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domenica, 13 Ottobre 2024

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Nuovo format per il Carnevale storico di Bibbiena. Il concorso “La Taverna della Leggenda” porta in paese tante osterie dal gusto medievale

L’edizione invernale del Carnevale storico di Bibbiena si rinnova con un format davvero appetitoso: otto saranno le osterie gestite da altrettante associazioni locali, per offrire a tutti un assaggio di Medioevo. Prendendo spunto dal Presepe vivente di Gressa, che anche quest’anno ha riscosso molto successo, ogni associazione cura una zona di Bibbiena, ricreando uno spaccato di vita medievale. Nel “Fondaccio” l’associazione “Noi che Bibbiena” e la “Corale Santa Cecilia”, con le Osterie del Merlo e del Coro, propongono porchetta con fagioli e dolci. Nel “Borgarino” il gruppo “Annata 99” apre la cantina di “Fra’ Gaudenzio”, personaggio tratto dalle Novelle della Nonna, dove ci si potrà deliziare con arrosticini e ceci, cantuccini e vin santo. Nel “Borgo di Mezzo” l’AVIS e “Lucia e Gilberto”, con le osterie del Sanguinaccio e dell’Ocio, offrono rispettivamente salsiccia, sambudelli, capaccia con vino rosso e crostini neri e cantucci. In Piazzolina l’osteria della Misericordia offre cantuccini dolci e vin brulè. In “piazzetta delle uova” la Croce Rossa, con l’ “Ostaria del Ghibellino Fuggiasco” prepara i panini col prosciutto. Infine, in piazza Tarlati, il gruppo dei Piazzolini propone “cenci fritti” e vin brulè nell’ “Ostaria Nunc Est Bibendum”.
Ma non finisce qui. Oltre all’animazione e ai giochi che si svolgono nelle taverne, tante sono le attività in programma per questa edizione, con mostre di pittura, scultura, di acconciature e abiti medievali, fotografiche e multimediali nei fondi del paese, un mercato d’artigianato, il mercato degli animali e quello della frutta.
Si inizia alle ore 15.00 con il corteggio storico, segue la benedizione dei labari, poi la manifestazione entra nel vivo. Tante le esibizioni in programma: dalla Filodrammatica ai Cantori del Tarlati , dai mangiafuoco e giocolieri alla scuola di ballo “Freestyle” , poi ancora i Tamburini del Tarlati . Alle 18.30 è prevista la premiazione del concorso per la migliore taverna e per la migliore vetrina tra i negozi allestiti all’epoca del 1300. A chiusura della giornata sarà rapita la Mea, in attesa di martedì 17 febbraio, quando sarà restituita al popolo del “Fondaccio”. L’ultimo giorno di Carnevale alle ore 17, quando il campanone di Torre Tarlati suona l’ultimo rintocco, da molte generazioni tutti i cittadini di Bibbiena si ritrovano in “piazzolina” per vedere come brucia il “bello pomo”, simbolo di buono o cattivo auspicio per l’anno appena iniziato. Tra l’animazione di martedì anche la scuola “Universo Danza”. Proprio con la coreografa Laura Gorini, alunni ed insegnanti della scuola primaria “L. Gori” di Bibbiena stanno lavorando ad un progetto formativo che riguarda “il ballo, fra il Medioevo ed il Rinascimento”.
Per concludere questi due giorni di festa, “con balli, canti e abbondanti libagioni”, è in programma una cena a cui è possibile prenotarsi contattando il Presidente del Comitato del Carnevale Daniele Senzi (cell. 349.8665621).

CHI INTERPRETA LA BELLA POPOLANA BARTOLOMEA DETTA “MEA”?
Sarà Laura Panoni, 22 anni compiuti lo scorso 19 dicembre, a vestire i panni della bella popolana Mea rapita dal figlio del Conte Tarlati. Dopo la maturità scientifica al Liceo di Poppi, nel settembre 2014 arriva la Laurea in Scienze Motorie, poi l’impegno negli studi prosegue con una specializzazione in campo riabilitativo. Non solo studio nella vita di Laura però, da due anni lavora infatti presso la scuola primaria di Bibbiena portando avanti dei progetti del CONI: “Sport giocando” e “Sport di classe”. Per i bambini fino agli 11 anni è anche allenatrice con l’ “Atletica Casentino” di Poppi. L’atletica è uno sport che l’ha sempre vista protagonista, per un periodo anche in campo agonistico nel salto in alto e nei 1.000m.
Come bibbienese, con una mamma che da piccola abitava nel rione del “Fondaccio”, Laura non è nuova al Carnevale storico, fino a 14 anni si è infatti vestita varie volte da piazzolina, ossia nobile, e fondaccina, ossia popolana. Il rione che preferisce è proprio quello del Fondaccio, perché più vivace e chiassoso. Grazie al suo attaccamento alla manifestazione bibbienese, Laura è riuscita a coinvolgere anche diversi amici che si caleranno insieme a lei nello spirito medievale dell’evento. Lo stesso Cecco, fidanzato di Mea, sarà interpretato da un amico.

INFO Daniele Senzi – Presidente Comitato del Carnevale storico di Bibbiena
tel. 0575.593853 – cell. 349.8665621 – www.la-mea.it

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