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sabato, 20 Aprile 2024

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«La Natura fa bene all’Anima»

di Francesca Maggini – «Camminare fa bene al nostro organismo e con il tempo ho scoperto quanto faccia bene, soprattutto, all’anima, al cuore e all’umore. Passeggiare permette di pensare serenamente e riequilibrare mente e corpo».
Inizia così la nostra chiacchierata con Emanuele Lisi che ci racconta con entusiasmo la sua grande passione per la natura. Pugliese di nascita, milanese in gioventù e adesso casentinese adottivo dal 2004, si è appassionato amorevolmente a questo territorio e negli anni si è profondamente legato alle innumerevoli meraviglie che cela il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.

«Ho sempre avuto una grande passione per la fotografia ed è così che ho scoperto quanto i luoghi del parco si prestino ad essere il posto giusto per scattare foto irripetibili. La loro rara bellezza costituisce per me una preziosa e ormai quotidiana valvola di sfogo per combattere la frenesia della vita moderna. Per lavoro, facendo il camionista, mi alzavo molto presto, solitamente intorno alle tre di notte e questa abitudine, in parte, mi è rimasta ancora oggi quando organizzo escursioni nel parco. Cerco di partire quando inizia ad esserci la prima luce, ciò mi permette di viaggiare in solitudine e spesso di godere a pieno di scorci, panorami e soprattutto di silenzi che in altri orari o in compagnia non sarebbe possibile vedere e percepire. Ho iniziato a frequentare questi luoghi per interesse e passione poi riconosco che è diventata quasi una dedizione e necessità! Finché ho lavorato, le passeggiate si concentravano nel fine settimana, da ogni escursione traevo la carica giusta per affrontare la settimana lavorativa successiva.

Nei lunghi momenti in attesa con il camion, quasi inconsapevolmente, mi ritrovavo a scorrere sul cellulare le foto delle mie passeggiate e proprio in quei momenti percepivo quanto fossero capaci di regalarmi serenità. Oggi, che sono in pensione, riesco a coltivare meglio questo mio interesse e quando parto per un nuovo cammino non so mai a cosa vado incontro, la natura sa stupirmi ogni volta in maniera diversa. Gli stimoli, le sensazioni, sono molteplici e straordinarie in mezzo al silenzio che, ogni volta, è il principe di una suggestiva atmosfera capace di togliere il fiato ad uno spettatore, come me, innamorato di questo territorio. Spesso sono paesaggi che mi inducono al raccoglimento, alla riflessione e riesco a lasciarmi trasportare in una perfetta armonia corpo e anima che solo la natura sa regalare. Il più delle volte scelgo itinerari lontani da quelli turistici più conosciuti e sperimento cammini non troppo battuti che però mi permettono di conoscere la grande imponenza e varietà dei paesaggi dell’Appennino. Ogni volta apprezzo, come se fosse la prima volta, la tenera luce dell’alba, l’energia che può trasmetterti un raggio di sole filtrato attraverso i fitti rami del bosco, il verso degli animali, il canto degli uccelli, il sibilo del vento, il rumore dell’acqua che scorre impetuosa nei ruscelli e ogni volta ho la conferma delle splendide sensazioni che può regalarci il contatto diretto con la natura con profumi, odori ed immagini che sono uniche.

L’emozione più bella è la capacità di rimanere affascinati dai colori che cambiano ad ogni stagione: ogni volta ammiro con stupore la magia delle foglie che cambiano colore in autunno, il giallo, il rosso lasciano spazio al bianco della silenziosa neve e alle incantevoli gelate dell’inverno per poi riaccendere di colori in primavera ed esplodere di un verde intenso nell’estate. Parto con lo zaino in spalla con la mia inseparabile macchina fotografica e certe volte con un amico, Diego, silenzioso compagno di viaggio, come me innamorato di questo territorio. Adesso guido lo scuolabus Rassina Salutio e ho avuto il piacere di conoscere un bimbo di 9 anni che, percependo la mia passione, in vista della sua Prima Comunione ha chiesto di poter partecipare ad una delle mie escursioni. Cosi è stato: la sua gioia, la sua grande voglia di camminare per ammirare tali bellezze sono state per me, in quella giornata, il regalo più grande. Ho ammirato il suo stupore, il suo entusiasmo nell’abbracciare le piante e respirare a pieno quella pace e quella sensazione di perfezione assoluta che solo la natura sa dare».

Oggi diamo per scontato la bellezza della natura e non ci fermiamo mai davvero ad ammirarla abbastanza, Emanuele, con la sua passione, ci ricorda come sia prezioso tutelarla e terapeutico viverla.

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(tratto da CASENTINO2000 | n. 315 | Febbraio 2020)

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