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giovedì, 28 Marzo 2024

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La lunga domenica di Vittorio Sgarbi in Casentino

Era atteso al Premio Casentino e Vittorio Sgarbi è arrivato. Alla sua maniera, irriverente, a tratti polemico in particolare con un giurato presente nel palco reo di aver fatto mancare il suo voto decisivo ad un concorso dove a partecipare era il padre ed è al padre che non poteva non dedicare il Premio Casentino alla Critica d’arte, protagonista assieme a Lui l’Abbazia di San Fedele di Poppi. La volontà di esserci, nonostante un viaggio che lo ha portato in due giorni dalla Sicilia alla Sardegna vale un attestato di stima.

Gli occhi sono quelli di sempre, curiosi come fosse una prima volta. L’Abbazia di San Fedele con i suoi magnifici tesori sono per Lui un museo; apprezzamenti per la tela di Lorenzo Lippi recentemente restaurata e ricollocata nell’Oratorio della Madonna del Morbo che ha voluto fortemente visitare; il paesaggio del Casentino visto da ogni angolatura, il saluto all’amico “Pasticcio”, la disponibilità per tutti ad una stretta di mano, un abbraccio, una foto. Impossibile contenerlo.

Il Casentino acquista da oggi a tutti gli effetti Vittorio Sgarbi come cittadino onorario. La sua presenza arricchisce un territorio che egli conosce perfettamente ed al quale può dare quanto ricevere. Idee e progetti da mettere in campo non mancano, arriveranno, perché nella lunga giornata Casentinese di Sgarbi è anche di questo che si è parlato. L’ambizione sta oggi nel tradurre ogni sforzo in un sistema economico capace di generare ricchezza, promuovendo quelle risorse di cui il nostro territorio è ricco: arte, sapori, paesaggio. In un due parole, cultura e “Bellezza”.

Vittorio Sgarbi è un valido e capace alleato della Bellezza, non vi è pertanto motivo di temere. L’unione di questi due fattori sarà una garanzia di successo.

Enrico Lettig

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