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giovedì, 18 Aprile 2024

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Punto nascita: operazione verità del Sindaco Carlo Toni!

Rileggendo quanto riportato dalla stampa sulle mie dichiarazini del 2/7/2015 occorrono delle precisazioni e mi appresto a farle. I fatti: sabato 20 giugno, come oramai faccio da tanti anni sono in comune e ricevo una telefonata: compare il nome di Bernardini Daniele, sindaco di Bibbiena, il quale in qualità di presidente della conferenza dei sindaci mi informava della probabile chiusura del punto nascita presso l’ospedale del Casentino a Bibbiena.
Concordammo sulla necessità di convocare quanto prima una conferenza dei sindaci presso l’ospedale a cui avrebbe dovuto partecipare il direttore generale della ASL, Dott.
Enrico Desideri. Così è stato ed il giorno giovedì 25/7 alle ore 17,00 eravamo quasi tutti i sindaci presenti. Dopo i convenevoli di rito entriamo nell’argomento e quello che mi sorprende maggiormente è che andiamo a discutere su una proposta formulata dagli stessi operatori, medici ed ostetriche del reparto nascita che sostanzialmente era così
articolata: la partoriente si presenta due giorni prima del parto ad Arezzo nel reparto dedicato, partorisce e dopo 2 giorni, salvo complicazioni rientrano presso la propria residenza. Il reparto natalità dell’ospedale del Casentino si trasforma in un ambulatorio di preparazione al parto. Tale proposta ovviamente, era frutto del grande senso di responsabilità degli operatori sanitari locali che rilevavano la mancanza dei requisiti minimi di sicurezza, dovuti anche al fatto dell’imminente pensionamento della Dott.sa Magni, alla quale vanno i miei ringraziamenti per la dedizione e la preziosa opera a servizio dei cittadini profusa in tanti anni di attività.
Si ripeteva un pò la storia degli anestesisti e dei radiologi di qualche mese fa. Allora la mia prima domanda fu: “non diremo più nato a Bibbiena, ma nato ad Arezzo!” e continuai dicendo che il Direttore generale era stato molto abile: “riusciva finalmente a chiudere il punto nascita ma con una proposta fatta dagli stessi operatori locali! ACCIDENTI che abilità.”
Altre due parole che mi preoccupai di trascrivere per non dimenticarmi e sono SICUREZZA e QUALITA’. Poi come accade in questi casi, compare dal cilindro magico un pediatra in sostituzione, il pericolo sembra scongiurato e il reparto può continuare a restare aperto, ma fino a quando? Quanto deve ancora continuare questa agonia? Si parla di riscrivere nuovi patti territoriali e un comunicato rassicurante parla di dare così certezze a lungo termine al nostro territorio.
Alcune considerazioni:
1) pochi giorni prima delle elezioni regionali si è tenuta a Bibbiena presso il cinema Sole una conferenza zonale sulla sanità dove ovviamente tutto era sotto controllo e l’ospedale non correva nessun rischio, anzi…
2) è evidente che se l’ospedale fosse una margherita, petalo dopo petalo rimane solo il picciolo, ovvero se ci avviciniamo sempre più al livello minimo di funzionalità, cosa succede alla SICUREZZA e alla QUALITA’?
3) sarebbe interessante sapere se nel frattempo il presidente della conferenza dei sindaci, il presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino e il direttore generale della ASL si sono visti o parlati, ma forse il rispetto delle norme sulla privacy non ci consentono di sapere…
4) è vero che ci sono le leggi nazionali e regionali alle quali per primi i sindaci si devono attenere, ma è anche vero che le leggi si possono cambiare. La legge regionale 28/2015 sul riordino della sanità è oggetto di quesito referendario per la sua abrogazione grazie all’opera dei comitati. La nostra Costituzione Repubblicana ci parla delle pari opportunità e dell’uguaglianza cioè del diritto dei cittadini di accedere in egual modo ai servizi e credo che la salute sia un valore imprescindibile della vita umana. Non può essere tutto condizionato dai conti economici o dai grandi numeri, ma si deve tener conto delle problematiche delle zone montane, isolate, marginali ovvero definite come va di moda oggi “aree interne”. E’ necessario quanto prima ristabilire un confronto TRASPARENTE tra istituzioni e cittadini.
5) un ringraziamento particolare per il loro senso di responsabilità agli operatori del punto nascita dell’ospedale del Casentino.

Carlo Toni, Sindaco di Poppi

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