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venerdì, 19 Aprile 2024

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La scoperta dell’acqua calda

di Mauro Meschini – Insolitamente partecipato il Consiglio comunale del Comune di Pratovecchio Stia che si è svolto ieri sera, la cosa non deve sorprendere considerato che, anche se non inserito tra i punti all’ordine del giorno, tutti sapevano che si sarebbe anche parlato, nell’ultima parte della seduta, dell’annunciata chiusura della Casa di Riposo “San Romualdo” di Pratovecchio e delle sue conseguenze.

Un articolato documento letto dal sindaco ha riassunto i punti principali della vicenda con tanto di cronistoria; individuazione, con toni da inquisizione, delle responsabilità e soluzioni a breve e lungo termine.

In sintesi si è “scoperto” che la struttura in cui si trova la Casa di Riposo non ha caratteristiche antisismiche, fatto questo noto probabilmente a tutti visto e considerato che si tratta di un edificio degli anni ’60 costruito in una zona che, allora, non era inserita tra quelle a rischio. In ogni caso una relazione tecnica del dicembre 2012 (fino ad allora evidentemente era tutto a posto… ora sembra davvero la scoperta dell’acqua calda…) metterebbe nero su bianco questa situazione e farebbe salire sul banco degli imputati l’allora sindaco di Pratovecchio Anselmo Fantoni, adesso, a quanto visto anche ieri sera, con il suo gruppo unica voce critica all’interno del Consiglio.

Fantoni non avrebbe fatto niente dopo aver ricevuto questa informazione e, addirittura, avrebbe anche reso irreperibile la documentazione ricevuta. Questa è poi saltata fuori come un coniglio dal cilindro, provocando la pronta reazione di questi giorni dell’Amministrazione Caleri, che sta cercando una soluzione per i 25 ospiti della struttura e per i lavoratori della Coop. L.Ar. di Pratovecchio, mentre nel Consiglio comunale si costituirà una commissione incaricata di ipotizzare una nuova organizzazione per i servizi socioassistenziali.

Durante il Consiglio, da manuale il siparietto messo in scena dal sindaco e dal Consigliere Berti, in cui si è ipotizzato l’utilizzo di alcuni edifici da tempo realizzati, e mai utilizzati, nell’area PEEP di Stia, e che potrebbero rappresentare una delle possibili soluzioni, non si sa se temporanee o definitive, alla situazione.

Contattato direttamente anche questa mattina, Fantoni ci ha ribadito che la situazione era più che conosciuta, ed è la situazione di molti altri edifici pubblici del Comune di Pratovecchio Stia, inoltre la relazione citata era stata proprio sollecitata da lui per avere la documentazione necessaria per iniziare l’iter di richiesta dei finanziamenti necessari, considerato che durante la sua amministrazione non godeva dei cospicui finanziamenti aggiuntivi a disposizione dal 2014 dopo la fusione tra Pratovecchio e Stia.

In effetti la Casa di Riposo “San Romualdo” non è sembrata essere una priorità fino ad oggi, altri progetti, come abbiamo altre volte accennato, sono stati privilegiati. Tra questi anche l’ampliamento della mensa scolastica delle elementari, in qualche modo collegato alla vicenda Casa di Riposo perché è nella cucina di questa struttura che si preparano i pasti per i bambini. Il sindaco ha voluto precisare che fin dall’inizio, parlando con i vertici della Cooperativa, mai è stata ipotizzata un’interruzione del servizio e che sono già state individuate strutture alternative che potrebbero ospitare la cucina.

Peccato che Caleri abbia dimenticato di spiegare perché non si sta pensando, per la soluzione definitiva, di rivedere il progetto già approvato di ampliamento della mensa che non prevede anche una cucina dedicata. Visto anche che, proprio durante il Consiglio, è stata ribadita la volontà di costruire la nuova scuola materna proprio nella zona adiacente alle elementari (e per questo, dopo un mese dall’approvazione del bilancio, è stato già chiesta una variazione che aumenta di 60.000 Euro la progettazione dell’edificio…); sembrerebbe scontato realizzare lì la mensa e la cucina per entrambi gli istituti scolastici. Ma è così difficile farlo?

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