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lunedì, 2 Dicembre 2024

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«La perdita di fatturato non ha Codici Ateco» Raccolta firme per chiedere ristori a tutte le attività

Confesercenti ha promosso la raccolta firme sul web con la quale intende chiedere che i Decreti Ristori siano riservati a tutte le attività che hanno perso il fatturato a causa del Covid-19 e indipendentemente dai Codici Ateco. “La perdita di fatturato non ha Codici Ateco” è questo lo slogan della sottoscrizione alla quale potranno aderire le attività attraverso la pagina Facebook di Confesercenti Arezzo sottoscrivendo il modulo.

Ecco come aderire: https://forms.office.com/Pages/ResponsePage.aspx…

Le firme raccolte saranno consegnate al Segretario  Segretario Nazionale di Confesercenti, Mauro Bussoni, durante l’incontro in programma per venerdì 27 novembre alle ore 14,30, affinché le consegni al Presidente Conte. Inoltre saranno sollecitati i parlamentari aretini affinchè sulla base della petizione si facciano portavoce a Roma delle esigenze delle categorie che necessitano di contributi a causa del calo di fatturato.

TARI: CONFESECENTI CHIEDE IL RINVIO DEL SALDO L’associazione di categoria sta inviando ai sindaci dei comuni del territorio provinciale le lettere di richiesta  di rinvio del saldo Tari. “Alla luce del difficile momento che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid” spiega il v vicedirettore Valeria Alvisi “considerata la chiusura, prevista per la ‘zona rossa’, di tante attività determinata dalle misure di contenimento del virus che sta mettendo a dura prova la capacità di resistenza dei nostri imprenditori, abbiamo richiesto alle amministrazioni comunali di prevedere, quale misura, naturalmente non sufficiente a risolvere ben più gravi problemi di liquidità finanziaria, il rinvio al 2021 del pagamento del saldo Tari in scadenza”. Confesercenti ritiene che in un momento in cui le imprese non percepiscono affatto la vicinanza delle Istituzioni, sarebbe invece questo un segnale importante, di attenzione e vicinanza da parte delle amministrazioni comunali.
“La speranza” conclude Alvisi “è che le amministrazioni comunali possano prendere in esame la possibilità di rinviare il saldo Tari”.

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