Alla vigilia del ponte dell’Immacolata i sindaci Casentinesi si sono incontrati con l’Assessore regionale Stefania Saccardi e con enrico Desideri, Commissario della futura Area vasta. All’ordine del giorno, ancora una volta, il futuro del nostro ospedale, argomento su cui negli ultimi mesi si è sentito parlare molto ma con scarsi risultati. Anche questa volta è stato proposto lo stesso teatrino, con i sindaci ad ascoltare poco più che silenziosi il verbo dei vertici regionali che non vedono l’ora di chiudere, con l’ospedale, la pratica Casentino.
Così, tante rassicurazioni e qualche promessa che, a pensarci un attimo, appare poco credibile. Si vuole “sostenere” il pronto Soccorso (?), una terapia intensiva più “forte”, ma intanto non si parla più di garantire la chirurgia d’urgenza H24, necessaria per avere capacità di intervento efficaci, e si vagheggia di “attività chirurgiche specifiche” ancora da individuare. Tradotto: una paio di volte la settimana ci potranno essere alcuni interventi programmati quasi a livello ambulatoriale e la cosa finisce qui.
Ma questo non significa mantenere l’ospedale sul territorio.
D’altra parte garantire interventi in emergenza vorrebbe dire prevedere la presenza di medici, anestesisti e altre figure che potrebbero rappresentare un prezioso supporto anche per il Punto Nascita, eliminando tutte le difficoltà che il numero dei parti sembra comportare considerato che, a parole, “il problema è la sicurezza di madri e neonati”. Ma evidentemente il problema è che comunque il Punto nascita deve essere chiuso.
Se si garantiscono le presenze di medici, infermieri e degli operatori necessari i problemi spariscono in un attimo e l’ospedale può continuare a erogare i sevizi ai cittadini. Se, invece, si taglia il personale e, di nascosto, si “fanno sparire” prestazioni fino ad adesso garantite si capisce subito quali sono i veri obiettivi della Regione e dei sindaci incapaci di difendere i servizi presenti sul territorio. A questo proposito è bene sapere che per le visite reumatologiche e allergologiche pediatriche non è già adesso più possibile avere prestazioni in Casentino ed è quindi necessario andare ad Arezzo.
Nemmeno questa volta in Conferenza dei Sindaci c’è stato chi ha detto chiaramente all’Assessore regionale che il Punto Nascita e tutti i servizi presenti in Casentino devono essere mantenuti e potenziati e che sarà fatto di tutto per ottenere questo risultato.
Organizzate un’assemblea pubblica con l’assessore Saccardi e con Desideri così, se accetteranno l’invito, sarà data la possibilità ai cittadini di spiegare, agli stessi che stanno facendo di tutto per boicottare il referendum sulla legge sanitaria, come stanno veramente le cose!
Segue Comunicato Stampa
CONFERENZA DEI SINDACI: INCONTRO CON L’ASSESSORE STEFANIA SACCARDI
Sabato 5 Dicembre, presso la sala consiliare del Comune di Bibbiena, si è tenuto un incontro tra la Conferenza dei Sindaci socio-sanitaria e l’Assessore al Diritto alla salute e welfare della Regione Toscana Stefania Saccardi sulle sorti del punto nascita e in generale dell’ospedale di vallata.
All’atteso appuntamento con l’assessore regionale erano presenti, oltre i sindaci, anche il Direttore Generale della Usl8 Enrico Desideri.
Al rappresentante della Regione i sindaci e il presidente della conferenza socio-sanitaria, il sindaco Daniele Bernardini, hanno espresso tutte le difficoltà di questi ultimi mesi, le paure e soprattutto chiesto rassicurazioni sul futuro dell’ospedale e dei suoi servizi, oggetto di esplicite rassicurazioni fatte dal precedente assessore alla vigilia della ultime elezioni regionali.
Dalla Saccardi è arrivata, per la vallata, una importante conferma: l’ospedale del Casentino non sarà svuotato di servizi e competenze, in particolare il Pronto Soccorso, già molto efficiente, sarà ancora di più sostenuto; ci sarà una terapia intensiva più forte, anche alla luce del fatto che quella di Bibbiena è l’unica dei PO3 ossia dei piccoli ospedali, saranno individuate attività chirurgiche specifiche con cui qualificare nel tempo il nosocomio di vallata rispetto alla provincia di Arezzo, potenziare gli ambulatori specialistici.
La cattiva notizia, data sempre con il beneficio del dubbio, è la probabile chiusura del punto nascite. L’Assessore ha infatti insistito sul fatto che non si tratta solo del rispetto della legge sul numero minimo di parti, ma che il problema è la sicurezza di madri e neonati.
Il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini in rappresentanza dei sindaci commenta: “A breve ci verrà presentato un piano che avrà delle linee guida condivise ossia Pronto Soccorso, Terapia intensiva, specializzazione chirurgica. Nessun servizio verrà toccato fino a che Regione e Usl non avranno, non solo messo nero su bianco questo nuovo percorso, ma anche attivato ciò che abbiamo concordato. Non basteranno, cioè le buone intenzioni, i progetti su carta e la parole: abbiamo chiesto i fatti e li attendiamo a breve. Sul punto nascita siamo in attesa di verifiche tecniche puntuali. Siamo di fronte ad una scelta e dobbiamo cercare di salvare un punto di riferimento importante per la vallata, come è il nostro ospedale e vogliamo farlo in modo concreto e importante in quanto a servizi e competenze specifiche; per garantire la presenza del nosocomio nel tempo crediamo, come amministratori, che quella del pronto soccorso, della super specializzazione e degli ambulatori specialistici sia l’unica strada percorribile”.
Il prossimo 22 Dicembre è stata convocata una nuova conferenza dei sindaci alla quale parteciperanno anche tecnici della Usl per poter definire anche operativamente i percorsi sopra esposti.
Nella foto scattata dal Badalischio, Desideri durante la Conferenza dei Sindaci del Casentino