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martedì, 3 Dicembre 2024

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Montagne, i film da non perdere

di Fiorenzo Rossetti – Il Parco delle Foreste Casentinesi è un’area protetta di montagna ed entra a pieno titolo nelle celebrazioni della Giornata Internazionale della Montagna che si terrà l’11 dicembre prossimo. Una giornata nata per sensibilizzare e far conoscere l’importanza delle montagne per il pianeta, evidenziare le opportunità e le criticità dello sviluppo delle regioni montane e costruire alleanze per apportare cambiamenti positivi per i popoli e per l’ambiente di montagna.

Una celebrazione importante, iniziata nel 2002 dalle Nazioni Unite, che però Ente Parco e molti CAI hanno dimenticato. Occorre accendere i riflettori sulle montagne. In tal senso, il grande schermo del cinema ha prodotto diverse pellicole incentrate o ambientate in montagna, riuscendo a raccontare la grandiosità della sua natura, la cultura dei popoli che la abitano, i suoi ritmi lenti e le avventure degli uomini desiderosi di scoperta.

Ma quali sono i miglior film dedicati alla montagna? Quali quelli che hanno saputo mostrarci il volto naturale, culturale e spirituale (o semplicemente spettacolare) della montagna, condendo il tutto con una sana avventura in grado di farci riflettere e responsabilizzare sulle questioni relative alle cosiddette “terre alte”? Vi svelo i miei 7 film preferiti.

1) Partiamo dal più recente. Le otto montagne (2023) Tratto dal romanzo di Paolo Cognetti e vincitore del David di Donatello, il film è ambientato in Valle d’Aosta. Commovente e intenso, racconta con attenzione la montagna e gli uomini che la vivono, in un viaggio emozionante attraverso la bellezza incontaminata delle Alpi. Questo film tocca corde profonde mentre i protagonisti affrontano le montagne, metafora delle sfide umane. Attraverso paesaggi mozzafiato e una narrazione coinvolgente, il film offre uno sguardo intenso sulla relazione tra gli uomini e la natura selvaggia.

2) L’ultimo lupo (2015). È un film avventura ambientato alla fine degli anni ’60 in un’area della Mongolia abitata da gruppi di pastori nomadi. Il protagonista è un giovane studente di Pechino che viene inviato tra le popolazioni nomadi per insegnare loro a leggere e scrivere. La storia racconta di una popolazione che ha da sempre convissuto serenamente con i lupi, ma tutto si complica quando il governo cinese, convinto che questi animali blocchino il progresso del continente, impone l’uccisione dei loro cuccioli. Un vero e proprio sterminio, senza esclusione di colpi, che rompe per sempre l’equilibrio raggiunto tra le popolazioni mongole e i lupi.

3) Everest (2015). È il racconto di una disastrosa spedizione sull’Everest avvenuta nel 1996, quando due gruppi di persone – con le loro rispettive guide – si incontrarono nell’affollatissimo campo base e da lì, decisero di proseguire insieme, andando però incontro a una terribile bufera che causò molte vittime. Film che fa riflettere sul turismo scriteriato e i danni provocati all’ambiente.

4) Into the Wild (2007). La vera storia di Chris McCandless, un giovane statunitense che, deluso dalla società in cui vive, decide di attraversare in solitaria gli Stati Uniti, alla ricerca di sé stesso. Il suo peregrinare lo porterà nel gelido Alaska, dove cercherà di vivere dei frutti della terra e delle sue abilità di cacciatore, fino al tragico epilogo. È uno dei migliori film di viaggio ambientati in America e ci mostra l’assoluta bellezza dei parchi nord americani.

5) Cliffhanger (1993). È un film alla “Rambo”, che mette in evidenza le Montagne Rocciose americane (ma che in realtà è girato sulle Dolomiti Ampezzane) e i muscoli di Sylvester Stallone. Fu un film d’azione molto apprezzato, in cui la natura delle montagne faceva da (bellissimo) sfondo alla storia d’avventura poliziesca.

6) Alive – Sopravvissuti (1993). È la storia nata dai fatti di cronaca relativi a un disastro aereo avvenuto sulle Ande nel 1972. Una squadra di rugby proveniente dall’Uruguay e diretta in Cile, a bordo di un aeroplano, si schianta sulla cordigliera delle Ande. Per non morire di fame, poiché i soccorsi tardano ad arrivare, i sopravvissuti iniziano a mangiare i corpi dei compagni deceduti: ma, dei 33 iniziali, solamente 16 riusciranno a salvarsi attraversando le Ande e raggiungendo il Cile, con sovrumano sforzo. Recentemente è stato realizzato un remake intitolato “La società della neve”.

7) Sulle tracce dell’assassino (1988). Il film che più di tutti mi ha acceso la passione per le attività outdoor! È un film poliziesco, che racconta di un ispettore dell’F.B.I. (interpretato dal grande Sidney Poitie) al quale viene affidato il caso relativo ad un assassino pericolosissimo che, per fuggire, si mescola in un gruppetto di escursionisti, accompagnati da una guida, che stanno facendo un trekking nella zona montagnosa nordoccidentale degli Stati Uniti ai confini con il Canada.

Nella speranza che anche il Parco delle Foreste Casentinesi ispiri una valida sceneggiatura in grado di produrre un film ambientato e girato in questi luoghi, vi auguro buona visione!

L’ALTRO PARCO Sguardi oltre il crinale è una rubrica di Fiorenzo Rossetti

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