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sabato, 12 Ottobre 2024

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Università Età Libera e Misericordia: sapere e volontariato a Bibbiena

Verrà inaugurato domani, mercoledì 8 Ottobre alle ore 16.00 presso il CIFA, Centro Italaiano della fotografia di Autore, il V anno accademico dell’Università dell’Età Libera la cui sede per Bibbiena sarà la Sala Conferenze della Biblioteca Comunale in via Cappucci nel centro storico della città.
Un calendario folto di eventi molto interessanti, sarà quello di questo nuovo anno. All’inaugurazione interverranno il Professor Piero Redi, Presidente di UNIEL Arezzo, il professor Fabrizio Fabbrini, Direttore Scientifico.
Si parte con una prolusione sugli Etruschi con il professor Camporeale dell’Università di Firenze. Molto interessante la giornata di mercoledì 15 ottobre nella quale si parlerà di bioetica con l’Avvocato Gianni Baldini, mercoledì 22 con Ugo BIggeri di finanza etica,mentre mercoledì 29 una lezione su Gianni Clerici scrittore e poeta. Con questa prima parte di chiude il mese di ottobre. Le lezioni andranno avanti fino al prossimo maggio divise in sezioni. Le iscrizioni possono essere effettuate presso la Biblioteca (0575-593791) oppure durante le lezioni. La quota annuale di iscrizione all’Università è di 60 euro.
Un progetto importante, quello dell’Università dell’età libera che ha preso corpo e sostanza qui a Bibbiena. La società moderna tende ad emarginare la persona nel momento in cui esce dal ciclo produttivo e la persona stessa tende a chiudersi in se stessa privata di uno slancio verso il futuro. L’università della Libera Età riesce invece ad abbattere le barriere di incomunicabilità tra generazioni, ma soprattutto promuove cultura e socialità in un età “libera” magari dagli impegni lavorativi, ma non certo disinteressata e marginale.
Anche a BIbbiena, così, negli anni è cresciuto in modo notevole questo progetto per la sua utilità, contenuti ed importanza sociale.

La Misericordia di Bibbiena, sulla scia del progetto “Il cuore di Bibbiena” – promosso dall’amministrazione per fare del nostro distretto un territorio cardiologicamente protetto -attiva una settimana di formazione sulla rianimazione cardiopolmonare. Lunedì 13 ottobre alle ore 21 l’educational sanitario riguarderà il primo soccorso pediatrico, mentre mercoledì 15 ottobre alle ore 21 il massaggio cardiaco esterno e l’uso del defibrillatore. I corsi sono rivolti a tutta la cittadinanza e si terranno presso la sede della Misericordia di Bibbiena. Il corso di primo pronto soccorso pediatrico è rivolto in particolare a tutti i genitori e mira a fornire conoscenze sulla rianimazione cardiopolmonare pediatrica di base e sulle manovre di disostruzione delle vie aree da corpo estraneo con prove pratiche su manichino. Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato del Centro Formativo. Il corso sul massaggio cardiaco è rivolto a tutta la cittadinanza ed in particolare a tutte le persone che sono già state abilitate all’uso del DAE.
Ricordiamo Bibbiena è stata il primo comune a lanciare un progetto integrato sulla diffusione dei defibrillatori intelligenti nei luoghi più sensibili come scuole e ambiti sportivi. “Il Cuore di Bibbiena” – il nome del progetto in questione condiviso dall’Amministrazione, dalle Misericordie di Bibbiena e Soci, la Centrale Operativa 118 di Arezzo in collaborazione con la Fondazione “Andrea Cesalpino” ed il progetto “Arezzo cuore” – ha portato molte realtà del territorio ad avere un defibrillatore, oggetto salvavita che ha la prerogativa di riconoscere ed interrompere un’aritmia ventricolare maligna, cioè potenzialmente mortale; il loro acquisto comporta anche un’adeguata attività di formazione del personale che sarà poi preposto al loro utilizzo. Ricordiamo quanto sia importante agire bene e soprattutto agire subito in questo ambito visto che nella Provincia di Arezzo ogni anno 350 persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso, solo il 5% di queste persone riesce a salvarsi. In realtà se ne potrebbe salvare circa il 50% attraverso la prevenzione e una rete territoriale attrezzata e organizzata. L’organizzazione del soccorso sanitario territoriale, per quanto capillarmente distribuita sul territorio, non è in grado di affrontare in maniera esaustiva questa problematica. L’importanza del progetto, dunque, sta proprio in questo aspetto: ossia la possibilità non solo di dotare tanti ambienti del defibrillatore, ma anche di abilitarne all’uso il personale operante nelle strutture stesse dopo un corso di formazione per il corretto utilizzo di detta strumentazione in casi di emergenza-urgenza, (circa 10-15 unita’ ogni installazione).

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