di Mauro Meschini – Nel giorno in cui un Governo fotocopia di quello che è stato sonoramente battuto nel Referendum costituzionale del 4 dicembre si presenta al Parlamento come se fosse la cosa più normale del mondo, non meraviglia se siamo costretti anche a ricordare che domenica 18 dicembre, nel più totale silenzio, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Arezzo.
Stiamo parlando proprio dell’Ente scelto per essere il capro espiatorio da immolare sull’altare del risparmio e della semplificazione e contro cui negli ultimi anni si sono lanciati gli attacchi più sguaiati. Ma, nonostante questo e la propaganda che ha sempre preteso di affermare il contrario, non è stato mai abolito.
Ciò che non esiste più sono le elezioni e gli elettori, la stessa situazione che si era pensato di confezionare per il Senato della Repubblica.
Adesso però la bocciatura della proposta PD di stravolgimento della Costituzione riporta al centro del dibattito anche la situazione delle Province che hanno visto, anno dopo anno, tagliate le risorse a loro disposizione, mentre i servizi fondamentali di cui si occupavano venivano smembrati, declassati e posti sempre più a rischio.
In questo marasma, creato da una politica incapace e in malafede che cerca solo di mettere ostacoli alla partecipazione dei cittadini, si svolgeranno domenica prossima le elezioni per il Consiglio provinciale aperte solo a sindaci e consiglieri comunali dei 37 comuni della Provincia di Arezzo.
Il silenzio totale che circonda questo appuntamento sembra esso stesso simboleggiare la lontananza che si vuole creare, anche in questo specifico momento, tra Istituzioni e cittadini.
Ma proprio il risultato del Referendum del 4 dicembre, che ha dato indicazioni in controtendenza rispetto a quello che si sta perseguendo negli ultimi anni, riaccende i riflettori sul tema della centralità della sovranità popolare.
Da questo nasce anche la necessità di chiedere che le assemblee elettive tornino ad essere il centro della Democrazia in questo Paese, eliminando magari i troppi soggetti di secondo livello (Unioni dei Comuni, ATO Acqua, ATO Rifiuti…) che servono solo per mantenere in piedi un sistema clientelare purtroppo sempre troppo florido.
Comunicato stampa della Provincia di Arezzo del 30 novembre 2016
TRE LE LISTE PRESENTATE PER LE ELEZIONI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE
Il voto per il rinnovo dell’organismo è in programma domenica 18 dicembre
L’ufficio elettorale costituito dalla Provincia di Arezzo ha formalizzato le candidature per le elezioni del nuovo consiglio provinciale, in programma domenica 18 dicembre. Tre le liste presentate, denominate “Comuni per la Provincia”, “Progetto Civico” e “Centrosinistra per Arezzo”. L’elenco dei candidati per la lista “Comuni per la Provincia” è Ghinelli Alessandro, Agnelli Mario, Chiassai Silvia, De Bari Antonio, Romanelli Alfredo, Carini Nicola, Ricci Lorenzo, Casi Tiziana, Fuccini Augusta Albarosa, Badii Fabio, Giunti Tonino e Piomboni Angiolino. Per la lista “Progetto Civico” sono candidati Del Siena Francesco, Frenos Francesco, Mercati Francesca, Neri Laura, Del Bolgia Michele e Paperini Mara. Nella lista “Centrosinistra per Arezzo” sono candidati Ducci Elonora, Corei Gabriele, Renzi Marco, Corazzesi Laura, Valentini Deborah, Botti Moreno, Neri Francesca, Caneschi Alessandro, Caporali Donato e Lodovichi Giuliano. Il sorteggio dell’ordine delle liste nella scheda elettorale sarà effettuato giovedì 1 dicembre alle ore 12. Ricordiamo che ad eleggere il consiglio provinciale saranno sindaci e consiglieri dei 37 Comuni della provincia di Arezzo.