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venerdì, 29 Marzo 2024

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«Un Consiglio Comunale per parlare di cosa?»

da Gruppo Consiliare Bene Comune – Dopo quasi 3 mesi dall’ultima adunanza e a distanza di 2 mesi dall’inizio dell’emergenza epidemiologica COVID-19, l’evento più grave degli ultimi 75 anni, ieri si è svolto il Consiglio Comunale di Bibbiena, su richiesta dei 5 consiglieri di minoranza.

Un periodo molto difficile per tutti noi, che siamo stati costretti a subire cambiamenti importanti nel nostri stili e abitudini di vita, oltre alle grandi preoccupazioni relative alla salute e ai problemi sociali ed economici connessi. BENE COMUNE ha fin da subito mostrato senso di responsabilità, nella convinzione che in un momento come questo tutti i rappresentanti delle istituzioni comunali debbano restare uniti, aiutarsi e sostenersi. Questo nonostante la scientifica condotta di Sindaco e Giunta, tesa a cancellare la minoranza dall’agenda politica.

Basti vedere che l’argomento per il quale le minoranze hanno chiesto il Consiglio Comunale, “Emergenza Covid19”, è stato inserito solo al punto n. 7 dell’Ordine del Giorno e anticipato solo dietro nostra esplicita richiesta.

Con questa maggioranza esiste la questione che riguarda i concetti di condivisione e funzionamento delle istituzioni. In un periodo in cui tutti noi abbiamo subito (e stiamo subendo) una forte limitazione dei diritti e delle libertà, un Consiglio Comunale è sicuramente il modo migliore per dare un segnale di vitalità democratica delle nostre istituzioni. E la cosa che più ci rammarica è che la maggioranza non abbia avuto questa sensibilità. Sbalorditiva la risposta del Sindaco: “Un Consiglio Comunale per parlare di cosa?”.

Stupisce inoltre come la Presidente del Consiglio Comunale, che dovrebbe essere organo “super partes”, Presidente di tutti i consiglieri, si dimostri uno strumento nelle mani del Sindaco.
Meravigliano infine le repliche ad una critica squisitamente politica e legittima di un nostro consigliere.

Veniamo ora alla #Fase2 #bibbienanonmolla. Il famoso documento sbandierato sui social non è stato presentato in consiglio.

Sindaco e assessori hanno esposto alcune iniziative e nessuna delle proposte annunciate si preoccupa di dare una risposta alle esigenze della parte più debole e più colpita da questa crisi: i nostri figli. Aspettiamo comunque di vedere questo documento per la ripresa e speriamo di trovarci dentro le risposte che ieri non abbiamo avuto. Sulle scuole ad esempio.

Pensiamo a tutte le scuole del nostro Comune, in particolare a quelle di Bibbiena paese, che onestamente non ci sembrano proprio un “modello di edilizia scolastica” (come definite dal Sindaco in un recente passato): gli spazi interni alle aule erano già insufficienti in condizioni normali; sarà possibile lo svolgimento delle lezioni garantendo il distanziamento necessario? Per non parlare della totale mancanza degli spazi esterni, che oggi più che mai penalizza i nostri ragazzi; ma soprattutto della promiscuità in cui convivono ormai da tempo dipendenti comunali e bambini della scuola elementare.

Mentre il Sindaco Vagnoli si adagia nell’attesa di soluzioni ministeriali e mentre l’assessore Nassini ci dice che la didattica a distanza sta funzionando benissimo (!!), noi di BENE COMUNE insistiamo sulla necessità di doverci attrezzare da subito per rendere possibile, almeno per il nuovo anno scolastico, l’unica soluzione accettabile: quella di garantire le lezioni in presenza a scuola per tutti i nostri ragazzi.

Alcuni comuni toscani stanno già lavorando su sperimentazioni e su nuovi spazi, provvisori e dedicati al periodo della ripartenza. Vogliamo che anche Bibbiena lo faccia.

Premessa aggiornata all’11 maggio 2020 La frase del Sindaco Vagnoli all’ultimo consiglio, che è il titolo del nostro comunicato, trova conferma nel post odierno del Comune di Bibbiena che ancora dimostra come l’attuale Giunta preferisca comunicare attraverso i social rispetto alle comunicazioni nella sede del Consiglio Comunale. All’Assessore Francesca Nassini diciamo “Brava Assessore. Ci fa piacere che abbia seguito il nostro invito a occuparsi delle scuole perché, come abbiamo detto nel Consiglio Comunale di venerdì scorso, la scuola a distanza non sta funzionando ed è importante fare il possibile affinché i nostri ragazzi abbiano spazi nuovi, seppur provvisori, per ripartire a settembre tutti a scuola, senza didattica a distanza. Ci fa piacere che anche Bibbiena abbia cominciato da stamani ad adoperarsi, come altri comuni toscani stanno facendo da settimane, per trovare qualche soluzione. Ci fa piacere che il nostro intervento abbia prodotto un primo tardivo segno di interessamento, perché le poche risposte che ci hanno dato venerdì in Consiglio Comunale andavano in tutt’altra direzione. Meglio tardi che mai. Anche se di nuovo si preferisce Facebook alla sede del Consiglio Comunale.

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