di Federica Andretta – È passato ormai un anno da quando il Covid è entrato nelle nostre vite. Un anno da quando tutto è cominciato. Un anno da quando il nostro concetto di “normalità”, così come un tempo lo conoscevamo, è stato completamente ridimensionato. Abbiamo dovuto fare molte rinunce, modificare le nostre abitudini e il nostro stile di vita per adattarlo ad una nuova realtà così complessa che, a volte, ci diventa sempre più stretta. Abbiamo dovuto fare i conti con tante cose che prima davamo per scontato e che oggi ci preme sempre più riavere indietro. Per fortuna, la musica non ci abbandona mai! Alleggerisce almeno per un attimo le nostre giornate, regalandoci quella spensieratezza – forse un po’ fanciullesca – di chi ama guardare il cielo e vederci solo l’azzurro.
Anche quest’anno si è tenuto il Festival di Sanremo, l’evento tanto atteso. Una tradizione musicale sempre al passo coi tempi. Un’occasione importante non solo per il nostro Paese ma anche per la nostra vallata! Volete sapere perché? Scopritelo con noi in questa intervista a Roberta Masetti, titolare del salone Free Look al Corsalone.
Roberta, ci parli del tuo percorso lavorativo e formativo.
«Quest’anno festeggio i 25 anni di attività. Il mio percorso lavorativo è sempre stato costante con corsi formativi sia a livello tecnico che stilistico; negli anni la mia costanza mi ha portato a diventare all’inizio shaper per una ditta di prodotti stilistici poi sono entrata a far parte del gruppo artistico della medesima ditta e successivamente sono stata inserita come educator in un’azienda internazionale nel campo stilistico e tecnico. Allo stesso tempo però ho sempre cercato di formarmi a 360 gradi. I tempi cambiano e con essi cambia il nostro lavoro, non si parla più solo di capelli ma di possedere competenze per una consulenza totale verso il cliente, quindi non solo nel campo dell’hair stylist. Ho infatti frequentato corsi per formarmi anche a livello di make-up e armocromia. La cosa che distingue il mio salone è sicuramente la professionalità e la ricerca nel personalizzare ogni cliente con cui studiamo insieme la propria immagine».
Come è arrivata a Sanremo?
«Questa mia voglia di crescere mi ha visto partecipare a settembre al “Power Hits” di RTL 102.5 all’Arena di Verona come make-up artist e hair stylist per i cantanti che partecipavano, affiancata dalla mia collaboratrice nonché braccio destro Rachele Mazzetti. Lì abbiamo conosciuto Paolo Demaria (che gestiva l’evento) che ha ad Alessandria un’Accademia di make-up dove approfondisce le tecniche di trucco fotografico, cinematografico, effetti speciali, storia della moda, ecc. Tutto quello che serve per avere le competenze riguardo ad un evento cinematografico, video o fotografico. Abbiamo iniziato la sua Accademia e da lì è incominciata la nostra collaborazione con lui. I primi di marzo Paolo ci ha contattato per dirci che voleva inserirci nel Team di Sanremo e noi felicissime abbiamo garantito la nostra presenza. Per me è stato un sogno che si avvera, sono cresciuta guardando Sanremo e mi sono sempre detta che quello sarebbe stato un mio obiettivo e adesso posso dire di aver raggiunto e realizzato un sogno!».
Com’è stato lavorare al Festival in un periodo storico come questo?
«Arrivare a Sanremo quest’anno è stato molto particolare; in un momento che ci vede affrontare una pandemia mondiale. Un evento così richiede un protocollo molto rigido; sebbene la Liguria si trovasse in zona Gialla, Sanremo era in zona Arancione, quindi tutto chiuso, solo asporto nei ristoranti e noi rigorosamente monitorate tutti i giorni con tamponi per garantire la sicurezza nostra e di quella degli artisti. Quest’anno – a differenza degli altri anni – l’Ariston era blindato quindi niente backstage all’interno, ma eravamo noi a recarci dagli artisti; in più, al fine di garantire la massima sicurezza non potevano seguire più di un artista a testa. A me e Rachele ci è stata assegnata la band di Achille Lauro. Essendo in due ed avendo entrambe competenze sia di trucco che parrucco potevamo garantire ogni loro richiesta. Seguire la band è stata un’emozione indescrivibile, perché con la nostra partecipazione abbiamo potuto dare il nostro contributo nella creazione di una parte dei quadri di Achille Lauro, un personaggio eclettico e un performer che farà la storia. E noi possiamo dire di esserci state!».
Come erano organizzate le vostre giornate?
«Le giornate erano intense. La mattina briefing, tampone e attesa dell’esito. Dopodiché, aspettavamo che Paolo ci comunicasse gli orari per far visita agli artisti; la scaletta era facile che cambiasse molte volte, poiché gli artisti potevano avere interviste o altri impegni quindi dovevamo essere sempre disponibili quasi 24h su 24. La prima sera che siamo andate dalla band è stato veramente adrenalinico… non sapevamo cosa ci aspettasse sia come lavoro che come persone, ma dopo una presentazione e la preparazione delle nostre postazioni, è stato tutto così effervescente! I ragazzi ci hanno fatto sentire come se ci conoscessero da sempre, giovani alla mano benché artisti di calibro internazionale. Per eseguire il loro look avevamo un personal stylist che seguiva Achille Lauro e che ci diceva al momento il tema del quadro e cosa dovevamo creare sui ragazzi. Era tutto minuziosamente studiato ed è stato bello quando abbiamo saputo dai ragazzi dopo la loro seconda esibizione che anche Achille era soddisfatto del nostro lavoro. Sono davvero piccole grandi soddisfazioni! Finito Sanremo, abbiamo continuato a seguire la band di Achille Lauro a “Domenica In”. Oramai ci sentivamo come a casa, i ragazzi erano sempre più a loro agio e si sentivano tranquilli. Non è facile entrare in un ambiente cosi intimo in una situazione come questa ma seguendo le giuste regole e rispettando le persone tutto ti ripaga! Quando ci siamo salutati c’è stata un po’ di malinconia, una settimana magica era terminata ma è finita con un “Alla prossima…”. Quindi un augurio di una nuova collaborazione! Terminato il nostro lavoro con la band, siamo state nuovamente chiamate da Paolo per informarci che siccome la produzione era diversa potevamo seguire altri artisti. A me è stato assegnato per trucco e parrucco il cantante Ghemon mentre a Rachele (sempre per trucco e parrucco) il vincitore delle nuove proposte Gaudiano, anche loro artisti alla mano. Anche se Sanremo è terminato, l’emozione resta per tutti sempre alta, “perché Sanremo è Sanremo!”».
Come si sente ora che questa bellissima esperienza è giunta al termine?
«Ad una settimana di distanza (quando è stata intervistata, ndr) pensare a questa esperienza mi riempie il cuore e mi dà ancora più la voglia di crescere, di non fermarmi e di raggiungere nuovi obiettivi puntando sempre più in alto, poiché sto crescendo professionalmente e personalmente. Ciò mi aiuta anche in salone con le mie clienti, perché per ogni mio cliente cerco di dare il TOP dato che tutte le mie clienti sono TOP!!!».
Progetti per il futuro?
«Prima di lasciare Sanremo io e Rachele ci siamo prenotate per “Sanremo 2022”, poi vedremo in questi mesi cosa ci riserverà il destino e la nostra voglia di fare. Siamo ambiziose e vogliamo sempre il meglio».
Ringraziamenti particolari?
«Ci tengo a ringraziare Paolo Demaria per la fiducia che ha mostrato in noi nell’assegnarci artisti così eclettici. Ringrazio Patrizia Anno per averci dato la possibilità di entrare nel team di Sanremo. Ringrazio tutto il team di colleghi che mi hanno affiancato e supportato ed infine ringrazio la mia collaboratrice Rachele Mazzetti. Sono orgogliosa di avere una collaboratrice che a 25 anni ha saputo gestire una tensione altissima che solo il palco di Sanremo sa farti affrontare!»
Concludiamo il nostro servizio con questa splendida frase di Anthony Robbins, “Il successo inizia dalla passione per il proprio lavoro”.