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martedì, 19 Marzo 2024

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L’arcaica illuminazione del centro storico di Poppi

Egr. Direttore, Nelle scorse settimane, in una delle poche opportunità di muoversi concesse dalla pandemia, ho avuto modo di rivisitare il Centro Storico di Poppi dove al suo ingresso fa bella mostra di sé il cartello che lo indica come uno dei “Borghi più belli d’Italia”. Un centro storico meraviglioso, dove l’architettura medioevale, asciutta e severa, viene esaltata dai molteplici scorci che si aprono al visitatore dai suoi suggestivi loggiati che, sviluppandosi lungo il corso principale, ne caratterizzano la peculiare unicità.

Un susseguirsi di arcate che nella loro poliedrica articolazione di dimensioni e forme, trovano negli essenziali disegni geometrici dei variegati portali bugnati in pietra che incorniciano gli antichi portoni, il fascino della storia vissuta che si rispecchia nei polverosi stemmi di una blasonata ed antica nobiltà che fu. Altrettanto grande è stato però lo stupore nel vedere come l’intero centro storico fosse stato deturpato da fili ed impianti che richiamano strumenti di arcaica illuminazione pre-industriale.

Una cosa che per caratteristiche, forme, e articolazioni, nella mia pluridecennale esperienza lavorativa non ho mai visto applicata a nessuna periferia urbana e men che meno all’interni di un centro storico. Al di là dell’illuminazione a “led Bianco freddo” impropriamente ricavata utilizzando i vecchi lampioni nati e pensati per tutt’altro impatto visivo ed illuminante, quello che più sconcerta ed offende il visitatore, il turista, ma ritengo anche ogni cittadino munito di un minimo di senso estetico, è l’aver installato su tutto il loggiato del paese fili, attacchi, prese, centraline e quant’altro che oggi, nel 2021, non verrebbero utilizzati nemmeno in un capannone industriale.

Ma chi si è reso responsabile di questo scempio! Come è stato possibile! Chi lo ha autorizzato! Amando da sempre il Casentino e tutti i suoi “gioielli”, vedere una cosa simile mi sconcerta e rattrista profondamente.

Per questo mi rivolgo a Lei, Sig. Direttore e a Casentino 2000, nella speranza che qualcuno possa porre rimedio a questo obbrobrio che certamente non fa onore, ne sono certo, agli abitanti di Poppi e del Casentino tutto.

Le “imbarazzanti” foto che le allego penso siano più che sufficienti ad illustrare quanto da me rappresentato. Ringraziandola anticipatamente.

Prof. Arch. A.P.

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