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venerdì, 19 Aprile 2024

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Un defibrillatore per Poppi

di Monica Prati – C’è chi dice che il centro storico di Poppi stia morendo, ma la gente che lo abita e lo frequenta vuole vivere bene e… a lungo! È per questo che da alcuni cittadini è partita un’iniziativa importante che potrebbe davvero salvare la vita a chi ne avesse bisogno… Valentina Nottoli e Roberta Acciai, insieme ad altri abitanti di Poppi, hanno avvertito la necessità di dotare il centro storico di un Defibrillatore DAE, da collocare per motivi di praticità, sotto il loggiato nei pressi della stazione dei carabinieri.

Infatti il DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) è un primo passo per poter salvare una persona da arresto cardiaco. Si tratta di una macchina di piccole dimensioni, che contiene al suo interno due piastre adesive che sono in grado di rilevare le alterazioni dell’attività elettrica del cuore ed erogare una scarica elettrica quando necessario.

Quando il DAE, dopo essere stato applicato al paziente, riconosce una fibrillazione ventricolare, che è un’aritmia maligna del cuore, eroga una scarica elettrica che resetta il muscolo cardiaco e ne interrompe l’aritmia.

Purtroppo i decessi per arresto cardiaco improvviso, in cui la morte avviene entro un’ora dall’insorgenza dei sintomi, colpiscono ogni anno dai 45.000 ai 60.000 italiani. La nostra provincia è in controtendenza, infatti, cresce il numero dei salvati, in questi anni ci sono stati in media 350 casi l’anno, ma grazie ad un’importante rete di soccorsi, si è passati da una percentuale di persone salvate del 17% ad una del 30%, e quando si parla di salvi, ci si riferisce a persone che oltre ad essere vive, non hanno riportato danni cerebrali.

Nel comune di Poppi, così come negli altri comuni del Casentino, sono disponibili dei defibrillatori, ma si trovano nelle scuole, nelle palestre e in altri locali che ad una certa ora chiudono. Quindi, in caso di bisogno?

Il centro storico del paese è sfornito di questo prezioso strumento, tramite il quale i cittadini di Poppi hanno voluto proteggersi e proteggere la comunità. Così il 7 aprile scorso, sono iniziate le distribuzioni di volantini a tutta la popolazione, per chiedere un contributo volontario per l’acquisto di un defibrillatore, per un costo totale di 1.600 euro.

Chiunque interessato all’iniziativa avrebbe potuto effettuare una piccola donazione, anche di 5 euro, presso qualsiasi commerciante del paese, dietro rilascio di una ricevuta. Grazie alla sensibilità e alla generosità di tante persone, anche di altri paesi del Casentino, le donazioni sono state così numerose da stupire gli organizzatori e, nel giro di soli quindici giorni era già stata raggiunta la cifra che occorreva. Tutta la popolazione ha partecipato all’iniziativa e non sono mancate dimostrazioni di solidarietà anche individuale, ha colpito l’atteggiamento di una persona in particolare, che preferisce restare anonima, che alla richiesta di un contributo ha risposto: “Finalmente una cosa utile a Poppi, sono contento perché potrebbe capitare a me di avere bisogno di essere soccorso; sono disponibile a dare i soldi che mancano per l’acquisto dello strumento…”

Non è mancata neanche la disponibilità dell’amministrazione comunale che si è dimostrata disponibile per l’installazione e la fondamentale collaborazione della Misericordia di Poppi, che ha avuto un ruolo centrale, non solo per l’acquisto del defibrillatore, ma soprattutto perché ha preparato la cittadinanza all’utilizzo del prezioso strumento. Infatti, una volta installato sono stati molti a chiedersi come si utilizzasse un defibrillatore.

Così il 5 maggio scorso, presso il salone dell’ex ospedale, è stato organizzato un corso aperto a chiunque fosse interessato, tenuto dall’istruttore, nonché volontari Leonardo Daddi, il quale con molta pazienza, professionalità e disponibilità, ha fatto una lezione ai numerosi partecipanti, su come utilizzare il defibrillatore, come eseguire un primo intervento di pronto soccorso, e tutto ciò che occorre fare in caso di un’emergenza, per tentare di salvare una vita.

Il corso ha avuto un enorme successo, hanno partecipato più di trenta persone e presto ne seguirà un altro aperto a tutti. Questa importante iniziativa dimostra che quando ci sono di mezzo interessi rilevanti, i cittadini si rimboccano le maniche e si danno da fare per il bene della comunità.

Alla fine la spesa è stata di 1.773,88 euro, con un avanzo di 567.12 euro che saranno utilizzati per la manutenzione annuale.

Non resta che prendere esempio da questa vicenda, sperando che anche altre cause che meriterebbero la stessa solidarietà, abbiano presto una soluzione, per citarne una, la raccolta fondi (aperta dal 2007) per effettuare diversi lavori a Fronzola nella storica chiesetta medioevale, vicino al castello. Perché non dimentichiamo che anche i beni culturali hanno diritto di vivere… a lungo!

(tratto da CASENTINO2000 | n. 284 | Luglio 2017)

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