di Mauro Meschini – Tornano anche quest’anno le gloriose EX “Feste de L’Unità” ora chiamate feste democratiche. Il programma, come quasi sempre accade, propone appuntamenti a cui interverranno i “big” regionali del partito… Avremo così anche per il 2012 la tradizionale “visita pastorale” d’estate casentinese, ormai divenuta un rito come i tortelli alla lastra o la sagra della ranocchia. Così, il 6 agosto a Stia, tra un piatto di polenta, un panino fritto e un piatto di rocchi coi fagioli sarà possibile anche quest’anno ascoltare la buona novella, tante promesse, le rassicurazioni di rito e tanti complimenti per le specialità offerte dalla cucina…
Vorremmo provare a fare qualcosa per contribuire a rendere un po’ diversa la serata e allora ci permettiamo di lanciare qualche argomento da inserire all’ordine del giorno della discussione, sperando che, sbirciando tra queste domande, gli illustri ospiti trovino il tempo per dare qualche risposta… concreta.
1) Si parla tanto di riforma elettorale per il Parlamento e abolizione del “porcellum”. Ma il “porcellum” toscano, quello che ha fatto scuola, quando verrà abolito? Quando si tornerà ad eleggere i nostri rappresentanti in Consiglio regionale, senza listini bloccati per raccomandati e magari con un sistema a collegi uninominali? Quando si sceglierà di risparmiare, anche in Regione, non diminuendo gli eletti, che significa ridurre la rappresentanza, ma riducendo drasticamente le indennità?
2) Perché non si approfitta della discussione sull’abolizione delle provincie per rilanciare una grande riforma in cui questi enti, previsti dalla Costituzione, rimanendo elettivi, invece di essere declassati assumano una nuova centralità inglobando le funzioni di AATO, unioni dei comuni, società della salute, consorzi vari e municipalizzate? Non si otterrebbero così veri risparmi, mantenendo la rappresentatività diretta e il rispetto di quanto previsto dalla nostra Carta?
3) Con il nuovo Piano Integrato Socio Sanitario il nostro ospedale di Bibbiena è destinato a diventare poco più di una residenza assistita, perdendo tra l’altro, il punto nascita e le caratteristiche proprie di un ospedale con un pronto soccorso degno di questo nome. La Regione è in grado di impegnarsi formalmente perchè tutto questo non accada?
4) Prima della elezioni regionali, l’allora candidato Ceccarelli, rilancià la proposta del collegamento ferroviario diretto tra il Casentino e Firenze (l’ormai mitico treno Stia-Firenze). Dopo due anni ci sarà stata certamente l’occasione per parlare di questo progetto e la Regione è in grado di dire se sarà realizzato o rimarrà una delle tante “battute” da campagna elettorale?
5) Cosa intendono fare gli enti locali nostrali, Regione in testa, per la drammatica situazione di tante aziende casentinesi, Mabo in testa. Certo che se si pensa ai “gloriosi” salvataggi del passato, viene da sudare freddo. O al “sostanzioso” (!?!) contributo di 50.000 euro del carrozzone a 9 posti (l’unione dei comuni), ancora peggio, ma qualcosa di concreto deve essere pur fatto altrimenti il Casentino resterà un bel posto solo per venire da Firenze a farci merenda, restando in tema di polenta e rocchi.
Scusate la lunghezza, ma davvero le cose da chiedere sarebbero molte. Vedremo se, tra un’ottima polenta al sugo e un valzerino, produrranno delle risposte.
Visita Pastorale PD in Casentino, 6 agosto 2012. Da sinistra: Ceccarelli, Vasai, Rossi, Santini, Meacci. In basso: Renzetti, Agostini.