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sabato, 20 Aprile 2024

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Il “panno” torna a Bruxelles

di Mauro Meschini – Si torna a Bruxelles. Dopo il 2008, dopo il 2014, il Manneken Pis sabato 30 novembre 2019 indosserà di nuovo l’abito confezionato su misura con originale tessuto di panno casentinese, che ormai da tempo è ospitato, con il numero 804 del catalogo, nel museo della città ubicato nella Casa del Re sulla Grand Place che raccoglie tutti gli abiti che negli anni sono stati utilizzati per vestire la statua di bronzo simbolo dell’indipendenza di spirito degli abitanti di Bruxelles.
È un grande onore essere i protagonisti di una delle 36 vestizioni annuali, il panno Casentino lo sarà per la terza volta il prossimo autunno, nel corso di una cerimonia che sicuramente sarà bella e coinvolgente.
Come nelle altre occasioni motore pulsante di tutta l’iniziativa è l’associazione “Amici del Ricciolo” che da tempo ha attivato contatti con Bruxelles per rinnovare la vestizione del Manneken Pis.
Tutta l’organizzazione sta procedendo nel migliore dei modi e, per chi fosse interessato, è ancora possibile partecipare e approfittare del ricco programma di iniziative che sono state previste e che anche noi proponiamo in questo pagine. Ma, anche questa volta, qualche nuvola sembra addensarsi all’orizzonte, non per colpa di chi si sta impegnando al massimo per la riuscita dell’iniziativa e neppure di chi a Bruxelles accoglierà la delegazione in partenza dalla vallata. No, il problema è che c’è il rischio che anche questa volta il Casentino istituzionale, quello che potrebbe magari approfittare di un viaggio a Bruxelles per prendere contatti con i tanti uffici che contano in Europa, sia clamorosamente assente. A questo proposito ci sembra appropriato riproporre una parte dell’articolo con cui il nostro giornale raccontò il viaggio a Bruxelles del 2014:
“Il viaggio è stato organizzato con cura e ha visto una collaborazione tra Casentino e Valtiberina, considerato il ruolo importante che ha avuto il Comune, il Gruppo Rinascimentali nel Borgo e il Liceo Artistico di Sansepolcro. Inoltre preziosa la collaborazione con aziende dei due territori che hanno garantito la fornitura di prodotti tipici locali che hanno ben rappresentato la nostra tradizione in Belgio.
Fondamentale la collaborazione e il ruolo dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles che ha organizzato, nel giorno precedente la cerimonia della vestizione, una serata dedicata al Panno Casentino, che ha visto il ruolo centrale anche di Sansepolcro e della Valtiberina.

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Questo anche perché la delegazione vedeva una presenza massiccia e qualificata di quella zona mentre dal Casentino, oltre al gruppo degli Amici del Ricciolo erano presenti Claudio Grisolini e Luca Alterini, presidente del Consorzio Casentino Sviluppo e Turismo.
Tra l’altro da sottolineare quanto per questa iniziativa sia stato impiegato pochissime risorse pubbliche in quanto tutti, amministratori del Comune di Sansepolcro e assessore della Provincia di Arezzo compresi, hanno pagato di tasca propria il viaggio e il soggiorno, un buon esempio da seguire.
Una bella giornata per il Panno Casentino che ha avuto la sua meritata visibilità in Europa, un prodotto che ancora viene realizzato nella stesso territorio in cui è nato e che meriterebbe davvero maggiore riconoscimento da parte delle amministrazioni locali, totalmente assenti a questo importante appuntamento.
Sarebbe bello vedere di nuovo iniziative come la “Valle dei Tessuti” o altri momenti di promozione di uno dei più pregiati prodotti casentinesi.
Aspettando giorni migliori, appare intanto fondamentale il ruolo degli Amici del Ricciolo che lanciano un appello a tutti i Casentinesi per una raccolta di testimonianze, immagini, esperienze, racconti legati al Panno Casentino che tutti potranno inviare attraverso i due siti internet: www.pannocasentino.com e www.amicidelricciolo.org”.
Curioso rileggere queste frasi, ci rendiamo conto che il Casentino ha potuto portare uno dei suoi prodotti storici nel cuore dell’Europa grazie a… alla Valtiberina e al Comune di Sansepolcro in particolare. Come direbbe Roberto Benigni dei tempi d’oro: «Roba da pisciarsi addosso dal ridere»… ma purtroppo è tutto vero. Come è vero che in questi cinque anni niente è stato fatto per riproporre la “Valle dei Tessuti” e per dare al Panno Casentino il ruolo di ambasciatore della vallata che potrebbe avere.
Per fortuna non tutto è perduto e c’è ancora il tempo per recuperare la “disattenzione” che fino ad ora è stata dimostrata per questa iniziativa da parte delle Amministrazioni casentinesi.
Come ci è stato confermato gli “Amici del Ricciolo”, da tempo si stanno cercando contatti e si chiedono adesioni e partecipazioni al viaggio, ma fino ad ora nessuna conferma e molti telefoni che squillano a vuoto.
Sarà l’estate che gioca qualche brutto scherzo e porta a distrarsi, saranno le tante sagre casentinesi che richiedono la presenza di primi cittadini e politici locali, saranno ancora le ricorrenti inaugurazioni che rubano il sonno ai politici di casa nostra sempre affannati tra nastri tricolore e buffet. Sarà certo tutto questo e anche altro, ma speriamo davvero che in molti trovino il tempo intanto per rispondere e poi per essere attivi e partecipi ad una manifestazione che contribuirà sicuramente alla promozione di tutta la vallata.
Poi, come abbiamo già detto, non dimentichiamo che siamo a Bruxelles. Possibile che non ci sia interesse per allacciare contatti con i vertici politici dell’Europa? Il Casentino può davvero rinunciare ad un’occasione così ghiotta per aprire canali diretti con le Istituzioni europee?
Scusate ma davvero ci sembra che le risposte a queste domande siano scontate.
Vedremo se, alla fine, la risposta delle politica della vallata sarà positiva e di sostegno ad una iniziativa che non può che trovare il favore di tutti i casentinesi.

(tratto da CASENTINO2000 | n. 310 | Settembre 2019)

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