“Attraverso l’elaborazione, effettuata dall’ Ufficio Studi della Camera di Commercio, di alcune tipologie di dati provenienti da più fonti (ISTAT, Regione Toscana, Sistema Camerale) – spiega la Vice Presidente Vicaria della Camera di Commercio Anna Lapini” – siamo in grado in delineare un quadro abbastanza esaustivo della condizione del mercato del lavoro nella nostra provincia. Nel corso del 2020, come purtroppo appare evidente a tutti, l’emergenza sanitaria e la conseguente sospensione delle attività di interi settori hanno rappresentato anche per la nostra provincia uno shock improvviso e senza precedenti sulla produzione e sulla circolazione di beni e servizi e conseguentemente sul mercato del lavoro. La situazione dopo il lockdown della scorsa primavera ha visto una accentuata differenziazione dei diversi settori che sono stati colpiti in maniera fortemente eterogenea. Gli effetti più negativi si sono avuti soprattutto sul settore del turismo e su alcuni comparti del commercio al dettaglio e dei servizi ed hanno interessato maggiormente, in generale, le donne, i giovani e gli stranieri. Si tratta delle categorie che più spesso occupano posizioni lavorative meno tutelate, per giunta nei settori e nei tipi di impresa che sono stati investiti più duramente dalla crisi.”
Occupati in provincia di Arezzo per settore
2016 | 2017 | 2018 | 2019 | 2020 | |
Agricoltura | 5.857 | 5.746 | 6.070 | 7.170 | 7.702 |
Manifatturiero | 39.459 | 41.496 | 43.199 | 40.884 | 43.668 |
Costruzioni | 8.836 | 9.788 | 10.711 | 7.958 | 8.801 |
Commercio, alberghi e ristoranti | 33.169 | 29.349 | 28.363 | 30.946 | 24.235 |
Altre attività dei servizi | 60.861 | 61.410 | 52.899 | 59.080 | 60.762 |
Totale | 148.181 | 147.788 | 141.242 | 146.038 | 145.168 |
“Proprio a livello settoriale, come già sottolineato da Anna Lapini, – prosegue Marco Randellini – emergono le differenze più marcate: la perdita di posizioni occupazionali matura infatti in uno specifico comparto, quello del commercio, alberghi e ristoranti, in cui nel 2020 mancano all’appello oltre 6.700 occupati con una perdita in termini percentuali del 21,7%. A rendere particolarmente critico il risultato ha contribuito non solo la crisi che ha colpito in modo particolare il comparto, ma anche la diffusa presenza di occupati “flessibili” che non hanno potuto beneficiare delle tutele messe in campo per l’occupazione stabile. Negli altri settori, caratterizzati da un minor impatto diretto della crisi o maggiormente “salvaguardati” dalle misure emergenziali, si registrano al contrario aumenti occupazionali. I dati recentemente pubblicati dal Sistema Informativo Lavoro della Regione Toscana forniscono un ulteriore punto di vista dell’andamento del mercato del lavoro provinciale: nel corso del 2020 le comunicazioni di avviamento al lavoro inviate ai Centri per l’Impiego (CPI) sono diminuite del 17,7%. La sostanziale “tenuta” degli occupati è conseguente al fatto che le uscite occupazionali, grazie alle misure straordinarie messe in campo, sono diminuite più o meno come le assunzioni. Comunque è particolarmente significativo, a dimostrazione della particolarità del momento, che ancor più delle comunicazioni di avviamento, diminuiscano i flussi di ingresso in disoccupazione: complessivamente nell’anno sono state registrate 10.254 nuove iscrizioni, il 22,1% in meno rispetto al 2019. Un dato confermato dall’andamento del tasso di disoccupazione provinciale che si colloca nel 2020 al 7,5%, poco al di sopra del valore registrato nel 2019 (7,4%).
Comunicazioni di avviamento al lavoro inviate ai CPI per tipo di contratto – provincia di Arezzo
2019 | 2020 | Var. % | Quota % 2020 | |
Lavoro a tempo indeterminato | 6.850 | 5.333 | -22,1% | 11,1% |
Contratto a tempo determinato | 33.300 | 28.402 | -14,7% | 59,3% |
Somministrazione | 5.284 | 4.099 | -22,4% | 8,6% |
Contratto a progetto/co.co.co | 864 | 972 | 12,5% | 2,0% |
Tirocinio | 1.328 | 725 | -45,4% | 1,5% |
Apprendistato | 3.013 | 1.644 | -45,4% | 3,4% |
Lavoro domestico | 3.247 | 4.060 | 25,0% | 8,5% |
Lavoro intermittente | 3.340 | 2.076 | -37,8% | 4,3% |
Altre forme | 925 | 565 | -38,9% | 1,2% |
Totale | 58.151 | 47.876 | -17,7% | 100,0% |
Le assunzioni registrate dai Centri per l’Impiego sono diminuite indistintamente per quasi tutte le tipologie contrattuali: le più colpite sono l’apprendistato ed il tirocinio (entrambi -45,4%) ed il lavoro intermittente (-37,8%). Sono in ripiegamento anche le forme contrattuali più utilizzate: i contratti a contratti a tempo determinato rappresentano il 59,3% delle assunzioni e diminuiscono del 14,7% rispetto al 2019. I contratti a tempo indeterminato rappresentano l’11,1% delle assunzioni e subiscono una flessione del 22,1%). In diminuzione anche i contratti di somministrazione (-22,4%) che rappresentano l’8,6% del totale dei contratti attivati. Due sono le tipologie contrattuali che, al contrario, sono cresciute nel corso dell’anno: i contratti di lavoro domestico, che costituiscono l’8,5% delle assunzioni, aumentano del 25% rispetto all’anno precedente, mentre i contratti a progetto/co.co.co. crescono del 12,5% ma rappresentano solo il 2% del totale delle assunzioni
2019 | 2020 | Var. % | Quota % 2020 | |
Agricoltura | 9.997 | 9.805 | -1,9% | 20,5% |
Manifatturiero | 12.017 | 6.900 | -42,6% | 14,4% |
Costruzioni | 2.655 | 2.161 | -18,6% | 4,5% |
Commercio | 4.670 | 3.651 | -21,8% | 7,6% |
Trasporto e magazzinaggio | 1.356 | 1.002 | -26,1% | 2,1% |
Alberghi e ristoranti | 6.721 | 4.075 | -39,4% | 8,5% |
PA, Istruzione, Sanità | 8.245 | 9.270 | 12,4% | 19,4% |
Servizi alle imprese | 4.444 | 3.756 | -15,5% | 7,8% |
Altro | 8.046 | 7.256 | -9,8% | 15,2% |
Totale | 58.151 | 47.876 | -17,7% | 100,0% |
Anche a livello di settori di attività prevalgono i segni negativi: sono di particolare rilievo le flessioni delle assunzioni nel manifatturiero (-42,6%), negli alberghi-ristoranti (-39,4%), nei trasporti (-26,1%) e nel commercio (-21,8%). L’agricoltura riesce meglio di altri settori a contenere il calo delle assunzioni (-1,9%).
Unico settore in cui crescono gli avviamenti al lavoro è quello della “PA, Istruzione, Sanità” (+12,4%).
Comunicazioni di avviamento al lavoro inviate ai CPI – provincia di Arezzo
2019 | 2020 | Var. % | % su tot. | |
Area aretina | 23.402 | 19.568 | -16,4% | 40,9% |
Casentino | 5.048 | 3.963 | -21,5% | 8,3% |
Valdarno | 14.884 | 12.104 | -18,7% | 25,3% |
Valdichiana | 9.434 | 7.898 | -16,3% | 16,5% |
Valtiberina | 5.383 | 4.343 | -19,3% | 9,1% |
Provincia | 58.151 | 47.876 | -17,7% | 100,0% |
Non si riscontrano particolari differenze fra le aree della provincia: flessioni sopra la media provinciale si registrano in Casentino (-21,5%), Valtiberina (-19,3%) e Valdarno (-18,7%), mentre Valdichiana (-16,3%) e Area aretina (-16,4%) riescono a contenere meglio le perdite.
Flusso di ingressi in disoccupazione per CPI – provincia di Arezzo
2019 | 2020 | Var. % | % su tot. | |
Area aretina | 4.766 | 3.759 | -21,1% | 36,7% |
Casentino | 1.243 | 927 | -25,4% | 9,0% |
Valdarno | 3.918 | 3.135 | -20,0% | 30,6% |
Valdichiana | 1.965 | 1.499 | -23,7% | 14,6% |
Valtiberina | 1.261 | 934 | -25,9% | 9,1% |
Provincia di Arezzo | 13.153 | 10.254 | -22,0% | 100,0% |
La diminuzione è più accentuata fra gli uomini (-26,4%) a testimonianza che le donne (-18,7%) sono state maggiormente penalizzate dalle ricadute economiche ed occupazionali dell’emergenza Covid-19.
Flusso di ingressi in disoccupazione per CPI e genere – provincia di Arezzo
2019 | 2020 | Var. % | ||||
F | M | F | M | F | M | |
Area aretina | 2.606 | 2.160 | 2.231 | 1.528 | -14,4% | -29,3% |
Casentino | 730 | 513 | 536 | 391 | -26,6% | -23,8% |
Valdarno | 2.135 | 1.783 | 1.778 | 1.357 | -16,7% | -23,9% |
Valdichiana | 1.168 | 797 | 902 | 597 | -22,8% | -25,1% |
Valtiberina | 759 | 502 | 570 | 364 | -24,9% | -27,5% |
Provincia di Arezzo | 7.398 | 5.755 | 6.017 | 4.237 | -18,7% | -26,4% |
Flusso di ingressi in disoccupazione per CPI e classi di età – provincia di Arezzo
Valori assoluti 2020 | Variazioni % sul 2019 | |||||||
Sotto 25 anni | 25-30 anni | Oltre 30 anni | Totale | Sotto 25 anni | 25-30 anni | Oltre 30 anni | Totale | |
Area aretina | 626 | 602 | 2.531 | 3.759 | -35,9% | -22,2% | -16,1% | -21,1% |
Casentino | 189 | 138 | 600 | 927 | -18,9% | -27,4% | -26,8% | -25,4% |
Valdarno | 536 | 503 | 2.096 | 3.135 | -27,4% | -13,6% | -19,3% | -20,0% |
Valdichiana | 265 | 254 | 980 | 1.499 | -20,4% | -19,1% | -25,6% | -23,7% |
Valtiberina | 110 | 138 | 686 | 934 | -43,0% | -38,1% | -18,8% | -25,9% |
Provincia di Arezzo | 1.726 | 1.635 | 6.893 | 10.254 | -30,2% | -21,5% | -19,8% | -22,0% |