di Andrea Biagini – Sabato 12 aprile, presso la scuola primaria di Poppi, ha avuto luogo il campo scuola “Io non ho paura 2014”, che ha coinvolto circa 80 volontari della Croce Rossa provenienti dal Casentino, dalla provincia di Arezzo e dai Nuclei Regionali NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico) della Toscana e dell’Emilia Romagna, coordinati dagli istruttori della Scuola Nazionale del Trentino, e alunni provenienti dall’istituto comprensivo di Poppi, dal liceo scientifico e dall’istituto tecnico commerciale dello stesso paese, oltre che dall’istituto professionale per il commercio, distaccamento dell’I.S.I.S. “E. Fermi” di Bibbiena.
Come avvenuto lo scorso anno per la prima edizione, ci siamo aggregati ad uno dei gruppi nei quali sono stati smistati i ragazzi al loro arrivo, per seguire tutto il percorso in maniera lineare.
Sette sono le isole tematiche in cui è stata suddivisa la prima delle due parti previste nella mattinata, dedicata all’aspetto divulgativo ed introduttivo.
Nell’isola N.1, presso l’auditorium, si è parlato della Croce Rossa come organizzazione umanitaria e movimento internazionale, con la proiezione di un filmato-documentario che illustrava, attraverso testimonianze dei volontari, i sette principi fondamentali dell’associazione: umanità, neutralità, imparzialità, indipendenza, volontariato, unità ed universalità. Ma si è anche parlato della sua storia, delle esperienze dirette di alcuni presenti, del modo migliore per chiedere aiuto chiamando il 118. Nell’isola N.2, situata nel piazzale d’ingresso, era presente l’autoparco. È stata mostrata, in particolare, l’ambulanza: svelata l’attrezzatura completa della quale è dotata per ogni intervento da fare al di fuori dell’ospedale. L’isola N.3, piazzale laterale di ingresso alla mensa, ospitava i membri dell’unità cinofila. Spiegato il rapporto di simbiosi tra cane e padrone e caratteristiche dell’animale inerenti ai diversi ambienti nei quali si deve operare per la ricerca di feriti e dispersi. L’isola N.4, istituita presso la mensa, era dedicata alla vestizione degli operatori NBCR, “novità” di questa edizione, con l’ausilio di tute, guanti, stivali e maschere con filtro. Operazione fondamentale, e da effettuare con estrema cura, per evitare qualsiasi rischio di contaminazione durante le operazioni in scenari di minaccia nucleare, biologica, chimica o radiologica.
Altrettanto importante, e delicata, la svestizione dopo l’intervento. Isola N.5, corridoio al primo piano dello stabile, occupata da truccatori e simulatori. I primi devono ricreare gli scenari ed i potenziali danni fisici riportati dal paziente, attraverso trucco e materiali idonei. I secondi devono simulare, come veri e propri attori, lo stato nel quale si trova il ferito. Entrambe svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito delle esercitazioni del personale. Isola N.6, piazzale di ingresso al primo piano, dedicata ai soccorsi speciali: OPSA (Operatori Polivalenti Soccorso Acquatico), che hanno un’infinita attrezzatura a disposizione e sono estremamente versatili, e SMTS (Soccorsi con Mezzi e Tecniche Speciali) che devono raggiungere il ferito, assieme al personale medico, in luoghi non raggiungibili con mezzi convenzionali. Ultima isola, la N.7, parcheggio della scuola, dedicata alla stazione di decontaminazione NBCR, ove erano presenti tutte le attrezzature per il trattamento delle persone contaminate, preventivo all’arrivo delle ambulanze, e degli operatori, esposti agli agenti nocivi durante il soccorso, alla fine delle operazioni.
La seconda parte della mattinata, fase dell’esercitazione in emergenza, è stata dedicata alla simulazione di un intervento calamitoso, con l’impegno del Nucleo Regionale NBCR, in collaborazione con gli istruttori della Scuola Nazionale di Formazione, i team di soccorso dei comitati di Bibbiena, Stia, Chiusi della Verna, Arezzo e Sansepolcro. Tutti gli attori citati sono stati freneticamente impegnati nell’illustrare le operazioni di soccorso successive ad uno scoppio con fuoriuscita incidentale di gas inquinante, con presenza di feriti ed intossicati.
Il commissario Dott.ssa Guya del Bello, del comitato CRI di Bibbiena, parla di una manifestazione tesa a rimarcare l’invito, rivolto agli alunni e alle loro famiglie, a mettersi in gioco in tutte quelle situazioni in cui ci sia bisogno di una mano tesa a risolvere le “vulnerabilità”, come, quotidianamente, i volontari della Croce Rossa si impegnano a fare.