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sabato, 12 Ottobre 2024

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Proseguono gli incontri della lista civica “Bibbiena cambia passo”

Proseguono con successo gli incontri nel territorio comunale che vedono impegnata la lista civica del candidato Sindaco Paolo Volpi, persona apprezzata per il suo impegno nel mondo dell’associazionismo e del volontariato. La squadra di “Bibbiena cambia passo” sta guadagnando consensi grazie ad una capillare campagna di ascolto in tutto il territorio, da cui emergono proposte serie e concrete da parte dei cittadini, i quali confermano il gradimento di questo metodo di lavoro basato sull’ascolto e la partecipazione. Il successo della lista di Volpi è favorito anche dai passi falsi dell’amministrazione uscente, non ultima la sentenza del TAR che obbliga il Comune a pagare le quote di sua spettanza all’Unione dei Comuni per la gestione dei servizi associati, dopo aver giudicato infondata la motivazione con cui il Comune si era opposto. Il TAR già in passato si era già espresso contro il Comune di Bibbiena bocciando il ricorso sul mancato finanziamento per le case popolari, che vedeva così scemare definitivamente 1.700.000 euro.
Oltre ad alcuni punti del programma della lista di Centrosinistra, nella presentazione dei candidati fatta a Bibbiena lunedì scorso, Paolo Volpi ha ribadito il fatto che non si può pensare ad una gestione isolata del Comune, con la presunzione di poter fare da soli: “Questo metodo ha comportato solo spese maggiori o servizi meno qualificati. Un Comune delle dimensioni di Bibbiena dovrebbe essere la guida dell’Unione dei Comuni”. Lo stesso ha ribadito il Segretario provinciale del PD Massimiliano Dindalini, intervenuto in supporto di Paolo insieme all’Onorevole Marco Donati, “Alla luce delle riforme istituzionali e del nuovo assetto delle Province, un Comune come Bibbiena isolandosi rischia di perdere cospicui contributi, lasciando che vadano ad altre zone della provincia. La situazione si preannuncia drammatica, perché senza un Comune capofila come Bibbiena il Casentino rischia una crisi ancora più profonda dell’attuale”.
Da qui alcune considerazioni proprio sulla volontà di ristabilire un contatto con tutto il territorio e con i cittadini: “La stessa questione Tangram – spiega Volpi – al di là della data di effettivo accreditamento, fa capire come non si deve comportare un’amministrazione: hanno raddoppiato l’Irpef, perso contributi e cercato il risparmio proprio nel sociale in questo periodo di disagio. Le famiglie degli utenti del CTO (Centro di terapia occupazionale) di Rassina apprezzano la struttura: nuova e con personale esperto. Non sono le critiche, come sostiene Bernardini, che hanno indotto le famiglie a non frequentarlo, ma il fatto che quando utenti con certe problematiche si trovano bene in una situazione non è affatto facile né opportuno sradicarli. Già nel Consiglio comunale del luglio 2013 le famiglie avevano partecipato e minacciato che non avrebbero spostato i propri familiari, quindi se gli amministratori le hanno ascoltate ora non si devono stupire che il nuovo CTO di Bibbiena abbia solo un paio di utenti”.

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