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giovedì, 18 Aprile 2024

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Il Natale che vorrei

di Melissa Frulloni – Per stamani la sveglia non l’avevo messa. Ieri sera il cenone della Vigilia è stato ricco, carico di regali e ancora in realtà devo digerire… Le campane però mi svegliano, suonano a festa, dopo lo smarrimento che sempre provo appena alzata, mi ricordo… è Natale! Da fuori mi sembra che arrivi uno strano silenzio, quasi surreale. In casa c’è freddo e nel camino anche l’ultimo pezzo di legno è diventato carbone. Con le ciabatte ai piedi ciondolo fino alla finestra e aprendo poco poco gli scuri vedo fuori la grande sorpresa… nevica! I bambini per strada a giocare non ci sono… Sarà perché è la mattina di Natale e saranno ancora in casa a scartare i loro regali.
Tolgo la modalità aereo dal telefono, mi connetto sul sito di CASENTINO2000 e guardo un po’ di notizie. C’è quello che si è sentito male perché ha mangiato troppo baccalà, quello che è caduto dalle scale vestito da Babbo Natale, quello che ha preso la scossa dalle lucine in giardino… Cronaca di ordinaria follia della notte di Natale.
Ma poi una notizia assurda rapisce la mia attenzione. Ma come è possibile? Leggo: “Nato all’Ospedale del Casentino nella notte di Natale!” Ma il Punto Nascita è chiuso… Sarà nato al Pronto Soccorso. Continuo: “Si chiama Nicola, il bambino nato nella notte di Natale all’Ospedale di Bibbiena. “È stata davvero una notte magica!” Hanno affermato i medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia che hanno seguito il parto. Ancora una volta il reparto di vallata si conferma come uno dei più eccellenti del territorio, il fiore all’occhiello della già rinomata sanità casentinese.”
Ostetricia e Ginecologia? Ma hanno riaperto il reparto? Una sanità casentinese rinomata? Ma dove?
Forse sto ancora dormendo, ma la notizia sembra vera, ci sono interviste, foto…
Che sia davvero avvenuto il miracolo? Ancora incredula, bevo un po’ di the…
Scorro altre notizie e leggo: “La grande nevicata della notte di Natale non ha causato problemi sulla 71. Il traffico resta scorrevole su tutta la superstrada. I tempi di percorrenza per Arezzo sono di 20 minuti, 30 minuti per Firenze, mentre non si registrano code al casello “Casentino” dell’autostrada. Non si sono verificati problemi neppure sulla linea della metropolitana, i treni scorrono senza ritardi da e per la città.”
Ho gli occhi sbalenati, la bocca aperta e dallo sconcerto mi cade del the bollente su un piede… Aaaa! Brucia, accidenti! Superstrada 71? Casello “Casentino”? Tempi di percorrenza per Arezzo e Firenze? Metropolitana??? Ma cosa hanno scritto stamani in redazione? Ma noi abbiamo la SR71, la mulatteria… Quella che se trovi un trattore, un’ape o un camion, segnati, che ad Arezzo ci arriverai entro un’oretta, se va bene… Non c’è una strada degna di questo nome in Casentino… E poi la metro! Ma qui c’è solo il “mitico” Trenino… Mah! Non è che ho veramente bevuto troppo prosecco ieri sera?
E poi… “Chiude in positivo il 2018 per la vallata del Casentino. Boom di assunzioni, soprattutto tra gli under 30. Molti dei nuovi assunti hanno ricevuto agevolazioni per l’acquisto di case nei centri storici della vallata. È stato registrato un incremento nelle compravendite. Nell’anno, acquistati più della metà degli appartamenti dei borghi di Poppi e Bibbiena.”
Presa da un’euforia quasi demenziale, do un morso al pandoro avanzato di ieri sera. Sono senza parole!
E con le dita sporche di zucchero a velo, scorro ancora le notizie… Ho quasi paura a continuare, anche se si fa per dire perché per ora sono state tutte sensazionali!
“A Dicembre hotel e agriturismi fanno il tutto esaurito in Casentino. Gli eventi della vallata richiamano tantissimi turisti. Strutture ricettive al completo, mentre decollano nei ristoranti i piatti tipici della tradizione casentinese.”
Il telefono ormai è completamente ricoperto di zucchero a velo… Ma che me ne frega! Mi metto a saltare come una renna impazzita leggendo che il Casentino riesce finalmente a vivere di turismo, della sua storia, dei suoi prodotti! Ma se fosse tutto vero? Sarebbe veramente il regalo più bello che potessi trovare sotto l’albero stamattina! Tutto va a gonfie vele… Il Punto Nascita funziona, la strada c’è, anche la metropolitana! E poi una speranza per noi giovani, un futuro fatto di lavoro, sicurezza economica e tutto proprio qui! Qui in Casentino! Nella terra che amiamo e per la quale ci siamo battuti tanto… Tante lotte e finalmente tutto si è risolto! Babbo Natale esiste davvero e ci ha fatto questo regalo, un miracolo! Che solo in questa notte si poteva avverare…
Un suono stridulo e fortissimo inizia a farsi forte dentro al mio orecchio destro. Un fastidio incredibile. Chiudo gli occhi come se sentissi dolore e poi li riapro… È la sveglia che suona da più di 10 minuti.
No! Non è possibile! Allora era tutto un sogno? Mi alzo di corsa, scalza, apro la finestra, non nevica, ma piove, diluvia in realtà… Via la modalità aereo dal telefono e guardo le notizie. Le solite sui bagordi della Vigilia e poi… Più nulla… Dov’è Nicola, il bambino nato all’Ospedale di Bibbiena la notte di Natale? E la superstrada? Il casello? La metro? I turisti? Niente… Era solo, inesorabilmente, un sogno.
Quello era proprio il Casentino che vorrei… Il Natale in cui vorrei svegliarmi ogni giorno… Ma la realtà è un’altra! Ora mi vesto ed esco, il pranzo del 25 mi aspetta, per fortuna ho davanti a me una bella giornata con i miei parenti. E poi oggi è Natale, al resto penserò domani!

(editoriale tratto da CASENTINO2000 | n. 301 | Dicembre 2018)

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