Il Gruppo consiliare Lista Civica Castel Focognano ha dato il proprio voto favorevole alle fusioni, esprimendo però le proprie divergenze rispetto alla Maggioranza, attraverso un documento depositato agli atti che viene qui proposto:
Nel mese di novembre del 2011 il Consiglio della Regione Toscana dette il via libera al referendum per il Comune Unico del Casentino, che si svolse nei giorni 6 e 7 maggio del 2012 e furono interessati gli allora 13 Comuni facenti parte dell’ex Comunità Montana del Casentino, che andavano da Subbiano fino a Stia.
Il nostro Comune e quello di Bibbiena, furono gli unici due dove il SI aveva superato il NO, e di fatto se la volontà dei cittadini degli altri undici comuni fosse stata quella di credere in questo progetto, oggi saremmo in uno scenario completamente diverso, con una nuova organizzazione ormai a regime e con una capacità e una forza con gli altri territori e livelli istituzionali di gran lunga superiore.
Questo purtroppo non è avvenuto ed oggi dopo tre anni e mezzo si continua ancora a parlare di fusioni, con i nostri Comuni sempre più coinvolti nella disastrosa esperienza di un’Unione dei Comuni oramai allo sbando e senza progetti, e con un bisogno sempre più urgente di unire le proprie forze.
L’allora gruppo civico di Minoranza in Consiglio Comunale, fin dalla fine del 2012, fece una prima proposta di fusione più ristretta, che anch’essa però non ebbe seguito.
Negli ultimi quattro anni abbiamo avuto una gestione intercomunale portata avanti alla meglio, con la Comunità Montana del Casentino che si trasforma in Unione dei Comuni, ma le cose non cambiano, anzi dal punto di vista organizzativo peggiorano ulteriormente.
Nel frattempo i comuni di Capolona e Subbiano erano usciti dalla Comunità Montana, e successivamente anche Bibbiena fece la stessa scelta, con l’Unione dei Comuni che si forma con i dieci Comuni restanti, con perdita di forze e di capacità avendo lasciato per strada i tre comuni più grossi per abitanti.
Successivamente si giunge al referendum per la fusione dei Comuni di Pratovecchio e Stia, e il Comune nato da questo nuovo progetto, decide di non entrare a far parte dell’Unione, togliendo un’altra consistente fetta di popolazione agli enti associati, e portando ad otto i Comuni.
Il 31 dicembre 2014, poco più di un anno fa sette degli otto Comuni decisero con una scelta molto discutibile, azzardata e scellerata di unire tutti i loro servizi più importanti all’interno dell’Unione stessa, ma Poppi comune più grosso al momento, decide di restarne fuori, bastano solo due mesi a far capire alla nostra Amministrazione che quello che noi dicevamo era pura realtà e con proprie delibere Consiliari il nostro Comune, seguito da quello di Chiusi della Verna cambia le carte in tavola, riappropriandosi, però, solo nella carta dei propri servizi fondamentali.
A luglio del 2015 iniziano poi le vicende dei due Presidenti, che penalizzano ancora di più la credibilità dell’Unione stessa, cosa ancora ad oggi non risolta in quanto ancora non si è pronunciato il Tar della Regione Toscana, navigando nel caos più assoluto.
Sempre nel mese di Luglio 2015 iniziano le manovre legate alla fusione dei Comuni di Bibbiena ed Ortignano Raggiolo, con i cittadini di Chiusi della Verna che si aggregano di fatto costituendo un Comitato forte di 972 firme, ma con il Sindaco non dalla loro parte e determinato a restare da solo, rimarcando in più interventi sulla stampa e sui social la volontà della sua amministrazione di non aderire a questo progetto, rinnegando di fatto la maggioranza dei cittadini che avevano sottoscritto questa nuova proposta.
Nel frattempo il Comune di Castel Focognano, con d’accordo maggioranza e minoranza aveva votato in Consiglio Comunale un documento, il quale apriva la strada ad una prima ipotesi di fusione con Talla e Chitignano, con apertura ad altre realtà, ipotesi che venne immediatamente scartata dai Sindaci stessi degli altri due comuni, rispondendo evasivamente al sollecito fatto dalla Minoranza di Castel Focognano, ma che di fatto era un secco no al progetto.
Nel frattempo in Regione il progetto di fusione tra Bibbiena Ortignano e Chiusi, si blocca per la mancata adesione del Consiglio Comunale di Chiusi al progetto, con Bibbiena che prende tempo per iniziare un progetto di fusione da solo con Ortignano.
Tutte queste iniziative secondo noi, destabilizzano la sensibilità dei cittadini, che ad oggi non hanno chiaro le idee dei loro Sindaci, ed è per questo che secondo noi è giunto il momento di far chiarezza e di dire loro, le strade che vogliono essere intraprese, il Casentino ha un bisogno immediato di certezze che se non arrivano rischiamo di perdere anche l’ultimo treno necessario per poter accedere ai contributi che arrivano dalla Regione sulle fusioni tra Comuni.
Sono questi i motivi fondamentali, ed è per questo che noi fin da ora proponiamo una fusione più ampia che dia maggiore credibilità ai nostri cittadini, invitando tutti Sindaci ad una riflessione più ponderata, per giungere fin da subito ad una fusione che parta da Talla, con Castel Focognano, Bibbiena, Chiusi della Verna e Ortignano Raggiolo, creando un Comune del Medio-Basso Casentino che diverrebbe uno dei Comuni più grandi della Provincia di Arezzo con una Municipalità che conterebbe oltre 21.000 abitanti, divenendo di fatto il quarto Comune della Provincia di Arezzo per numero di abitanti.
A questo punto si creerebbe una situazione che dovrebbe essere di stimolo alle realtà dell’Alto Casentino per fare altrettanto, che porterebbe sicuramente alla cancellazione dell’Unione dei Comuni, alla formazione di due grandi realtà, e alla restituzione ai Comuni di tutte le funzioni che gli competono, cancellando di fatto quel caos istituzionale, che ad oggi sussiste.
Serve perciò in questo momento il prevalere della responsabilità da parte di tutti noi amministratori, cercando di mettere da parte tutti i campanilismi le faziosità e in particolar modo bisogna evitare le pressioni e l’interferenza da parte dei partiti politici.
Con la responsabilità civica, che il nostro gruppo ha sempre avuto, con la volontà di esprimere l’interesse di tutti i cittadini del territorio comunale di Castel Focognano, che fin dal primo referendum del 2012 erano propensi alla fusione tra più Comuni, comunichiamo il nostro voto favorevole alle fusioni, auspicando fin da subito l’aggregazione di Talla, Bibbiena e Ortignano Raggiolo a tale progetto.
I Componenti Il Gruppo:
Lorenzo Ricci, Giuseppe Pietrini, Walter Ciabatti, Lorenzo Bartolini.