Priorità e liste di attesa per esami e visite specialistiche, come funzionano

Un nostro affezionato lettore, ci ha contattato in merito ad una vicenda che lo ha visto coinvolto nelle lunghe liste di attesa per visite ed esami della Asl, di cui spesso ci siamo trovati a parlare e che sono la principale causa di arrabbiatura (per non dire peggio) degli utenti casentinesi. In seguito a questa segnalazione ci siamo rivolti direttamente alla Asl, non solo per rispondere al nostro lettore, ma anche per fornire a tutti informazioni in merito a priorità e liste di attesa per esami e visite specialistiche.

Nel caso in cui il medico indichi sulla richiesta la necessità di dover effettuare un esame/visita entro un periodo di tempo stabilito (ad esempio 30 giorni) e però al Cup l’operatore verifichi che non è possibile rispettare queste tempistiche, quale è l’iter che viene seguito? «Esiste una procedura aziendale che dà precise disposizioni. Una richiesta con tempo di attesa specifico (Urgente, Breve, Differibile, Programmabile) presa in carico dall’operatore di call center (Cup online) o sportellista (Cup aziendale o farmacie) che non trovi risposta nel sistema nei tempi previsti, viene segnalata dall’operatore stesso all’Help desk. L’Help desk è uno sportello di aiuto di secondo livello per gli operatori che ha il compito di prendere in carico le situazioni che non si risolvono allo sportello e dove è necessario corregge i percorsi organizzativi.»

Che cosa deve fare l’utente, non potendo aspettare oltre il tempo richiesto dal medico per effettuare l’esame/visita? «È lo stesso Help desk che dovrà dare una risposta al cittadino laddove i tempi di attesa non corrispondano alla priorità segnalata dal medico nella richiesta. L’utente dovrà quindi attendere di essere richiamato dall’Help desk stesso che si preoccuperà di trovare al paziente l’appuntamento nei tempi previsti dalla richiesta.»