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sabato, 20 Aprile 2024

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Sanità, rinvio della decisione sul ricorso contro la Regione

di Mauro Meschini – Oggi mercoledì 1 giugno si è tenuta, presso il Tribunale Civile di Firenze, l’udienza per il ricorso urgente presentato, a nome del Comitato promotore del referendum sulla legge sanitaria, da Giuseppe Ricci e Valerio Bobini contro la decisione con cui il Collegio di Garanzia della Regione Toscana aveva, di fatto, negato ai cittadini la possibilità di esprimersi con il voto sulle norme che riguardano l’intera struttura del sistema sanitario regionale. Le modifiche alla legge del marzo 2015, approvate dal Consiglio regionale lo scorso dicembre con una seduta fiume, diurna e notturna, di diversi giorni, erano state considerate sufficenti dal Collegio per far decadere la richiesta di referendum, sostenuta da 55.000 firme di cittadini toscani raccolte dal Comitato in pochissimo tempo. Ma i promotori dell’iniziativa referendaria hanno sempre sostenuto che quelle modifiche non hanno cambiato nella sostanza le norme che, in sintesi, porteranno ad un accentramento delle decisioni e ad un indebolimento del carattere pubblico della sanità toscana a tutto vantaggio di strutture e soggetti privati.

Nell’udienza di oggi la discussione è entrata nel merito delle questioni, con gli avvocati che si sono confrontati sulla sussistenza o meno del carattere di urgenza nel ricorso presentato. Il Comitato promotore ritiene, ovviamente, che sia necessaria al più presto una decisione su una materia che è ancora oggi oggetto di ulteriori discussioni e proposte normative che stanno inserendo ulteriori modifiche o aggiustamenti. Per la Regione, invece, non ci sarebbe nessuna fretta e la discussione potrebbe essere affrontata anche tra qualche anno.

Una decisione favorevole alle tesi del Comitato potrebbe portare anche ad una sollecitazione verso il Collegio di Garanzia, che sarebbe così chiamato a riscrivere i quesiti referendari su alcuni aspetti comunque ancora presenti nelle nuove norme, tra questi la riduzione a 3 Aree Vaste, il Direttore della programmazione e la struttura della dirigenza, le sperimentazioni della gestione affidata ai privati.

Il giudice si è riservato di decidere. Sarà quindi necessario attendere ancora per conoscere quali sviluppi ci saranno e quali scenari si apriranno in questa vicenda che vede, è bene ricordarlo, la Regione costretta a confrontarsi in Tribunale con i cittadini che dovrebbe rappresentare.

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