiscono allo sviluppo culturale della nostra comunità attraverso la divulgazione della nobile arte della musica.
Nel tempo tanti concittadini hanno fatto parte della Filarmonica, chi per pochi anni, chi ha provato a studiare ma dopo pochi mesi si è arreso, chi invece non può pensarsi fuori dal gruppo, anche se questo si modifica nel tempo, sia per l’ingresso di nuovi giovani artisti, sia per l’abbandono di altri chiamati in un’altra esperienza o dimensione. Nel lontano 1860 la vita era molto diversa, il lanificio muoveva i primi passi e con esso le attività del dopo lavoro, volte a togliere la classe operaia dall’ignoranza, ma anche cercando di guidarla verso un sano spirito solidaristico. Nascono infatti le Società di Mutuo Soccorso, la Filodrammatica e la Filarmonica, ovviamente ieri come oggi esistono incomprensioni, invidie o semplicemente antipatie caratteriali, sia dentro che fuori le associazioni, nei primi anni ’60 del XX secolo queste piccole discordie fecero cessare l’attività della Filarmonica, disperdendo in parte un patrimonio culturale e storico che fu in qualche modo salvato dagli eroi del 1975.
Nel secondo dopoguerra il Presidente della Banda era il Parroco e l’ultimo prelato a ricoprire tale figura fu il caro Don Elio Milaneschi a cui succedette il Geom. Pierluigi Tellini, seguito da Brunella Ambra Bragagni, madre del Cornista M.to Luca Rampini. Tanti nomi che si intrecciano tra ricordi commoventi di allegria e gioiosità, fino ai momenti strazianti del distacco da amici veri, purtroppo a volte in modo inatteso e repentino. La Banda è una famiglia e come tale non sfugge alle dinamiche del gruppo, così nel tempo sono cambiati i direttori, con alcuni la separazione è stata un po’ movimentata ma poi le cose hanno ritrovato il loro equilibrio, con altri la rottura è stata più profonda e solo il tempo potrà dire se potrà ricomporsi.
Nel passato siamo stati Filarmonica del Lanificio di Soci ma anche Enal Banda perché nel tempo nulla rimane immutato, anzi proprio perché nulla cambi tutto deve cambiare. Festeggiare i 160 anni dalla costituzione non è cosa da tutti i giorni e abbiamo pensato di dare all’evento qualcosa di nuovo e di diverso che ci accompagnasse durante tutto l’anno ma anche l’inizio del prossimo, l’attuale direttore, il M.to Nicholas Gelli, ci ha abituato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ad affrontare impegni a volte al di sopra delle nostre possibilità, sapendo trarre da tutti il massimo possibile.
Le attività, oltre ai concerti tradizionali, si baseranno su concerti dedicati a Verdi con pezzi per clarinetto e Banda che porteremo in alcuni Teatri del centro Italia, appena il virus lo permetterà ovviamente, il Clarinetto Solista sarà il nostro M.to Nichola Gelli e saremo diretti dal Direttore dell’Orchestra Arcangelo Corelli di Ravenna il M.to Jacopo Rvani. Era previsto un pranzo augurale nel mese di Aprile ma anche questo ovviamente dipenderà dall’evolvesi della situazione sanitaria.
A novembre avevamo previsto un convegno per i nostri ragazzi delle scuole medie sulla storia delle Formazioni musicali all’interno delle Forze Armate proprio in occasione della loro festa con interventi del Colonnello Antonino Zarcone, già Direttore dell’Ufficio Storico dell’Esercito, e del Prof. Claudio Santori, insigne esperto musicale aretino. Altre attività stavano concretizzandosi ma l’arrivo del covid-19 ha messo le cose in stand by, una volta passata la bufera recupereremo sicuramente il tempo perduto, tanta è la voglia di festeggiare che sicuramente non mancheranno eventi anche possibilmente più importanti, se infatti possono spostare gli europei di calcio, potremo sicuramente spostare qualche evento al prossimo anno in modo da non perdere nulla.
Intanto l’organizzazione dei festeggiamenti ci ha fatto fare un bilancio sulla nostra attività, alla fine di febbraio, in collaborazione con il Gruppo Sbandieratori città di Bibbiena abbiamo presentato il progetto Bandiere in Banda per i ragazzi delle scuole medie di Castel San Niccolò volto a far nascere nel Comune un Gruppo di Sbandieratori e di permettere la ricostituzione della Banda paesana. Da ragazzo molti di noi suonavano nella Banda di Strada grazie all’abnegazione del trombettista Borri. E’ in progetto anche un evento tra banda e sbandieratori, un progetto innovativo, uno spettacolo originale di tradizione, storia e innovazione in collaborazione tra due gruppi folkloristici che cercano di fare sistema.
La scuola di musica Giovanni Baracchi, intitolata ad un nostro carissimo musicante e dirigente, conta oggi circa 40 allievi divisi in sette corsi: propedeutica, flauto, clarinetto, sax, ottoni, corni e percussioni, non che la possibilità di lezioni di pianoforte per chi abbia la volontà di intraprendere il conservatorio.
E’ oramai operativa la Banda giovanile composta da 25 componenti under 25 che affianca la formazione storica, un traguardo che poche compagini musicali anche di località più popolose, possono annoverare. Insomma 160 anni e non sentirli, anzi con attività in continua crescita frutto di un costante e silente lavoro, sia da parte dei Maestri che della dirigenza, ma soprattutto grazie al costante impegno dei musicanti che questo fanno per sola passione e per spirito di volontariato.
Certo quest’anno per il nostro Presidente Marcello Corezzi sarà più impegnativo del solito, ma grazie all’instancabile ed efficiente Segretaria Ede Maria Checcacci Baracchi, a tutto il consiglio e ai musicanti, potremo al fine ricordare quest’anno come uno dei più proficui vissuto all’interno della nostra amata Banda. Non mancheranno momenti di nostalgia, di ricordi del tempo che fu, chi sa se il nostro bravo presentatore il Dott. Giuliano Rossi alla fine non possa anche regalarci qualche spunto teatrale su questi sedici decenni. Intanto una nostra componente, web desiner, Lucia Mazzanti ci ha regalato il logo che accompagnerà le nostre future apparizioni, perché come una pentola a pressione, siamo chiusi in casa ma la carica sta aumentando e sentirete che musica al nostro ritorno.
Ai sociani, ma anche a tutti i Casentinesi diciamo: seguiteci, partecipate, sosteneteci, stringetevi alle Bande dei vostri paesi, ricostituitele dove hanno sospeso le attività, spingete i vostri figli verso la musica bandistica, avvicinatevi voi stessi, riprendete a suonare se lo facevate da ragazzi, la Banda è la colonna sonora del paese, c’è quando è festa e quando costa fatica suonare, nell’organizzazione c’è posto per tutti da sei anni a oltre ottanta, senza distinzione di razza, religione e fede politica, perché la musica vera unisce.

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(tratto da CASENTINO2000 | n. 317 | Aprile 2020)

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