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mercoledì, 24 Aprile 2024

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Negozio a Km0 a Rassina… Resta solo il buffet!

di Melissa Frulloni – “La voglia di perseverare è spesso la differenza tra il fallimento e il successo”, diceva qualcuno e se è vero che “perseverare è diabolico”, allora ci siamo armati di tutta la “malignità” possibile per avere successo nella nostra impresa. Infatti, per poter scrivere questo articolo (come molti altri!), abbiamo dovuto cercare, scavare, telefonare, lottare, soprattutto con segretarie, segreterie per sentirci quasi sempre rispondere “ora purtroppo è occupato, non c’è, non può… Richiami domani, richiami lunedì, richiami nel fine settimana…”

Ma noi siamo stati davvero perseveranti e alla fine siamo riusciti (almeno in parte) nel nostro intento. Il nostro scopo era scrivere un articolo sul negozio a Km0 di Rassina, inaugurato il 14 dicembre 2015 e tristamente chiuso a settembre 2016.

Per avere notizie sul negozio e sul progetto che lo aveva lanciato abbiamo chiesto e fatto domande a tutti gli attori coinvolti, dal Sindaco di Castel Focognano, Massimo Sestini, a Lorenzo Ricci, Capogruppo di Minoranza dello stesso comune, fino all’Associazione I Care Ancora che, aggiudicatasi il finanziamento della Regione Toscana del bando “Progetto Filiera corta – Rete per la valorizzazione dei prodotti agricoli toscani”, era diventata il gestore del negozio. Dall’Associazione avevano risposto alle nostre domande dicendoci che “dopo aver parlato del soprascritto articolo con il Presidente, quest’ultimo ha deciso di non volere usufruire della sua offerta.”

Chi, invece ha deciso di non risponderci proprio è stata Eleonora Ducci, Sindaco di Talla e Vice Presidente della Provincia di Arezzo che dopo svariate mail, chiamate e rimpalli da una segretaria all’altra ci ha fatto comunicare da una sua collaboratrice che non ha intenzione di rispondere alle nostre domande. Con un grande sforzo di tenacia e perseveranza le siamo stati dietro per più di due mesi e alla fine abbiamo deciso comunque di scrivere l’articolo anche senza aver ottenuto le sue risposte. Cercavamo soprattutto il suo commento a questa vicenda perché al momento dell’inaugurazione del negozio a Km0 era stata lei ad averlo definito “una sua creatura” e dato che teneva tanto a questo progetto ci avrebbe fatto piacere avere dei chiarimenti proprio da parte sua.

Solo un anno fa si augurava che questo fosse “l’inizio di una positiva avventura non solo per i produttori ed i gestori, ma anche per il pubblico affinché possa riscoprire sapori e tipicità di cui il Casentino è ricco e che non meritano di perdersi nella massificazione dei gusti e dei prodotti”. (Sic!) Le domande che le avevamo posto non ci sembravano così strane o compromettenti; semplicemente volevamo sapere: quale è la storia di questa iniziativa? Quale è l’iter che ha portato alla sua apertura? Che cosa si commercializza in un negozio a Km0? In particolare, da chi era gestito quello di Rassina e quali sono (se ci sono) gli accordi con il Comune o altri Enti? Infine chiedevamo: Il negozio è stato recentemente chiuso, può spiegarci il motivo o i motivi che hanno costretto a farlo?

Ad oggi nessuna risposta dalla Ducci… Perché?

Perché i cittadini non devono essere informati di un’attività che è stata aperta con soldi pubblici e poi chiusa così da un giorno all’altro senza un motivo apparente? I nostri rappresentanti non devono forse rendere conto a noi cittadini (che in fondo in fondo siamo i loro “datori di lavoro”) che cosa viene fatto con i soldi che noi contribuenti mettiamo nelle casse pubbliche? Una risposta ci sembrava quanto meno dovuta, ma ripetiamo, ad oggi non abbiamo ottenuto nessuna risposta dalla Ducci e il ricordo dell’odore del gran buffet che accompagnò l’inaugurazione del negozio è tutto quello che resta del Km0 di Rassina. All’apertura era presente anche l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi, ma oltre alle solite sfilate e alla benedizione di rito poco è rimasto di quella che doveva essere un’idea “dedicata ai prodotti agricoli ed enogastronomici del Casentino”, inserita nel progetto “Filiera corta e giovani – Un progetto pilota in Casentino”.

I comunicati in salsa “slurp” di un anno fa spiegavano: “Lo spazio di Casentino Km0 ha trovato la sua ubicazione in Piazza Mazzini, 34 a Rassina e sarà gestito da giovani formati, grazie al progetto, sulle produzioni locali, sul marketing, sulla gestione di un negozio di filiera corta. Non solo un punto vendita ma anche un punto informativo e promozionale che racconti le storie di questi produttori, il loro rapporto con la tradizione e la storia del territorio stesso. Gli obiettivi futuri per questo piccolo punto vendita alle porte del Casentino sono allargare la collaborazione con altri produttori locali, allestire uno spazio per piccoli eventi e degustazioni e divenire uno spazio di informazione culturale e turistica.”

Passeggiando per la piazza di Rassina chiediamo un po’ in giro che cosa ne pensa la gente della chiusura del negozio. In molti ci dicono che la merce allestita era poca, molta non del Casentino, ma del Valdarno: “Allora che Km0 è?” Altri sostengono che il negozio si era fatto poca pubblicità, che non lo conosceva nessuno… Inoltre, c’è chi dice che una volta riaperto, dopo la prima chiusura, avvenuta a maggio 2016, il negozio era identico a prima, quando invece la scusa del “rinnovo locali” era stata utilizzata per giustificare la saracinesca abbassata. Anche in quel caso nessuno aveva aperto bocca sulla chiusura del negozio, tranne Lorenzo Ricci che aveva interrogato la Ducci e l’Associazione I Care, sollevando questo problema.

Oggi, invece siamo noi che cerchiamo risposte sulla vicenda e chiediamo ancora una volta a tutti gli attori chiamati in causa (ovviamente anche alla Ducci!) se possono aiutarci a capire perché il negozio a Km0 di Rassina è stato chiuso… Fonti attendibili ci confermano la chiusura definitiva del negozio, dato che le chiavi del fondo in cui si trovava l’attività sono state restituite ai suoi proprietari. Inoltre, la stessa fonte ci ha comunicato che ci sono 10 mesi arretrati di affitto da pagare, per un totale di 3500 euro. Delle risposte ci sembrano non solo legittime, ma anche dovute a tutti noi che forse, grazie alla tenacia e alla perseveranza siamo meno addormentati di quanto pensino i nostri politici!

Nella foto, l’Assessore Regionale Marco Remaschi, il vice Presidente della Provincia e Sindaco di Talla Elenora Ducci e il Sindaco di Castel Focognano Massimiliano Sestini

(tratto da n. 278 | Gennaio 2017)

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