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giovedì, 25 Aprile 2024

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Il destino delle api è il nostro destino

di Marco Roselli – Le prime tracce che testimoniano l’uso del miele da parte dell’uomo, il quale probabilmente se ne cibava fin dalle origini, sono databili a circa 10 mila anni fa, come indica questa pittura rupestre scoperta nei pressi di Valencia, in Spagna, che sembra mostrare una persona che si arrampica sulla cima di un albero o di una rupe. E’ circondato da api in volo, dotato di una borsa o una cesta per riporre i favi sottratti alle api.

Microsoft Word - API E PRODOTTI ALVEARE.docx
Le api sono indispensabili per la vita della maggior parte delle piante, spontanee o domestiche, senza le quali non avremmo la produzione (ad esempio, molte arboree da frutto come il melo, il pero, il pesco, il susino, il ciliegio e molte specie orticole non produrrebbero frutti senza l’impollinazione entomofila).
Le api rivestono un ruolo insostituibile nel mantenimento della biodiversità negli ecosistemi e, in questo senso, sono i migliori alleati dell’uomo. Come detto, l’impollinazione consente in primis all’agricoltore di ottenere produzioni migliori, oltre a tutti quei prodotti che sono noti. Senza le api ci sarebbe preclusa la possibilità di gustare frutta, ortaggi e molte altre produzioni vegetali che acquistiamo quotidianamente sui banchi alimentari.
L’ape è un indicatore di qualità ambientale. La conservazione del patrimonio apistico è un obiettivo cruciale per preservare la salute degli ecosistemi e la qualità dei prodotti alimentari. In questo senso è bene ricordare che solo l’adozione di sistemi di coltivazione sostenibili in ambito agricolo, caratterizzati dal mantenimento di una maggiore complessità nel patrimonio vegetale e da tecniche di difesa delle piante a basso impatto ambientale, può tutelarne e valorizzarne le funzioni. Per garantirne la sopravvivenza delle api occorre offrire una vasta scelta di fiori e specie vegetali con fonti di nutrimento per tutto l’anno, attraverso le fioriture scalari nel corso delle stagioni.
Le leguminose come l’erba medica, il trifoglio e il favino, sono piante che presentano fiori molto attrattivi per le api, ma lo sono anche le essenze officinali quali la lavanda, la salvia, il rosmarino e il finocchio, e tante altre che sono lavorate dall’uomo per la produzione di infusi e tisane.

Alcuni mieli prodotti in Casentino Il miele, fin dai tempi remoti riveste importanza fondamentale nell’alimentazione umana. Nelle antiche civiltà veniva utilizzato come medicinale, come unico dolcificante e persino consumato come bevanda alcolica dopo essere stato fatto fermentare (idromele). In Casentino si producono principalmente mieli di castagno, di melata di abete, di acacia e altre fioriture. Gli apiari, posizionati prevalentemente al limite dei boschi, consentono alle api di ricercare il polline all’interno delle foreste, dove non esistono fonti inquinanti, ambienti che conferiscono al prodotto una notevole qualità.

Miele di castagno Ha consistenza piuttosto liquida, colore marrone più o meno scuro e brillante, leggermente amaro, pungente, odore persistente di bosco. Si accompagna bene a ricotta e formaggio pecorino. Favorisce la circolazione sanguigna, è antispasmodico, astringente e disinfettante delle vie urinarie. Consigliato per anziani e bambini.

Melata di abete Proviene dalla linfa e dalle secrezioni zuccherine degli afidi o altri insetti ad apparato boccale pungente che vivono sulle piante dei generi Picea o Abies. Ha consistenza liquida, colore scuro, sapore balsamico ed è meno dolce dei mieli di nettare. L’odore è leggermente resinato, simile a quello dello zucchero caramellato. Questo tipo di miele è molto pregiato e ricercato in quanto viene prodotto in quantità limitate. In alcune annate, a causa delle avversità atmosferiche, non si ottiene nessuna produzione. E’ un antisettico polmonare e delle vie respiratorie. Si accompagna con pane e formaggi freschi, ricotta, si utilizza anche per tisane

Acacia Di aspetto molto chiaro, consistenza piuttosto liquida rispetto alle altre tipologie, profumo finissimo e senza particolari sfumature se non di “confettato”, risulta l’ideale sostituto dello zucchero per dolcificare qualsiasi tipo di bevanda senza modificarne il sapore.

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Alcuni consigli per aiutare le api Nelle attività agricole, anche amatoriali, alcuni comportamenti possono aiutare le api mentre altri possono essere nocivi.
In particolare è l’impiego degli insetticidi a creare problemi agli insetti amici ma anche le pratiche agronomiche possono influire sul loro benessere; vediamo brevemente cosa è opportuno fare o non fare.

Pratiche utili Immettere fiori utili alle api, dove possono trovare polline e nettare per nutrirsi. Potete aiutare le api con calendula, lupinella, borragine, timo, grano saraceno, girasoli, malva, finocchio annuale, rosmarino.
E’ possibile costruire un rifugio per api, magari in un luogo tranquillo, vicino a fiori utili per il loro nutrimento. Costruite una cornice esterna in legno e all’interno mettete ceppi di quercia o faggio, dove avrete già realizzato piccoli fori.
Piantare siepi e bordi di fioritura lungo le colture nei campi coltivati.

Azioni da evitare  Eliminare tutti i corridoi con erbe spontanee. Semplificare eccessivamente l’ambiente esterno alle coltivazioni ed alle piante del giardino. Effettuare trattamenti con qualsiasi agro farmaco durante la fioritura.

Conclusioni La laboriosità delle api si declina in modo assai gradito al palato mediante la produzione di miele, propoli e pappa reale.
In un barattolo di miele c’è la storia di un’arnia, quindi di una comunità, strettamente connessa alle specificità di un territorio e ai suoi agricoltori. Rappresenta un alimento utilizzato dall’uomo da millenni, che sublima la ricchezza in biodiversità di un territorio.
Fortunatamente in Casentino le condizioni ecologiche sono buone, anche per la presenza di grandi foreste e ambienti non inquinati, ma questa è una condizione non scontata che occorre preservare.
Le api ci permettono di avere le produzioni agricole di cui ci nutriamo; senza di esse probabilmente non potremo vivere, non dimentichiamolo mai.

Bibliografia Unapi (Unione Nazionale Associazioni. Apicoltori Italiani) – schede tecniche

(tratto da CASENTINO2000 | n. 328 | Marzo 2021)

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