Un Pellegrino d’eccezione sta battendo in questi giorni sentieri illustri del Casentino, accompagnato da quelli che Lui ama definire vianDanti. Lui è nientemeno che Dante Alighieri, alias Riccardo Starnotti (nella foto), che con il percorso inaugurale de “Il Cammino di Dante in Casentino” ha saputo riassumere attraverso questo progetto, che è cultura, salute, gastronomia, un’offerta turistica di qualità per dare respiro al nostro territorio.
Cultura innanzitutto, perché dalla porta di Firenze, passando per Sant’Ellero e così da Vallombrosa, Dante è giunto in Casentino ed ha compiuto in versi gli stessi passi che oggi vengono battuti in questo percorso inaugurale.
Nella testimonianza di queste sue tappe Dante oggi ci stimola alla conoscenza di noi, che è la coscienza di un’opportunità di sviluppo economico sostenibile, in perfetta armonia con l’ambiente circostante.
Apro con piacere una parentesi per cogliere, avendola vissuta in prima persona durante il soggiorno di Vittorio Sgarbi a Poppi, la critica mossa a proposito della nota passerella sul Lago d’Iseo, da Lui definita “una passerella verso il nulla”: l’idea del Cammino può rappresentare una concreta opportunità di promozione per il nostro territorio e quindi di sviluppo. Nel momento in cui Sgarbi criticava non l’opera in sé di Christo, ma il suo essere fuori contesto poiché NULLA avrebbe aggiunto alle località che si affacciavano sul lago (cariche di capolavori dell’arte), ho pensato che il Cammino è esattamente ciò che il Professore auspicava per il Lago d’Iseo: una passerella attraverso località più o meno note del Casentino, che conservano pressoché intatto il loro patrimonio artistico.
Respirare Bellezza camminando lungo il sentiero di Dante significa perciò lanciare, aprendo la porta di Firenze, un’offerta turistica che non ha da noi concorrenti, occorre dunque prima di tutto assumerne consapevolezza da parte di coloro che potranno diventare gli attori locali, perché da quei sentieri che sono la nostra passerella, giungeranno “pellegrini” che esprimeranno richieste impellenti: vivere un’esperienza a contatto con la natura, tra arte e cultura appunto, ma anche quel viver sano che è buona cucina.
Se Sgarbi dunque si lamentava che in taluni dei borghi del Lago d’Iseo alla sera si poteva trovare aperta al massimo qualche birreria, mentre quei migliaia di turisti erano tutti impegnati a mangiarsi un panino sulla passerella per poi andarsene, ecco che il progetto de “Il Cammino di Dante in Casentino” è esattamente quella naturale passerella auspicata, che ora si gioca il suo futuro nel nostro ricco ed unico territorio, percorso da turisti intenti a vivere un’esperienza in cammino.
Arrivederci a Poppi Dante. Ti aspettiamo alla tappa di arrivo giovedì 14 luglio.
Enrico Lettig
Fonte: www.ilcamminodidanteincasentino.it