fbpx London Escorts sunderland escorts
19.5 C
Casentino
domenica, 13 Ottobre 2024

I più letti

«La Nostra Storia Camminando» I cartelli che spiegano il Casentino #2

di Giorgio Innocenti Ghiaccini  – Il castello di Serra fu proprietà anche dei signori Berardi di Banzena importante famiglia longobarda. Il 24 marzo 1114, Guelfo figlio del fu Raineri dei Berardi, vestì l’abito camaldolese e, con il Vangelo in mano e con indosso la stola, cedette sopra l’altare di S. Salvatore: tutti i suoi beni a Guido priore di Camaldoli: castelli, torri, chiese, case, cascine, terre e vigne ereditate e di proprietà, mulini, selve, sorgenti e rivi e pascoli: “[…] offero tibi Deo et sancto Salvatori super santum tuum altarem in Camaldolensi eremo […]”, In questa donazione fu compreso anche il castello e la corte di Serra ([…] Curte de Bantiina et castello et curte de Serra et castello et curte de Gello […]) (Regesto Camaldolese).

In antico la chiesa di Serra, lungo la via Romea, che vide passare centinaia di migliaia di “poveri di Cristo” (pellegrini romei), era dedicata ai Santi Jacopo e Cristoforo, rispettivamente Santi protettori di quei viandanti. Forse in località Serra di Sotto vi era lo spedale detto di Granciuolo del quale si è persa la localizzazione. Questo luogo di sosta, che dal decimario del 1431 risulta tra gli enti della pieve di Monte Fatucchio (Pieri-Volpi, Notizie sugli hospitia …,), forse prese il nome dal proprietario o dal gestore. La probabile localizzazione a Serra di Sotto è data dal recupero di un “passavivande”, datato l’anno 1588 A. D. MDLXXXVIII, in un rudere di quella località dove sicuramente era attivo uno spedale o una locanda.

Ultimi articoli